Addio a Paul Auster, l’autore della "Trilogia di New York" aveva 77 anni

È deceduto all’età di 77 anni il romanziere e sceneggiatore Paul Auster, noto per aver scritto la "Trilogia di New York" e "4 3 2 1". L'autore americano, che era anche acclamato sceneggiatore, era affetto da una forma tumorale ai polmoni.

Addio a Paul Auster, l’autore della "Trilogia di New York" aveva 77 anni

Il mondo della letteratura internazionale dice addio all’autore americano Paul Auster, deceduto nella sua casa di Brooklyn martedì 30 aprile a causa di complicazioni legate ad una forma tumorale ai polmoni. A confermare il decesso del romanziere e sceneggiatore 77enne è stata la sua amica Jacki Lyden.

Lyden ha descritto Auster come uno “scrittore di scrittori” che spesso scriveva di “ogni aspetto della perdita, della solitudine e delle gioie e dei dolori di una vita in parole“, una caratteristica che, secondo lei, ha aiutato a far connettere le persone alle storie che raccontava.”Non ha mai perso il contatto con la sofferenza umana e la connessione, e questo lo ha reso lo scrittore amato che è diventato”, ha detto.

Auster era nato nel New Jersey nel 1937 e si è trasferito a New York per frequentare la Columbia University. Dopo la laurea, ha vissuto in Francia per quattro anni, utilizzando le sue capacità di scrittura per tradurre la letteratura francese per mantenersi, il che potrebbe aver avuto un ruolo nella sua successiva popolarità in Francia e in altri paesi europei.

Alla fine tornò a New York, dove avrebbe sviluppato la sua famosa “Trilogia di New York“, iniziata con il suo libro rivoluzionario del 1985 “Città di Vetro“, la storia segue uno scrittore di nome Daniel Quinn che assume l’identità di un detective e approfondisce il mondo dell’investigazione perdendosi lentamente. Il romanzo fu seguito dalle  detective-stories eccentriche e avvincenti “Fantasmi” e “La stanza chiusa“. Nel 2017 pubblicò “4 3 2 1“, che raccontava la storia di un personaggio principale in quattro diverse circostanze e lo portò ad una candidatura per il premio letterario britannico, il Man Booker Prize.

Oltre al lavoro di romanziere, ha lavorato anche come sceneggiatore negli anni ’90 e 2000, vincendo un Independent Spirit Award per la migliore sceneggiatura di “Smoke” nel 1996 ed una candidatura al Cannes Film Festival per “Lulu on the Bridge“. Auster lascia la moglie e collega scrittrice Siri Hustvedt, la figlia Sophie Auster, la sorella Janet Auster ed il nipote Miles.

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