Alessandro Baricco torna con “Smith & Wesson”

Alessandro Baricco si riconferma uno scrittore molto apprezzato dai lettori italiani. Tornato nelle librerie il 29 Ottobre con il suo nuovo romanzo "Smith & Wesson", è già uno dei libri più venduti

Alessandro Baricco torna con “Smith & Wesson”

Il nuovo libro di Alessandro Baricco è un breve romanzo di circa 100 pagine edito da Feltrinelli. Smith & Wesson è un libro un po’ particolare: è la simulazione di una sceneggiatura in due atti ambientato agli albori dello scorso secolo. Tom Smith inventore e meteorologo e Jerry Wesson  pescatore sui generis che si occupa di tirare fuori i cadaveri dal fiume, hanno nel loro destino un’impresa da portare a termine e ci riusciranno grazie alla giovane giornalista Rachel Green che si lascerà coinvolgere in prima persona in una storia senza precedenti.

I protagonisti si delineano lentamente, con dialoghi abbastanza serrati che spesso diventano un’ironica piccola disputa che cattura il lettore. Le cascate del Niagara fanno da sfondo alla narrazione e, proprio come le cascate, anche il romanzo di Baricco risulta inizialmente pacato per poi finire con un immenso salto. Il salto è quello di Rachel che per scrivere uno scoop sceglie di essere lo scoop e di buttarsi dalle cascate del Niagara, dove tanta gente sceglie di morire.

“Perché è un sogno. E’ un sogno che hanno fatto in tanti, e io ho ventitré anni e lo farò per tutti loro. E per diventare famosa. E per zittire un sacco di gente che parla, parla, parla… A me sarebbe bastato stare da quella parte, a fare le domande, era già un sogno quello, ma evidentemente non si poteva fare, non le mollate le vostre sedie, vero? Non le volete mollare a una ragazzina di ventitré anni, e allora eccomi qui, da questa parte. Potevo essere una vostra collega, adesso sono il vostro lavoro.”

Lei si butterà per vivere e non per morire con l’aiuto di Wesson che conosce bene il fiume e di Smith che, da inventore, troverà il modo più sicuro per farla saltare da quelle cascate.

“Quel che avrei potuto dirle, per aiutarla, l’ho capito solo più tardi ripensando a quel giorno, al suo salto, alla sua follia. Le avrei dovuto dire che tanti saltano nello stesso modo via dalla loro vita, oltre se stessi, rischiando tutto per sentirsi davvero vivi. Avrei dovuto dirle che tutti lo fanno chiusi nelle loro paure, chiusi dentro la botte mefitica delle loro paure. Un posto piccolissimo, molto nero, dove sei solo, e fai fatica a respirare.”

Pur restando un bel romanzo con trovate brillanti e dialoghi ironici, quando si chiude il libro, si ha la sensazione che i protagonisti non siano riusciti ad entrare a far parte del nostro mondo.

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