Benché sempre più spesso si tenda a guardare i contenuti d’intrattenimento sullo schermo di un PC o di uno smartphone, è ancora la TV la regina del relax da salotto: normale, quindi, che al CES 2019 un notevole effetto wow sia stato destato, tra il pubblico, dalle innovative proposte di Hisense, Vizio, Samsung, ed LG.
La cinese Hisense, proprio nel momento in cui sempre più competitor si orientano sui pannelli OLED, si è presentata a Las Vegas con un novero di TV con tecnologia ULED, basata sulla sovrapposizione di uno schermo 4K a uno in scala di grigi a 1080p, ambedue con retroilluminazione propria, in modo da conseguire risultati quali una luminosità “splendente“, neri assai profondi, e una gamma dinamica senza eguali in ambito LCD. Le smart TV in questione saranno animate da sistemi operativi Roku (es. R6 e R7), o Android TV (es. H5 e H65), con prezzi che vanno da 799 dollari (per il Roku TV R6 da 65 pollici) ai 3.499.99 dollari (dell’U9F, da 75 pollici, previsto per Giugno).
L’americana Vizio ha portato, in vista della relativa commercializzazione primaverile, diverse serie di TV animate dal firmware SmartCast 3.0 cui si deve il supporto all’AirPlay 2. Al vertice, le famiglie P-Series Quantum X e P Quantum proporranno tv da 65 o 75 pollici, con 240 zone adibite al dimmeraggio locale per un ottimo contrasto e precisione nei colori assicurata dal tandem Quantum Color/HDR, con la differenza che il primo gruppo di TV monterà pannelli Ultrabright (2.900 nits), mentre il secondo si “accontenterà” di 1.000 nits. Scendendo di un gradino, il miglior rapporto qualità-prezzo si ha con la famiglia M-Series, simile alla precedente, a parte le 90 zone di dimmeraggio locale e la luminosità di picco calata a 600 nits su schermi da 43 e 65 pollici. Entry level della nuova offerta, la gamma M-Series che, da 40 a 75 pollici, propone TV con vari compromessi, come le 16 zone di dimmeraggio locale, i 400 nits di luminosità, la mancanza del Quantum Color compensata – però – dal comunque presente HDR.
Ed ora, il clou. La coreana Samsung, dopo l’esperienza dello scorso anno col suo “The Wall” da 146 pollici, è riuscita a ridurre lo spazio tra i pixel (DPI) e, al CES 2019, ha portato una nuova TV a microLED (diodi inorganici auto-illuminanti, composti ciascuno da 3 microLED, di cui uno rosso, uno verde, e uno blu), con dimensioni più “consumer”, da 75 pollici, in risoluzione 4K. La nuova TV a microLED di Samsung, nota come “The Window“, accreditata di un pezzo che supererà i 10.00 euro, è modulare, essendo componibile di tante piccole “piastrelle”, alcune delle quali solo audio (nel caso si voglia l’audio integrato), di modo che il cliente possa configurarsi l’aspetto panoramico che desidera (es. da un più estremo 32:9 ad un basilare 1:1), potendo anche correggerlo a seconda del tempo, o della stanza.
Dopo il prototipo dello scorsa anno, ora la tecnologia è matura per il commercio (fine anno), ed LG ha annunciato la versione definitiva, codename 65R9, del suo OLED R (R sta per arrotolabile) della gamma premium Signature: si tratta di una TV ripiegabile in orizzontale che, srotolata (Full View), si estende per 65 pollici in risoluzione 4K, mentre – ripiegata totalmente (Zero View) nella base in alluminio spazzolato – può trasformare quest’ultima in una soundbar (con suoni amplificati a 100W e immersivi grazie al Dolby Atmos da 4.2 canali) tramite gli speaker con membrana in lana pregiata (rivelando quello che c’è alle sue spalle, es. un bel paesaggio), lasciando che la piegatura intermedia (Line View) permetta di mostrare informazioni, o widget (es. Clock per l’ora, Frame per le foto, Mood per colori “umorali”, e Home Dashboard per l’hub dell’IoT domestico). Animata dal processore A9, e dal sistema operativo WebOS 4.5, la Tv ripiegabile di LG supporterà l’AirPlay 2, e potrà essere controllata sia con Siri (HomeKit di Apple), che con Alexa o Assistant.