Addio a Tullio Dobner, storico traduttore italiano di Stephen King

Si è spento il 19 novembre, a seguito di una lunga malattia, Tullio Dobner, scrittore e traduttore di Stephen King per trent'anni. L'autore, che ha vissuto tra Milano e Bergamo, era specializzato nei generi poliziesco e horror.

Addio a Tullio Dobner, storico traduttore italiano di Stephen King

Risale a tre giorni fa, il 19 novembre, la scomparsa di Tullio Dobner, autore e traduttore, noto soprattutto per essere stato il traduttore trentennale in italiano dello scrittore statunitense Stephen King. Aveva 72 anni e l’annuncio della sua scomparsa, avvenuta dopo una lunga lotta contro la malattia, è stato dato dalla moglie Raffaella e della figlia Cecilia. Le esequie si sono tenute ieri, 21 novembre, nella chiesa San Gregorio di Basiano, nel milanese.

Specializzato nella traduzione dall’inglese all’italiano, durante la sua lunga carriera Dobner ha tradotto oltre 500 libri, dei quali circa una quarantina frutto della visionaria immaginazione del romanziere Stephen King. Il sodalizio tra Dobner e la Sperling & Kupfer, dal 1983 al 2012, ci ha infatti permesso di poter godere di alcuni capolavori dell’horror, come “IT”, “Misery”, “La metà oscura”, “Il miglio verde”, “Duma Key”, “La torre nera” e “The Dome”, solo per citarne alcuni.

Tra gli altri autori tradotti dall’inglese da Dobner figurano anche altri grandi nomi della letteratura mondiale, come quelli di Clive Barker, John Grisham, Jonathan Kellerman, David Baldacci Ford, Clive Barker, Lawrence Sanders, Sidney Sheldon, Elmore Leonard, Peter Straub e Robert Ludlum. Numerose e di gran prestigio, oltre alla Sperling & Kupfer, le case editrici con le quali ha collaborato nel corso della sua attività, iniziata nel 1969: Mondadori, Rizzoli, Longanesi, Bompiani, Sonzogno, Frassinelli, Newton Compton, Peruzzo e Euroclub.

Dobner, però, non è stato solo il grande traduttore di horror e polizieschi che tutti conosciamo e non ha disdegnato né altri generi letterari – ha tradotto, infatti, anche romanzi western e fantascientifici e saggi di antropologia, psicologia e attualità – né una parallela carriera da autore.

Risale al 2000, edita da Sperling & Kupfer, una sua raccolta di racconti dal titolo “I libri che perdevano le parole”; altri racconti sono, invece, stati pubblicati sulla rivista “Shinigami”, mentre, nel 2002, ha pubblicato sul web, tramite il portale Castelrock.it, il suo primo romanzo, “Schizosofia”, uscito in versione cartacea.

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