Giorgio Fontana presenta il nuovo libro "Prima di noi"

Giorgio Fontana presenta il suo nuovo romanzo dal titolo "Prima di noi", un viaggio nel Novecento e nella storia d'Italia che prende spunto da un elemento autobiografico del bisnonno da cui si dipana la storia.

Giorgio Fontana presenta il nuovo libro "Prima di noi"

Giorgio Fontana è un po’ una mosca bianca nel mondo della letteratura. Molto riservato, non si sa quasi nulla della sua vita privata e le informazioni sul suo conto sono rarissime. Uno scrittore che è noto per aver vinto il Premio Campiello nel 2014 con “Morte di un uomo felice” Uno scrittore che si è fatto anche conoscere per “Un solo Paradiso”, oltre a essere lo sceneggiatore di “Topolino” in più scrive opinioni e pensieri in alcune riviste culturali molto importanti.

Inoltre, a differenza di molti suoi colleghi che usano i social per autoreferenziarsi e parlare dei libri o promuoverli, lui è atipico, in quanto non ha l’iscrizione a nessun canale social, compreso anche WhatsApp. Riguardo il non uso dei social, afferma che si tratta di una sua scelta e si è reso conto che, a contatto di questi mezzi, la sua scrittura tendeva a peggiorare e a perdere qualcosa.

“Prima di noi” è la sua ultima fatica letteraria e un libro alquanto voluminoso dal momento che si tratta di circa 900 pagine. Un romanzo in cui si parte dal Novecento per raccontare la storia della famiglia Sartori. Per il racconto di questa famiglia, ha preso spunto da un elemento autobiografico, ovvero la storia del bisnonno che ha disertato durante la sconfitta di Caporetto mettendo incinta una giovane fanciulla friulana.

Un romanzo che ha dedicato al nonno, ma che, a parte il racconto da cui si dipana la storia, non ha nulla di autobiografico. Una opera di finzione, come afferma lo stesso Fontana, che ripercorre gli anni che vanno dal 1917 al 2012. L’autore spiega in questo modo l’esegesi del romanzo: “Era presente l’idea di voler raccontare quattro generazioni e di costruire una saga familiare. Prima di mettermi a scrivere, quindi, ho trascorso tanti anni a studiare, documentarmi, fare ricerca storica. E poi ho iniziato a immaginare la trama, a delineare i personaggi, che poi è il lavoro più piacevole per chi scrive”.

Parla poi del concetto di onestà intellettuale, un dibattito che negli anni ha toccato sempre più scrittori e sul quale ha una precisa opinione. Secondo Fontana, un romanzo, per essere vero, non deve raccontare fatti privati o intimi, ma semplicemente l’autore deve sapere di cosa sta parlando e di quello che lo riguarda.

Non gli dispiacerebbe che da questo romanzo storico fosse tratta una serie o un film. Riguardo questo romanzo, cominciano a circolare rumors riguardo la sua candidatura al Premio Strega 2020, anche se lo stesso Fontana frena al riguardo dal momento che il libro è appena uscito ed è ancora presto per poterne parlare in modo dettagliato.

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