La casa editrice ritira dal mercato libro per bambini ritenuto grassofobico

Un libro ritenuto eccessivamente grassofobico, in quanto racconta di una bambina con qualche chilo in più,è stato tolto dal mercato editoriale in seguito alla denuncia di una semiologa.

La casa editrice ritira dal mercato libro per bambini ritenuto grassofobico

Alcune parole o termini che si tendono ad usare nel linguaggio odierno possono essere motivo di discriminazione e di esclusione, portando i soggetti a soffrirne. Il body shaming è proprio uno di questi atti e un libro per i bambini ritenuto grassofobico, in seguito ad una denuncia fatta sui social da parte di una semiologa, ha portato la casa editrice a ritirare le copie sul mercato. Vediamo di cosa si tratta.

Maruska Albertazzi, semiotica e attivista nel campo dei disturbi alimenti che affliggono sempre più soggetti, a cominciare dai bambini, ha sporto denuncia contro questo libro dal titolo “InForma” pubblicato dalla casa editrice La Spiga in quanto ritenuto grassofobico. La denuncia è nata a seguito della segnalazione di una mamma preoccupata che il figlio di 4 elementare stesse leggendo questo libro.

Un libro che ha per protagonista Carla, una bambina un po’ cicciottella e per questa ragione viene derisa e presa in giro dai propri amici che la chiamano “cicciona”. Una bambina con la passione della ginnastica artistica. In uno dei vari passaggi della lettura del libro si legge: “la sua tutina fucsia le sta più stretta. Così deve rinunciare a questo sport. E per abbattere la tristezza si consola mangiando merendine in un ripostiglio segreto”.

Durante la lettura e, verso la fine del libro, si scopre che una bambina prova ad avvicinarsi a lei, ma può essere sua amica soltanto se Carla decide di dimagrire. In seguito alle denunce relative a questo libro, la casa editrice La Spiga ha porto le sue scuse promettendo che “toglierà tutte le copie dal mercato”.

La casa editrice afferma anche: “Lo scopo del volume era quello di motivare le ragazze e i ragazzi a uno stile di vita attivo e a un’alimentazione sana, siamo consapevoli di quanto il tema affrontato sia delicato e di come l’approccio a tali questioni sia in continua evoluzione”. Secondo la semiologa bisognerebbe parlare ai bambini in maniera sana del peso, in modo che abbiano consapevolezza.

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