Fidel Castro, pubblicati in un libro i lussi e i vizi da capitalista

Un racconto della sua ex guardia del corpo, rivela particolari inediti di un Fidel come non si è mai visto pubblicamente. I vizi e i lussi di un dittatore che ha vissuto come un vero capitalista

Fidel Castro, pubblicati in un libro i lussi e i vizi da capitalista

Nuove e inedite rivelazioni sono apparse in un libro pubblicato recentemente, La vita nascosta di Fidel Castro, che racconta la vita del Lider Maximo e i suoi retroscena. Il racconto è stato dato alla stampa dall‘ex guardia del corpo del dittatore, Juan Reinaldo Sánchez, e rivela una persona amante del lusso più sfrenato e di vizi appagati come mai si sarebbe sospettato. La vita rigida e sobria del protagonista della rivoluzione cubana, non ha mai fatto presagire l’idea di una persona che invece ama le case lussuose, gli yacht privati e che possiede nientemeno che un’isola personale.

Fidel Castro ha vissuto agiatamente e nel lusso, e riesce difficile supporre la vita da capitalista che ha condotto per tanto tempo, visto che il rivoluzionario ha concentrato le sue forze sulla lotta all’imperialismo ed è stato in grado di coinvolgere milioni di cubani sulla via del patriottismo e dell’orgoglio nazionale. Nella sua vita privata l’uomo era dedito alla bella vita, ai cibi di valore, agli abiti firmati, alle gite in barca, e a feste sfarzose nella sua fantastica beauty-farm.

Il Lider possiede anche un’intera isola, Cayo Piedra, località privata dove si ritira spesso insieme ad alcuni vip internazionali ed intellettuali di spicco, tra cui anche lo scrittore Garcia Marquez, da poco scomparso. La villa nell’isola è dotata di tutti i comfort, e risulta inavvicinabile agli estranei. Sanchez rivela anche particolari piccanti sulla personalità di Castro che, a suo dire, è controversa e poliedrica, soprattutto per quanto riguarda le passioni mondane. Uomo assolutamente carismatico ma anche manipolatore, crudele e senza scrupoli, sarebbe, secondo Juan Reinaldo Sánchez, un personaggio assai pericoloso, che conserva ancora oggi un grande seguito, nonostante abbia ceduto i poteri del governo al fratello Raùl.

L’ex guardia del corpo parla anche della sua vita trascorsa accanto a Castro, e della decisione di lasciare la carica di guardia privata dopo 17 anni. Dal racconto di Juan Reinaldo Sánchez emerge una storia di soprusi e punizioni nei suoi confronti, e un episodio particolare in cui Fidel lo tenne prigioniero per mesi in una lurida cella, e lo licenziò dopo averlo liberato. Nel 2008 l’ex guardia del corpo ha chiesto ed ottenuto l’asilo politico negli Stati Uniti.

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