Elena Ferrante è una delle autrici italiane più famose e apprezzate in patria quanto all’estero. Le critiche positive sul suo stile narrativo e sul modo di trattare determinati temi nei suoi romanzi, sicuramente non fanno passare in secondo piano tutte le congetture, le ipotesi, le investigazioni e le macchinazioni intorno alla sua vera identità. Infatti, per chi ancora non se ne fosse accorto, Elena Ferrante è nient’altro che uno pseudonimo.
Di lei (o lui per ciò che ci è dato sapere) si sa più niente che poco: è partenopea e dovrebbe avere poco più di 70 anni. Attraverso qualche intervista grazie al contributo di alcune lettere di corrispondenza con il suo editore, si può intuire qualcosa del proprio pensiero, ma niente di più. L’autrice stessa ha più volte giustificato il suo anonimato asserendo l’esigenza di proteggere la propria sfera privata dagli effetti collaterali che successo e fama portano inevitabilmente con sé. Sicuramente, oggi il nome Ferrante è un vero e proprio brand di successo: L’ultima raccolta di romanzi, L’amica Geniale, presto diventerà una serie tv di vocazione internazionale (la produzione è congiunta HBo e Rai con la regia di Saverio Costanzo) e i suoi libri continuano ad essere in cima alle classifiche di svariati paesi.
Per il resto del mondo però, non conoscere neanche il volto dell’autrice è un enigma da dover risolvere: già nel 2016, il giornalista Claudio Gatti, seguendo i soldi come nelle migliori tradizioni giudiziarie, sembrava aver messo un punto fermo alla diatriba: Elena Ferrante non è altro che Anita Raja, moglie peraltro dello scrittore Domenico Stornione (anche lui additato come almeno coautore dei romanzi insieme alla moglie). La provocazione era caduta nel vuoto, perchè ne dalla casa editrice, nè tantomeno dai diretti interessati è arrivata alcuna reazione.
Fu così che, proprio pochi giorni fa, quando nei locali dell’università di Padova, numerosi docenti universitari provenienti da tutto il mondo, si sono riuniti in occasione del meeting sulla scrittrice. Da mesi in effetti, questi docenti, mediante il metodo dell’analisi quantitativa, monitorano e confrontano oltre 150 romanzi di 40 autori, per stanare la vera identità dietro la Ferrante.
Ebbene la soluzione non sembra andare lontano da quella a cui lo stesso Gatti era giunto un anno fa: l’autore dietro elelna Ferrante è proprio Domenico Stornione. Secondo questi studiosi infatti, tenendo presente anche quanto scritto nella Frantumaglia (volume autobiografico della Ferrante), appare accreditata l’ipotesi Stornione.
Non solo, il team di esperti, partendo dal presupposto che i traduttori solitamente tendono a celare il proprio stile preferendo adatttarsi a quello di altri autori, ritengono assai probabile che i romanzi della Ferrante siano scritti a quattro mani da moglie emarito.