Roberto Vannacci è un generale comandante della Task Force 45 (TF-45) durante la Guerra in Afghanistan, ove tra l’altro ha ricoperto, come si può leggere su Wikipedia, ruoli importanti
Negli ultimi giorni però il generale sta facendo discutere per alcuni frasi, omofobe, pubblicate nel suo libro autoprodotto dal titolo “Il mondo al contrario” che, come si può leggere nella descrizione di Amazon, si tratta di voler rappresentare: “Lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità”.
Le frasi incriminatorie e la reazione dell’Esercito
“Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!” questa è una delle tanti frasi presenti nel libro di Vannacci, ma i toni si alzano quando si inizia a parlare di legittima difesa, rivelando come si sente autorizzato a sparare a un ladro o trafiggerlo con un qualsiasi oggetto.
Successivamente parla anche di Paola Egonu, ove il generale decide di allargare il suo discorso: “Quando non sai più come chiamare una persona di colore perché qualsiasi aggettivo riferito all’evidentissima e palese tinta della sua pelle viene considerato un’offesa (l’esempio di Paola Enogu che è italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità’); a quando nei bar si incontrano persone che portano al guinzaglio maiali vestiti con cappottini rosa”.
Le polemiche su questo libro però toccano vari aspetti, poiché Roberto Vannacci parla di svariati argomenti con dei toni molto pesanti. Infatti sui social si sono scatenate immediatamente le polemiche ove, oltre ad aver ricevuto migliaia di recensioni negative in cui Amazon è stato “costretto” a bloccare la possibilità di votare il libro, anche le forze politiche e l’esercito hanno preso le distanze.
Difatti, proprio l’esercito, con un comunicato, ci tiene a sottolineare come non erano a conoscenza dei contenuti espressi nel libro “Il mondo al contrario” e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. Per questo motivo hanno rivelato di voler tutelare la loro immagine, prendendo così definitivamente le distanze da Vannacci.
Il ministro della difesa Guido Crosetto, intervenuto su Twitter, ha rivelato che studieranno il caso Vannacci: “Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Gen. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto“.