"La notte del corvo", il graphic novel che racconta la paura dei migranti

"La notte del corvo" segna il ritorno al disegno di Marco Galli, fumettista che ha vissuto un periodo difficile della sua vita e del suo lavoro. Un graphic novel che rappresenta la sua rinascita e il desiderio di farcela.

"La notte del corvo", il graphic novel che racconta la paura dei migranti

Un nuovo graphic novel si affaccia al mondo della letteratura e racconta dei migranti, del loro arrivo e di come vengono recepiti o accettati dagli altri. Stiamo parlando de “La notte del corvo“, una storia a fumetti, un western atipico di Marco Galli, celebre fumettista edito da Coconino Press. Cerchiamo di capirne qualcosa in più.

In questo nuovo graphic novel ci troviamo a La Bajada, una cittadina del Far West che si appresta a votare il nuovo sindaco in vista delle elezioni, ma deve anche affrontare una nuova minaccia, ovvero il naufragio di una nave di immigrati illegali, i peones, che sono giunti sulle coste per trovare un futuro migliore. I cittadini hanno paura dei nuovi arrivati e il sindaco deve far fronte a questa nuova incombenza. Oltre ai migranti, giungono anche un giornalista che arriva da San Francisco e un pistolero noto come El Grajo.

Un graphic novel in cui Galli affronta per la prima volta un tema importante e molto attuale, quello dei migranti appunto. Il fumettista parla poi dell’Italia di domani e di cosa si augura: “Spero sia in una fase finale anche se poi le fasi finali sono le più pericolose: un animale ferito messo in un angolo è più aggressivo. Probabilmente ci saranno anni abbastanza cupi ma credo che questo non sarà il futuro né dell’Italia né dell’Europa”. Inoltre, l’autore è conscio del fatto che l’Italia di oggi abbia davvero poca memoria.

Per lui questo graphic novel segna il ritorno alla vita, la sua rinascita in seguito alla malattia che lo ha colpito. Un libro di cui il fumettista ha disegnato ogni vignetta con le sue “mani di scimmia” in seguito a dei problemi di salute che gli hanno causato delle difficoltà di controllo e di movimento degli arti, a causa dei quali prendere la penna in mano era difficile.

Un periodo difficile, complicato, ma che gli ha dato modo di scoprire un disegno puro, istintivo, alla Picasso, come quello di un bambino. La copertina è firmata da due nomi, Galli appunto e Apehands; “mani di scimmia” anche perché è come se fosse stato un lavoro a quattro mani. Il suo prossimo lavoro sarà un numero speciale di Dylan Dog, che uscirà l’anno prossimo.

 

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