È in arrivo il quinto singolare capitolo della saga di Kingsbridge. Il titolo del libro che uscirà il 26 settembre è Le armi della luce (Mondadori, pag. 712), L’autore è il celeberrimo Ken Follett. la traduttrice è Annamaria Raffo. Della produzione del romanziere vale la pena ricordare che due dei suoi romanzi, I pilastri della Terra e La cruna dell’ago, figurano nella lista dei 101 best seller più venduti di tutti i tempi.
Ken, considerato uno dei più grandi narratori della letteratura mondiale, presenta fra le pagine di questa nuova fatica letteraria eroine ed eroi carismatici: come da tempo ha abituato i suoi affezionati lettori. Queste figure lottano per un futuro libero dall’oppressione, azione questa che non è ben vista da un nugolo di personaggi maligni e crudeli i quali cercano di mantenere ad ogni costo i loro privilegi.
L’aspetto temporale
I paesaggi inventati per la storia sono complessi; l’intreccio narrativo è ricco da dettagli storici che sono stati accuratamente documentati. Le vicissitudini che riguardano Le armi della luce si svolgono tra il 1792 e il 1824. È un tempo di grandissimi cambiamenti; le tradizioni del vecchio mondo rurale si scontrano senza margini di discussione con un progresso deciso a sbaragliare ciò che viene sentito superato o semplicemente in contrasto con il governo dispotico di allora.
Quest’ultimo, d’altro canto, è determinato a fare dell’Inghilterra una nazione dove brilli un nuovo e potente dominio commerciale. Nella città di Kingsbridge la principale fonte di reddito della popolazione è la manifattura tessile. Purtroppo ‘manifattura’ prevede l’uso delle mani; mani che costano se messe in moto. L’industrializzazione si fa rapidamente strada usandone di meno di quelle mani laboriose, così conduce alla miseria la maggior parte della popolazione. La nuova era delle macchine stravolge intere famiglie e gruppi sociali. Nel continente vi è il conflitto; Napoleone Bonaparte è nei pressi della sua sconfitta di Waterloo. A far da corollario a tutto vi sono gli scioperi, le proteste per il pane che manca, il malvisto arruolamento forzato nell’esercito.
I personaggi
Il quadro fosco dipinto dagli eventi storici porta anche, va da sé, un manipolo di personaggi che danno spessore e realismo all’intreccio narrativo. Fra i più salienti il lettore apprezzerà la figura di un ragazzo geniale, poi quella di una coraggiosa filatrice. Non manca l’attenzione per i meno fortunati rappresentata da una giovane idealista che fonda una scuola per bambini disagiati, così come imìnteressanti risulteranno le immagini di un commerciante di tessuti alle preze con i debiti del padre, un vescovo inetto, un ricco imprenditore senza scrupoli, una moglie infedele, un operaio ribelle, un artigiano intraprendente. Insomma, Ken Follett ha realizzato un plot con personaggi difficili da dimenticare.