"Il nome della rosa", in arrivo nuova edizione con disegni di Eco

A distanza di quattro anni dalla morte di Umberto Eco, avvenuta il 19 febbraio 2016, nel mese di maggio 2020 La Nave di Teseo pubblica una nuova edizione de "Il nome della rosa", il suo romanzo più celebre, con disegni e schizzi dello stesso scrittore.

"Il nome della rosa", in arrivo nuova edizione con disegni di Eco

Il 19 febbraio 2016, esattamente quattro anni fa, moriva Umberto Eco, uno scrittore, saggista e uomo di grande cultura che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della letteratura, di chi ama leggere e ha conosciuto i suoi libri. A distanza di quattro anni, in libreria giunge una nuova versione de “Il nome della rosa” con disegni realizzati dallo stesso scrittore.

Si tratta di una edizione completamente nuova e pubblicata per la prima volta con tantissimi disegni realizzati dallo stesso Eco, mentre stava lavorando a questo best seller mondiale che è uscito nel 1980. Una nuova edizione del romanzo celebre ovunque nel mondo e pubblicata durante il mese di maggio da La Nave di Teseo, che sta facendo conoscere e ripubblicare tutti i libri dello scrittore in attesa che scada il contratto con la precedente casa editrice, ovvero la Bompiani.

Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale e generale che con Eco ha dato il via a La Nave di Teseo, si dice orgogliosa e soddisfatta di questo progetto e del libro. Una edizione con uscita a maggio 2020 ricca di tantissimi disegni fatti dallo stesso scrittore e raffigurano ambienti, oggetti, abiti e tantissimi personaggi. Una edizione che si focalizza sul pensiero e lo studio che portano a costruire e scrivere un grande romanzo, proprio come è “Il nome della rosa”.

L’editore Andreose, presidente della casa editrice La Nave di Teseo, afferma che prima di quel grande capolavoro che è “Il nome della rosa”, Eco aveva abbozzato vari schizzi dell’opera, immaginando non solo i personaggi che sarebbero stati i protagonisti, ma anche i luoghi simbolo come l’abbazia e la biblioteca. Sono quello che lo stesso Eco definiva “l’arredo prima della scrittura”.

“E’ una documentazione visiva del suo modo di lavorare. Questa mazzetta di disegni rimasti nel suo cassetto sono stati fatti presumibilmente tra il 1976-77. Nel 1978 ha cominciato a scrivere ‘Il nome della rosa’ e nel 1980 lo ha pubblicato. Li metteremo dopo le postille con una mia nota”, chiosa Andreose.

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