“The Boss” ce l’ha fatta ad arrivare in prima posizione. Il luogo è il contest dell’edizione 2017, Premio letterario “NotaD’Autore”. Il 19 dicembre si è concluso il concorso riservato agli scrittori che, provenendo da un mondo artistico come la musica, hanno bisogno di uno spazio semantico più ampio per dipanare i loro pensieri. In altre parole, per quanto lo spazio di un brano – che in genere si conclude fra i tre e i quattro minuti – sia il loro ambiente solito, può capitare di aver bisogno di molte pagine bianche per raccontarsi.
Gli artisti
Di fatto, il concorso nasce con l’idea, particolarmente centrata, di raccogliere le parole che i musicisti destinano alla carta stampata. Insomma, nei libri. Il Premio letterario “NotaD’Autore” è anche una possibilità per gli autori emergenti. Quindi, è un luogo culturale dove anche il nuovo riesce a ritagliarsi uno spazio per tastare il polso a un pubblico più ampio.
I fan
È utile segnalare, per disegnare meglio il quadro del concorso, che esso raccoglie l’entusiasmo di molti millennials. A tanti simpatizzanti, infatti, non basta ascoltare la voce, le parole o il particolare disegno ritmico che sostiene un brano. Insomma, desiderano conoscere una parte maggiore della visione che il loro idolo ha, ad esempio, della società. Ed ecco arrivare in soccorso lui. Il libro dove, fra le pagine, troverà qualche risposta. Forse. Sicuramente potrà confrontare il suo punto di vista con il suo.
La sezione Narrativa/autobiografia
In concorso erano presenti anche riedizioni di libri divenuti best seller. E, come c’era da aspettarsi, si sono classificati in ottime posizioni. Insomma e semplicemente, quando i testi sono appassionanti, continuano a riscuotere attenzione comunque. La prima autobiografia presente è, ovviamente, quella di Bruce Springsteen. Quindi, il numero uno appartiene a “Born to Run”. Segue un meritato secondo posto, quello di “Sono stato più cattivo”, di Enrico Ruggeri. La terza posizione è di “Jack è uscito dal gruppo”, libro di Alessio Bernabei, ex Dear Jack.
Sezione Romanzo, rap letterario
Quindi, “In nome del rock italiano”, autori il cantautore Mimmo Parisi e il blogger Diego Romero, che hanno sviluppato un libro di ibridazione, tra romanzo e antologia. Infine, arriva, con una sentita presentazione del giornalista Marco Travaglio del Fatto Quotidiano, “Dietrologia”, del rapper Fabri Fibra.