Elisabetta Di Minico ha pubblicato un libro-saggio dal titolo “Il futuro in bilico – Il mondo contemporaneo tra controllo, utopia e distopia“, edito da Meltemi, che sta avendo un certo successo, sia tra gli addetti ai lavori che tra gli appassionati. Merito dell’autrice, che è riuscita a trattare una materia complessa e piena di sfaccettature con un approccio appassionante.
La distopia ormai non è poi così tanto sconosciuta ai più, dal momento che è sempre più presente nell’immaginario collettivo grazie a film come “V per Vendetta” o “Fahrenheit 451“, ma soprattutto a serie tv come “The Handmaid’s Tale“. Il termine vuole infatti descrivere un’ipotetica società in cui tendenze sociali, politiche e tecnologiche negative sono portate al limite estremo.
La Di Minico spiega che la distopia descrive mondi terribili, dominati dalle iperboliche evoluzioni dei peggiori incubi della storia e della contemporaneità, tra cui disastri ecologici, dittature e consumismo esasperato. L’autrice utilizza in maniera provocatoria romanzi, fumetti e film distopici allo scopo di svelare i sistemi di controllo e i processi repressivi e patriarcali che caratterizzano la società contemporanea.
C’è poi un discorso legato alla violenza contro le donne, strettamente connesso al discorso distopico, come sottolinea ancora l’autrice: “Nelle distopie il genere femminile rischia di essere vittima due volte. I corpi delle donne possono essere terreno di guerra sia per un potere politico repressivo, sia per un’autorità patriarcale e sessista”.
L’autrice ha studiato Letteratura e Storia Contemporanea presso la Sapienza di Roma e ha poi conseguito un dottorato Cum Laude in Storia Contemporanea presso l’Università di Barcellona. In seguito è entrata a far parte del gruppo di ricerca HISTOPIA, coordinato dall’Università Autonoma di Madrid. Il focus dei suoi studi attuali sono distopia, controllo e violenza. Ha pubblicato una serie di capitoli e articoli accademici che sono stati presentati in diverse conferenze presso prestigiose università e istituti italiani e stranieri.