Il romanzo è pronto per arrivare negli store il 15 dicembre; si chiama Il quinto Van Halen (LINEA-R, pag. 199). L’autore è Mimmo Parisi, del quale si ricordano diverse pubblicazioni e, in special modo l’ultima uscita, avvenuta in estate: All’ombra di Diabolik. Quest’ultima opera citata ha voluto celebrare i sessant’anni del personaggio di Angela Giussani.
La band americana dei Van Halen non ha bisogno di nessuna presentazione. Questo è sicuro. In ogni caso, magari, citare la sua formazione originale potrebbe tornare utile per capite in che acque narrative ci si sta muovendo. Quindi il gruppo – quello che tutti i fan della prima ora conoscono – era costituito da Alex van Halen, Michael Anthony, David Lee Roth ed Eddie van Halen. Sono quattro musicisti incredibili. Solo quattro?
Il quinto Van Halen parte da una tesi originale. Ovvero se i Van Halen – prima di esplodere nel mondo con il loro debut album alla fine degli anni settanta – fossero stati in cinque cosa sarebbe successo? E, ancora, se l’eventuale quinto elemento fosse stato tagliato fuori appena qualche mese prima di raggiungere la popolarità, perché sarebbe stata messa a punto un’operazione del genere?
Steve Farrell, chitarrista fuoriclasse
Le vicende del protagonista di questo eccellente romanzo che usa come scenografia il mondo esagerato e multi colorato del rock, risulteranno appassionanti anche a chi gradisce paesaggi culturali più quieti. Lui si chiama Steve Farrell. Ha una famiglia sui generis, tuttavia riesce a interessarsi dei problemi del coetaneo Eddie van Halen che, insieme ai parenti, è giunto in America con la speranza di trovare una nuova patria.
Ambedue, Eddie e Steve, sono appassionati di chitarra blues. Insieme al giovanissimo olandese, Steve mette a punto una tecnica strumentale che farà gridare al miracolo perfino il bassista dei Kiss, Gene Simmons. Il destino dei due ragazzi sembra segnato: diverranno musicisti. Così mettono su una band sostenuta da un manager, Parker, che stravede per loro cinque, ovvero Steve Farrell e gli altri quattro Van Halen citati qualche rigo prima.
Parker e la scelta
Tuttavia, il manager è ricco solo di progetti, meno da un punto di vista economico. Un dato quest’ultimo che metterà a dura prova il morale di tutti e soprattutto di Eddie e il suo amico d’infanzia, Steve. A questo punto il futuro del gruppo di Eruption, Jump e tanti altri successi discografici internazionali, è in grande affanno. C’è il rischio che tutto si risolva in una bolla di sapone; oppure bisognerà fare una scelta. Qualcuno deve rimanere indietro.