"La donna che fugge", il nuovo romanzo di Alicia Giménez-Bartlett

Un’avventura straordinaria con due poliziotti incaricati di rovistare nel sordido mondo degli stupefacenti. Lei è Petra Delicado, il suo collega è Fermín Garzón.

"La donna che fugge", il nuovo romanzo di Alicia Giménez-Bartlett

Il 22 aprile arriva nelle librerie La donna che fugge (Sellerio, pag. 310). L’autrice è Alicia Giménez-Bartlett. Il romanzo – dal titolo originale di La mujer fugitiva – è tradotto dallo spagnolo da Maria Nicola. Tornano due protagonisti molto seguiti da chi ama il thriller. Su Sky Cinema è possibile identificarli grazie ai tratti somatici di Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi, i quali interpretano una coppia del giallo mediterraneo molto amata dal pubblico: i due poliziotti Petra Delicado e Fermín Garzón.

La serie è diretta magistralmente da Maria Sole Tognazzi. La vicenda prende forma nel post pandemia. Il luogo dell’evento luttuoso è un caratteristico scorcio, la plaza del Nord di Barcellona; qui si sono dati appuntamento molti food truck, ovvero i camion ristorante che producono cibo di strada o, comunque, specialità culinarie tipiche di varie aree del mondo. La settimana gastronomica si svolge alla presenza di gente curiosa, bambini vocianti.  Poi tutta l’allegria è tacitata da un evento sanguinoso.

Christophe Dufour e il suo socio spagnolo Eduardo Castillo, detto Bob, erano sul posto con un camion specializzato in gastronomia francese. Il loro intento era quello di guadagnarsi un posto al sole fra i venditori convenuti; ma quello che ottiene il cuoco francese nemmeno quarantenne – Christophe – è un riconoscimento funereo: è assassinato con due pugnalate. 

La scena del delitto si anima con le ombre di Petra Delicado e il suo vice Fermín Garzón. I due si muovono tra i camion provando a fiutare una eventuale pista. Fermín Garzón, a dire il vero, è interessato anche a tutti gli assaggi che gli vengono offerti dai probabili testimoni. Comunque il passato della vittima sembra ordinario; niente di eclatante o strano. Qualcosa è stato notato dai ragazzi del furgone accanto a quello dell’assassinato, ma in un primo momento non è giudicato rilevante.

Ma l’ispettrice riconsidera quanto essi hanno dichiarato: il fatto che abbiano visto la sera prima una bella donna nei pressi del camion ristorante di Christophe. Lei parlava francese, aveva i capelli neri e sembrava avere con il quarantenne una particolare confidenza. A questo punto Petra si mette a caccia della donna misteriosa; scopre quindi due dati interessanti: l’identità della donna e quella dello chef sono false. Quando poi vengono a galla i nomi veri, questi riconducono a una rete di narcotraffico.

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