Andrea Pinketts: morto a 57 anni lo scrittore del giallo e del noir

Un anno fa, la malattia aveva colpito Andrea Pinketts. Il coraggio non è mai venuto meno. Le sue inchieste di cronaca e i suoi romanzi noir lo hanno reso celebre. Aveva costruito un personaggio rude con il cuore d'oro.

Andrea Pinketts: morto a 57 anni lo scrittore del giallo e del noir

Parlo da un altro pianeta. Sto lottando per tornare nel vostro“: lo aveva detto qualche settimana fa, Andrea G. Pinketts, scrittore e giornalista durante un BookCity, organizzato da lui stesso nell’ospedale dov’era ricoverato, facendo intuire la gravità del suo male e come questo faccia conoscere un punto di vista diverso della realtà.

Andrea Giovanni Pinchetti, questo il vero nome di Andrea G. Pinketts, è morto presso l’hospice dell’ospedale Niguarda di Milano. Nato a Milano il 12 agosto del 1961, aveva 57 anni, si era confrontato con la seria malattia a Natale dello scorso anno, quando un primo carcinoma si era presentato con un gonfiore al collo seguito da un secondo alla spina dorsale che lo aveva allettato. Inutili le cure: nemmeno quella sperimentale è riuscita a salvarlo. 

L’attività di Andrea G.Pinketts

Pinketts non era un uomo che faceva lo scrittore di noir, era il noir“, lo dipinge così un suo vecchio amico e compagno di notti senza regole. Andrea G. Pinketts sapeva mettere insieme i componenti più svariati nelle sue opere che a volte scriveva dentro ai bar, facendovi entrare l’alcol e il fumo, la prosa e il giallo. Ha scritto ‘L’Assenza dell’Assenzio‘ e ‘Lazzaro vieni fuori’, opere molto note, ma non si sentiva così importante da passare avanti a qualcuno.

Conosciuto come persona attenta agli altri, “presentava tanti autori, meno famosi di lui, e, caso raro nell’ambiente editoriale, andava anche alle presentazioni degli altri“, si legge in Repubblica online. Non era difficile incontrarlo, a Milano, in una qualche libreria.

Nel 1995 Andrea G. Pinketts aveva vinto il Premio Scerbanenco con il romanzo noir “Il senso della frase” e il Myfest. Il suo era un “personaggio” burbero e rude, con un cuore tenero, così si è presentato al Maurizio Costanzo Show che ha contribuito a farlo conoscere. Negli anni ’80 frequentava la Milano da Bere, dove animava vari gruppi amanti del giallo e del noir. 

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