Torino è stata ufficialmente riconosciuta come Capitale Europea dell’Innovazione 2024, superando città rivali come Braga (Portogallo), Linz (Austria) e Oulu (Finlandia). Il premio, assegnato dalla Commissione Europea, è stato annunciato durante un evento a Lisbona, dove il sindaco Stefano Lo Russo ha ritirato il riconoscimento. Questo traguardo è il risultato di un impegno costante della città nell’adottare un approccio innovativo e sostenibile, mettendo al centro cittadini e comunità.
L’assegnazione del premio evidenzia il ruolo di Torino come hub di tecnologie emergenti. In particolare, iniziative come la piattaforma Torino City Lab e la Casa delle Tecnologie Emergenti CTE Next hanno permesso di sperimentare soluzioni all’avanguardia in vari settori, dalla mobilità intelligente al miglioramento della qualità della vita urbana. L’obiettivo è rendere Torino una città a zero emissioni, capace di generare opportunità per tutti.
Tra i principali attori coinvolti nel processo di candidatura di Torino ci sono stati il Politecnico di Torino, l’Università di Torino, e varie fondazioni come la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Piemonte Innova. Questi istituti hanno contribuito a creare un ecosistema locale di innovazione che combina ricerca accademica, sviluppo tecnologico e impatto sociale.
L’assessora all’Innovazione della Città di Torino, Chiara Foglietta, ha sottolineato come la città abbia saputo sfruttare la sua ricca storia e le sue risorse per affrontare le sfide urbane del presente e del futuro. Grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, Torino ha sviluppato iniziative che spaziano dalla Smart Mobility allo Smart Living, con particolare attenzione all’inclusività e alla sostenibilità ambientale.
Questo riconoscimento rappresenta un grande passo avanti per Torino, confermandola come un centro di eccellenza in ambito tecnologico e sociale. Il presidente degli industriali torinesi, Marco gay, ha ribadito l’importanza di continuare a investire nei settori ad alto valore aggiunto, come la salute e l’aerospazio, per attrarre talenti e capitali. “Stiamo costruendo un ambiente dinamico e inclusivo, capace di fare sistema e di proiettare Torino nel futuro come hub internazionale dell’intelligenza industriale”, ha dichiarato gay.