Il Presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sancisce ufficialmente la vendita delle operazioni statunitensi di TikTok a un gruppo di investitori americani e globali. L’accordo, dal valore stimato in 14 miliardi di dollari, rappresenta un passaggio cruciale dopo anni di incertezze legate alla sicurezza nazionale e ai rapporti con la Cina.
Secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca, ByteDance, la società madre cinese di TikTok, deterrà meno del 20% della nuova entità americana. Un gruppo di investitori guidato da Oracle e Silver Lake acquisirà circa il 50% delle quote, mentre un altro 30% sarà nelle mani di azionisti già presenti in ByteDance, come General Atlantic e KKR.
L’assetto del consiglio di amministrazione prevede sette membri: sei nominati dagli investitori americani e uno da ByteDance. La valutazione di 14 miliardi di dollari, annunciata dal vicepresidente JD Vance, appare inferiore alle stime di molti analisti che valutavano l’app fino a 30-40 miliardi senza l’algoritmo di raccomandazione, considerato il cuore pulsante della piattaforma.
Tuttavia, la nuova entità statunitense avrà un controllo parziale sull’algoritmo, che sarà ri-addestrato e monitorato da partner americani per garantire la conformità con gli standard di sicurezza e privacy previsti dalla legge del 2024. L’applicazione della legge che imponeva la vendita di TikTok è stata rinviata al 20 gennaio, data entro la quale l’operazione dovrà essere completata e approvata anche dalle autorità cinesi. Trump ha dichiarato di aver discusso direttamente con il presidente Xi Jinping, che avrebbe dato il via libera all’accordo.
Nonostante ciò, media cinesi come LatePost e Caixin hanno riportato una visione diversa, secondo cui ByteDance manterrebbe un ruolo significativo nelle attività operative, soprattutto per quanto riguarda l’e-commerce e la connessione con le operazioni internazionali. Uno degli elementi centrali dell’accordo riguarda la gestione dei dati degli utenti americani. La nuova società avrà il compito di garantire che le informazioni non siano accessibili a soggetti esterni e saranno adottati protocolli di monitoraggio simili a quelli già applicati per la protezione dei messaggi privati.
Inoltre, i contenuti ricondivisi e le funzioni chiave dell’app saranno chiaramente etichettati per garantire trasparenza. Trump ha ribadito che l’operazione è stata pensata per proteggere i 170 milioni di utenti americani di TikTok e ha sottolineato l’importanza della piattaforma anche nella sua campagna elettorale, ricordando che il suo profilo personale conta 15 milioni di follower. Se da un lato l’accordo segna un punto di svolta, dall’altro restano interrogativi su come sarà gestito realmente l’algoritmo e su quanto ByteDance continuerà a influenzare la piattaforma. Alcuni analisti hanno sollevato dubbi sulla mancanza di chiarezza, mentre diversi parlamentari repubblicani chiedono ulteriori garanzie affinché TikTok USA rappresenti un vero distacco dalla Cina.