Il nuovo libro di Benedetto XVI è una cruda analisi della società moderna

Nel suo ultimo libro, intitolato "Benedikt XVI: Ein Leben", il Papa emerito definisce i matrimoni omosessuali e l'aborto come un potere spirituale dell'Anticristo.

Il nuovo libro di Benedetto XVI è una cruda analisi della società moderna

Nella giornata del 4 maggio, in Germania, esce il nuovo libro di Benedetto XVI intitolato “Benedikt XVI: Ein Leben”, scritto dal giornalista tedesco Peter Seewald. La nuova autobiografia del Papa emerito in Italia si intitolerà “Benedetto XVI. Una vita” e dovrebbe uscire, salvo rinvii, nell’autunno del 2020.

Nonostante il libro sia ancora inedito in tutto il mondo, un sito americano conservatore, LifeSiteNews, ha rilasciato immediatamente le prime anticipazioni. In questa circostanza Benedetto XVI, parlando della società contemporanea, paragona il “matrimonio omosessuale” e “l’aborto” al “potere spirituale dell’Anticristo”.

Le dichiarazioni del Papa emerito

Le riflessioni di Benedetto XVI si traducono in una cruda analisi della società moderna: “Cento anni fa tutti avrebbero considerato assurdo parlare di un matrimonio omosessuale. Mentre oggi, si è scomunicati dalla società se ci si oppone. E lo stesso vale per l’aborto e la creazione di esseri umani in laboratorio”.

E aggiunge: “La società moderna è nel mezzo della formulazione di un credo anticristiano, e se uno si oppone, viene punito dalla società con la scomunica… La paura di questo potere spirituale dell’Anticristo è più che naturale, e ha bisogno dell’aiuto delle preghiere da parte di un’intera diocesi e della Chiesa universale per resistere”.

Nel testo, Benedetto XVI parla anche delle resistenze subite durante il suo pontificato, dichiarando che i blocchi venivano più dall’esterno che dalla Curia. Il suo obbiettivo non era quello di promuovere la purificazione nel piccolo mondo della Curia, “ma della Chiesa nel suo insieme perché la crisi della fede ha portato anche a una crisi dell’esistenza cristiana”.

Oggi Joseph Aloisius Ratzinger vive in ritiro nel monastero Mater Ecclesiae situato all’interno della Città del Vaticano da quando ha rinunciato al suo pontificato nel febbraio 2013. Cinque anni dopo, grazie anche al suo segretario, l’arcivescovo cattolico Georg Gänswein, è riuscito ad avere i primi contatti con il giornalista Peter Seewald.

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