Enrico Ianniello: dal commissario Nappi a “La compagnia delle illusioni”

Il casertano Enrico Ianniello, noto per la partecipazione ad “Un passo dal cielo”, torna in libreria con il suo secondo libro, che racconta la vita di un attore napoletano che vive in un mondo di illusioni per uscire dalla realtà che lo circonda.

Enrico Ianniello: dal commissario Nappi a “La compagnia delle illusioni”

Enrico Ianniello, meglio noto al pubblico di Rai 1 come il commissario Vincenzo Nappi nella serie “Un passo dal cielo“, oltre ad essere un eccellente attore di fiction e teatro e un bravo regista si è messo per la seconda volta alla prova come scrittore con il libro dal titolo “La compagnia delle illusioni“, edito da Narratori Feltrinelli.

Il suo esordio è stato nel 2015 con il pluripremiato “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin“, vincitore anche del Premio Campiello Opera Prima e questo secondo romanzo lo riconferma su tutte le critiche letterarie come uno scrittore apprezzatissimo.

Il protagonista di questo libro è il cinquantenne Antonio Morra, un attore divenuto famoso per aver interpretato il portinaio impiccione Raffaele nella serie tv “Tutti a casa Baselice”, ma che ora vive a Napoli con la madre e la sorella dopo che Lea, la donna che amava e che era incinta della loro bambina, è morta travolta da un’automobile.

Antonio vive collaborando con un gruppo teatrale amatoriale, “La compagnia delle illusioni“, di cui ha conosciuto l’esistenza in un birreria grazie a Zia Maggie. Questa bizzarra signora, mezzo capocomico, gli ha offerto questo lavoro parlandogli di un insieme di attori che non si limitano a imitare la realtà ma la cambiano in base alle esigenze di ogni committente perché “le persone non vedono ciò che è vero ma rendono vero quello che desiderano vedere”.

Così il nostro protagonista, pur avendo meno volontà di una volta, ha affittato una monocamera detta “Proteino” in via Toledo per provare le parti affidategli dalla signora ed ha preso il soprannome di ’O Mollusco. Antonio diventa così bravo da riuscire a manipolare perfino la sua realtà trasformandola in un’eterna finzione.

Ianniello ha scritto un libro che sarà sicuramente apprezzato dagli appassionati del teatro ma anche da chi ama analizzare la realtà perché, ispirandosi a Pirandello, fa vivere al suo protagonista mille vite e così ci racconta tutte le sfaccettature della miseria umana, ma sempre con un pizzico di ironia partenopea misurata con saggezza. Uno scrittore che non annoia mai il suo lettore e lo porta a riflettere sulla sua stessa vita perché non sia solo una finzione vuota.

Continua a leggere su Fidelity News