Bud Spencer, Cristiana Pedersoli ricorda il padre in un libro

Il 17 giugno esce il libro dedicato a Bud Spencer e scritto dalla figlia Cristiana Pedersoli.

Bud Spencer, Cristiana Pedersoli ricorda il padre in un libro

Il 27 giugno 2016 moriva Carlo Pedersoli, più noto con il suo nome d’arte, Bud Spencer. Cristiana, la figlia secondogenita dell’attore, ha scritto un libro: “Bud. Un gigante per papà“, in uscita il 17 di questo mese. Intervistata dal Corriere, Cristiana Pedersoli ha confidato di aver continuato a sentire la presenza del padre anche dopo la sua morte.

Lo descrive come un padre attento, i ricordi che ha lasciato in lei e nei suoi fratelli sono indelebili. Il punto di vista dell’opera del libro di Cristiana Pedersoli – 57 anni, pittrice e scultrice, figlia di Carlo e di Maria Amato – come spiega già il titolo, non è la carriera di Bud Spencer, ma la figura del padre.

Al Corriere la Pedersoli ha spiegato il perchè del libro: “Avevo bisogno di mettere per iscritto il mio papà e i miei ricordi, perché la figura di Bud Spencer era troppo predominante. Volevo raccontare che era altro. Era mio padre”. Bud Spencer, l’omone alto quasi due metri non faceva paura, perché forza e bontà d’animo, in lui, andavano a braccetto, difficile dimenticarlo.

Cristiana racconta di quando il padre si trasformava in un mago per farle accettare l’ago di una puntura o quando da dietro l’orecchio estraeva monete e tra i ricordi “perfino un pulcino” per farla sorridere. Infilava nella bocca una sigaretta accesa, poi la tirava fuori “con la cicca ancora incandescente“. Le smorfie per farla ridere e “la barba che odorava di pulito“, sono tutti ricordi che il tempo non cancella.

Terence Hill è ricordato da Cristiana come il migliore amico del padre. Per lei e i suoi fratelli è “come uno zio“, chiamava Giuseppe, “Peppotto”, Cristiana, “Cri Cri”, e Diamante “Didda”. I due “erano agli antipodi, ma erano due gentiluomini e il fatto di essere entrambi credenti li univa”. Terence Hill frequenta ancora la casa dell’amico scomparso. L’affetto profondo rimane anche se Bud non c’è più.

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