L’autrice Corina Bomann è tornata regalando al suo pubblico un ultimo intrigante romanzo intitolato “Il fiore d’inverno”, pubblicato da Giunti e tradotto in italiano da Lucia Ferrantini. Il romanzo segue un doppio filone narrativo, sviluppando in contemporanea la storia di Johanna e Christian Baabe, due fratelli che, tra mille peripezie, faranno di tutto per provare a seguire il loro cuore sperando di superare le ideologie dei severi genitori, proprietari di un suggestivo albergo.
Johanna, infatti, è contesa da due ragazzi che, per interesse delle famiglie, intendono dichiararsi proprio in occasione del ballo di Natale. Tuttavia, la ventunenne porta avanti da tempo una storia segreta con l’affascinante Peter, figlio dei Vandenboom, che non potrebbe essere accettato dai genitori della ragazza a causa delle ostilità che vi sono da anni tra le rispettive famiglie.
Anche il fratello, Christian Baabe, si ritrova a dover risolvere un intricato rompicapo poiché, durante una passeggiata sulla spiaggia, trova una ragazza svenuta sulla battigia che stringe fra le mani un rametto di ciliegio. Quest’ultima, al suo risveglio, non riesce a ricordare nulla circa la sua identità.
Le vicende, narrate dall’autrice con una spiccata raffinatezza, si intervallano tra descrizioni di paesaggi incredibili sulle coste del Mar Baltico e continue reminiscenze che riemergono improvvisamente, generando lo stupore del lettore. È da considerarsi un romanzo romantico ma allo stesso tempo intricato, che coglie l’attenzione e la mantiene, pur non tralasciando la componente più dolce e tenera.
Rispetto ai precedenti romanzi della scrittrice, lo stile di scrittura appare molto più scorrevole e sicuramente più apprezzabile da un pubblico che intende dedicarsi ad una lettura semplice e rilassante ma comunque carica di mistero. Facendo un salto nel passato, sarà compito dei lettori seguire le vicende di questi due fratelli e scoprire chi sia la misteriosa ragazza, apprezzando un libro che consente di staccarsi dalla contemporanea quotidianità.