Tiny Vinyl: il nuovo formato da 4 pollici che vuole conquistare i collezionisti

Nato a Nashville e distribuito da Target, il Tiny Vinyl è un nuovo formato da 4 pollici che unisce fascino analogico e dimensioni ridotte, con oltre 40 titoli in arrivo e l’ambizione di diventare un oggetto cult per fan e collezionisti.

Tiny Vinyl: il nuovo formato da 4 pollici che vuole conquistare i collezionisti

Il mercato del vinile non conosce crisi e nel 2025 ha già raggiunto un valore di 2 miliardi di euro, con una crescita costante del 7% annuo. In questo scenario in continua espansione si inserisce una novità che promette di incuriosire collezionisti e appassionati: il Tiny Vinyl, un disco da appena 4 pollici (circa 10 centimetri di diametro) ideato a Nashville da Neil Kohler e Jesse Mann.

L’idea nasce dall’incontro tra esperienza musicale dal vivo e mondo dei giocattoli, con l’obiettivo di portare nel mercato un formato che unisse il fascino dell’analogico alla praticità di un oggetto collezionabile. La scintilla è scattata quando i due fondatori hanno chiesto a Drake Corker di Nashville Record Pressing se fosse possibile creare un vinile delle dimensioni di un’etichetta tradizionale, ma realmente funzionante.

Dopo mesi di ricerca e sviluppo la risposta è stata positiva: Tiny Vinyl mantiene tutte le caratteristiche dei vinili classici ma in scala ridotta, con due lati incisi e compatibilità con la maggior parte dei giradischi manuali.

Un primo test con il pubblico è avvenuto nel 2024, quando il musicista Daniel Donato ha distribuito alcune copie dei Tiny Vinyl durante i concerti, ricevendo un’accoglienza entusiasta. Questo ha spinto il progetto a fare il salto definitivo con un partner di grande rilievo: Target, colosso statunitense della distribuzione, che ha deciso di sostenere il lancio ufficiale del formato. La disponibilità iniziale sarà ampia, con oltre 40 titoli esclusivi che spaziano da nomi storici come i Rolling Stones a voci contemporanee come Kacey Musgraves e Alessia Cara.

L’obiettivo dichiarato è trasformare il Tiny Vinyl in un nuovo standard collezionabile, affiancandosi agli LP e ai 7 pollici che hanno fatto la storia della musica. Dal punto di vista tecnico, la produzione ha richiesto numerosi adattamenti: dalle etichette alle custodie, tutto è stato ridisegnato per rispettare le proporzioni ridotte. La durata massima incisa su ciascun lato è di circa quattro minuti, un limite inevitabile legato al formato, che tuttavia non compromette la qualità sonora. Va segnalato che i giradischi automatici hanno difficoltà a leggere i Tiny Vinyl, mentre quelli manuali li riproducono senza problemi. Sul fronte economico, il prezzo medio si aggira sui 15 euro, posizionandosi tra i singoli da 7 pollici e gli LP completi. Per i fan si tratta di un investimento contenuto, che può essere vissuto come gadget esclusivo da concerto o come elemento originale di una collezione.

Non a caso alcune band, come il duo country The Band Loula, hanno già scelto questo formato come alternativa alle classiche magliette da merchandising. Restano tuttavia alcune perplessità: le tirature minime fissate a 2.000 copie rappresentano una barriera per le etichette indipendenti, limitando la possibilità di sperimentare su piccola scala. Ma la distribuzione capillare garantita da Target e l’interesse del pubblico mainstream sembrano indicare che il Tiny Vinyl non sarà solo una curiosità passeggera. Nei prossimi mesi si capirà se diventerà un fenomeno di massa capace di ridefinire il concetto di vinile collezionabile o se rimarrà un oggetto di nicchia per appassionati. 

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