Tecnologia in evoluzione: Google, Apple e Samsung tra innovazioni, aggiornamenti e nuove funzionalità

Negli ultimi giorni, Google, Apple e Samsung hanno introdotto aggiornamenti e innovazioni che migliorano la navigazione, l’assistenza virtuale, la salute digitale e la connettività, consolidando la loro influenza nel mercato tecnologico globale.

Tecnologia in evoluzione: Google, Apple e Samsung tra innovazioni, aggiornamenti e nuove funzionalità

Negli ultimi giorni, il mondo della tecnologia ha visto importanti aggiornamenti e novità dai principali colossi digitali, tra Google, Apple e Samsung. Dalle migliorie nelle applicazioni di navigazione e assistenza virtuale, alle sentenze legali che segnano la storia delle piattaforme digitali, fino agli sviluppi nell’ambito della salute digitale e delle reti future, ogni azienda sta cercando di rafforzare la propria posizione nel mercato globale. Le innovazioni non riguardano solo l’esperienza utente, ma anche l’integrazione di nuove tecnologie e strumenti che promettono maggiore efficienza, sicurezza e funzionalità avanzate per gli utenti di tutto il mondo.

Mondo Google

Maps su Android Auto si rinnova: ricerca più immediata e segnalazioni in home

Google Maps su Android Auto introduce aggiornamenti che migliorano l’esperienza di navigazione e l’interazione con l’app durante la guida. La barra di ricerca ora mostra in primo piano le destinazioni recenti invece delle proposte automatiche basate su abitudini o appuntamenti, permettendo agli utenti di accedere rapidamente a indirizzi salvati o categorie di luoghi senza passaggi aggiuntivi. Inoltre, nella schermata principale fa la sua comparsa l’icona per le segnalazioni, precedentemente assente sugli infotainment più piccoli: grazie a questo pulsante, gli automobilisti possono notificare traffico, incidenti o ostacoli lungo il percorso, contribuendo alla sicurezza di tutti. L’icona delle segnalazioni sostituisce quella della guida vocale, ora spostata nelle impostazioni, mentre l’interfaccia rimane pulita e intuitiva, riducendo distrazioni e rendendo più immediata la gestione delle informazioni in tempo reale. Questi cambiamenti confermano l’impegno di Google nel rendere Maps su Android Auto uno strumento più funzionale, pratico e sicuro durante la guida.

Google prepara il contrattacco a ChatGPT Atlas: Chrome attende dicembre

OpenAI ha lanciato ChatGPT Atlas, un browser con intelligenza artificiale in grado di automatizzare ricerche e operazioni online, mettendo sotto pressione Chrome e costringendo Google a rispondere. La vera integrazione di Gemini nel browser numero uno al mondo arriverà con la versione 143, programmata in beta il 29 ottobre, quasi stabile il 18 novembre e ufficiale il 2 dicembre, lasciando ad Atlas un mese abbondante per attrarre utenti. Attualmente Gemini offre funzionalità limitate rispetto ad Atlas, ma Google punta a trasformarlo in un assistente intelligente capace di gestire operazioni complesse direttamente dal browser, un passo fondamentale per mantenere la leadership e competere nel mercato dei browser basati su AI.

Un design più coerente e flessibile per Gemini su Android e iOS

Google continua a perfezionare l’esperienza visiva e d’uso di Gemini, il suo assistente basato su intelligenza artificiale, introducendo un nuovo aggiornamento che punta alla coerenza e alla praticità. Con la versione 16.42 dell’app Google, il selettore dei modelli — come “2.5 Flash” o “2.5 Pro” — non è più posizionato in alto al centro della schermata, ma integrato direttamente nella barra dei prompt, in basso. Questa modifica rende l’interfaccia più compatta e intuitiva, semplificando la navigazione e riducendo la dispersione visiva. Il restyling non è soltanto estetico: ora l’utente può cambiare modello di Gemini anche durante la stessa conversazione, senza doverne aprire una nuova. Sulle versioni web e iOS, inoltre, il menu di selezione è stato ottimizzato con un font più leggibile e un aspetto più pulito, mentre su desktop appare come un pratico menu a discesa con la voce “Scegli il tuo modello”. Questo aggiornamento conferma la volontà di Google di rendere Gemini sempre più fluido e accessibile, con un approccio che bilancia funzionalità avanzate e semplicità d’uso, in linea con la filosofia di design che guida tutte le recenti revisioni dell’interfaccia del suo ecosistema digitale.

Sora si espande: l’app video di OpenAI pronta a conquistare anche Android

Sora, l’app di OpenAI che ha già dominato la vetta dell’App Store per settimane, si prepara a un nuovo passo decisivo: l’arrivo su Android. La notizia, confermata da Bill Peebles, responsabile del progetto, segna l’inizio di una nuova fase per l’ecosistema dell’intelligenza artificiale creativa. Dopo aver rivoluzionato il modo in cui gli utenti generano video grazie a un sistema che unisce realismo, libertà narrativa e potenza algoritmica, Sora punta ora a raggiungere milioni di nuovi utenti nel mondo mobile. Peebles ha spiegato che l’app è “on its way”, sottolineando come l’obiettivo sia ampliare l’accesso alla creazione digitale basata su IA, rendendola più inclusiva e intuitiva. La piattaforma, già nota per la funzione “cameo”, che permette di creare versioni digitali di persone, animali o oggetti a partire da brevi video di allenamento, introdurrà anche “partecipazioni speciali”, una novità che consentirà di inserire personaggi personalizzati nelle scene generate. Tutto questo sarà accompagnato da nuovi strumenti social e di editing, progettati per offrire un’esperienza completa direttamente all’interno dell’app, senza ricorrere a software esterni. Il debutto su Android non rappresenta solo un ampliamento tecnico, ma anche una mossa strategica per consolidare la posizione di Sora come riferimento assoluto nella creazione video automatizzata. Dopo il successo esplosivo che ha portato l’app a superare ChatGPT con oltre un milione di download in pochi giorni, OpenAI mira a trasformare Sora in una piattaforma universale per l’espressione creativa. Se le promesse verranno mantenute, l’arrivo su Android potrebbe segnare un momento storico per la democratizzazione dei contenuti video generati dall’intelligenza artificiale.

Mondo Apple

Apple condannata nel Regno Unito: la prima grande sconfitta legale per l’App Store

La Corte britannica ha inflitto ad Apple una delle sanzioni più pesanti della sua storia recente: 1,7 miliardi di euro per abuso di posizione dominante. Secondo la sentenza, la società di Cupertino avrebbe imposto agli sviluppatori commissioni ingiustificate e troppo elevate, penalizzando la concorrenza e facendo ricadere parte dei costi sui consumatori. Il periodo sotto accusa copre cinque anni, dal 2015 al 2020, durante i quali l’App Store sarebbe stato gestito come un ecosistema chiuso e orientato a massimizzare i profitti a scapito della libera concorrenza. La causa, promossa da milioni di utenti britannici guidati dalla docente universitaria Rachael Kent, segna un punto di svolta nella giurisprudenza del Regno Unito: è infatti la prima class action di questo tipo contro un colosso tecnologico approdata con successo in tribunale. Kent ha definito la decisione “una vittoria per i consumatori e per la giustizia”, sottolineando che “nessuna azienda è al di sopra della legge”. Apple, da parte sua, ha espresso disaccordo, ribadendo che il proprio modello di distribuzione garantisce sicurezza e qualità alle app pubblicate. La società ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, ma il verdetto potrebbe avere conseguenze profonde sul futuro delle piattaforme digitali, aprendo la strada ad altri procedimenti simili anche in Europa e negli Stati Uniti.

iPhone 18 potrebbe ricevere un importante upgrade di memoria

Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dalla Corea del Sud, Apple potrebbe aumentare la RAM anche sui modelli base della prossima generazione di iPhone, portandola a 12 GB come già avvenuto per le varianti Pro dell’attuale serie. La mossa risulterebbe in linea con la strategia dell’azienda di Cupertino, che negli ultimi anni ha prima implementato miglioramenti hardware sui modelli di punta e poi li ha estesi progressivamente ai modelli standard. L’aumento della RAM non solo migliorerebbe le prestazioni generali del dispositivo, rendendo più fluida la gestione di applicazioni e multitasking, ma aprirebbe anche la strada a funzionalità avanzate di intelligenza artificiale locale, consentendo agli utenti di sfruttare strumenti più complessi direttamente sul dispositivo. I rumor suggeriscono che Apple avrebbe chiesto ai fornitori, tra cui Samsung, un incremento della produzione di chip LPDDR5X da 12 GB e 16 GB, un segnale chiaro della volontà di introdurre questa novità su larga scala. Contestualmente, l’azienda starebbe riorganizzando la strategia di lancio dei nuovi iPhone, con i modelli Pro e pieghevoli previsti per settembre 2026, mentre i modelli base potrebbero arrivare solo nella primavera del 2027, rendendo l’attesa ancora più marcata per gli utenti desiderosi di scoprire tutte le novità hardware e software.

iPhone 20 in arrivo? Speculazioni sulla denominazione per il 20° anniversario

Dopo aver rinominato iOS 19 in iOS 26 quest’anno, Apple sembra pronta a intervenire anche nella numerazione dei futuri iPhone, alimentando le ipotesi su un possibile lancio dell’iPhone 20 nel 2027, in occasione del 20° anniversario del primo modello. Secondo un esperto di Omdia, la strategia potrebbe ricordare quella adottata nel 2017, quando l’azienda saltò l’iPhone 9 per celebrare l’iPhone X, segnando il decimo anno della serie. Le voci indicano che l’iPhone 20 base potrebbe arrivare nella prima metà del 2027, in linea con le date simboliche di presentazione e commercializzazione del modello originale, mentre i modelli Pro e Pro Max verrebbero rilasciati in autunno. Al momento, si tratta solo di speculazioni: nulla garantisce che Apple abbia già definito una decisione ufficiale sulla numerazione, ma l’ipotesi resta suggestiva per gli appassionati e per chi segue da vicino le strategie di marketing della società.

Foxconn raddoppia la produzione di AirPods in India

Foxconn accelera la sua presenza industriale in India, raddoppiando la produzione mensile di AirPods nella struttura di Hyderabad, portandola da 100 mila a 200 mila unità. Questo aumento non rappresenta solo una risposta alla crescente domanda globale di cuffie wireless Apple, ma sottolinea anche l’importanza strategica della diversificazione geografica della produzione dell’azienda, resa necessaria dalle criticità nelle catene di approvvigionamento cinesi degli ultimi anni. L’espansione coinvolge cinque linee di produzione, integrate da nuovi macchinari trasferiti dalla fabbrica vietnamita, e comporta un incremento della forza lavoro da 2mila a 5mila dipendenti. Gli AirPods prodotti in India non serviranno solamente il mercato locale, ma saranno destinati anche agli Stati Uniti e all’Europa, rafforzando il ruolo del paese come hub di esportazione per l’elettronica di fascia alta. L’investimento complessivo per l’ampliamento raggiunge circa ₹ 48 miliardi, con più della metà già applicata, evidenziando l’impegno concreto di Apple nel consolidare la produzione globale. Gli analisti sottolineano che questa mossa potrebbe spingere altri partner produttivi come Pegatron e Luxshare a seguire l’esempio, rafforzando l’India come alternativa competitiva alla Cina per i prodotti premium. Parallelamente, Apple continua a potenziare la produzione negli Stati Uniti, con un programma da 600 miliardi di dollari entro il 2029, volto a trasferire localmente la fabbricazione di componenti chiave come le coperture in vetro per iPhone e Apple Watch, consolidando così una strategia industriale bilanciata tra Asia e Nord America.

Apple Card lancia bonus esclusivo per i nuovi utenti: opportunità da non perdere

Apple sorprende i suoi utenti con un’offerta limitata legata alla Apple Card, garantendo un Daily Bonus di circa 75 dollari a chi effettua spese equivalenti nei primi 30 giorni dall’attivazione, un’iniziativa rara che sottolinea l’intenzione dell’azienda di rafforzare la competitività della carta nel mercato finanziario. La Apple Card, ormai adottata da oltre 12 milioni di utenti, continua a offrire il cashback differenziato – 3% sugli acquisti presso Apple e partner selezionati, 2% tramite Apple Pay e 1% sugli acquisti con carta fisica – mentre collaborazioni con nomi come Uber, Nike e Walgreens aumentano ulteriormente l’attrattiva. La promozione arriva in un momento in cui si prospettano cambiamenti strutturali, con Goldman Sachs che potrebbe cedere il ruolo di emittente a JPMorgan Chase, aprendo la possibilità a una revisione completa della gestione finanziaria della carta. Questa campagna, oltre a rappresentare un vantaggio immediato per i nuovi utenti, evidenzia la strategia di Apple di integrare sempre più strettamente Apple Card, Apple Pay e Apple Savings, consolidando la propria presenza nel settore e confermando come innovazione tecnologica e incentivi economici possano coesistere per offrire strumenti concreti e vantaggiosi per la gestione delle finanze personali.

Mondo Samsung

Samsung rivoluziona il monitoraggio nutrizionale con i Galaxy Watch

Samsung ha introdotto il monitoraggio nutrizionale in tempo reale sui suoi dispositivi indossabili con il Galaxy Watch8, grazie a un sensore miniaturizzato in grado di misurare i livelli di carotenoidi in soli cinque secondi tramite una scansione del polpastrello. Questo innovativo Antioxidant Index traduce l’assunzione di frutta e verdura in dati concreti sulla salute, risultato di anni di ricerca clinica e sviluppo tecnologico. La tecnologia, derivata da strumenti di laboratorio di grandi dimensioni, è stata compressa in un sensore delle dimensioni di una moneta, combinando LED multi-lunghezza d’onda e fotodiodi con algoritmi avanzati che calibano continuamente le letture per offrire risultati personalizzati. Per garantire precisione su tutti gli utenti, il Galaxy Watch8 effettua la scansione sul polpastrello, riducendo l’interferenza di melanina e flusso sanguigno, con validazioni cliniche su centinaia di partecipanti. L’indice dei carotenoidi fornisce tre livellimolto basso, basso e ottimale – e consente di monitorare nel tempo le abitudini alimentari, integrandosi con le altre funzioni del dispositivo come il tracciamento del sonno e dell’attività fisica. Questa novità rappresenta un passo avanti significativo nella salute digitale, offrendo agli utenti uno strumento completo per comprendere e migliorare il proprio benessere quotidiano.

Samsung prepara il salto nel futuro: modem 6G pronti a connettersi alla rete satellitare di Starlink

Samsung sta lavorando a una nuova generazione di modem 6G in grado di collegare direttamente smartphone e altri dispositivi alla rete satellitare Starlink di Elon Musk, aprendo la strada a una connettività globale senza interruzioni. Secondo quanto riportato dal Korean Economic Daily, il modem integrerà una rete neurale (NPU) capace di prevedere le traiettorie dei satelliti e ottimizzare i collegamenti in tempo reale, migliorando la precisione del segnale di 55 volte e la previsione di canale di 42 volte rispetto alle soluzioni attuali. Questa innovazione ridurrà anche il consumo energetico, rendendo possibile l’uso della tecnologia non solo su smartphone e tablet, ma anche su computer, veicoli e dispositivi industriali. La piattaforma dovrebbe debuttare con i modem Exynos Mobile 5000 non appena Starlink otterrà le licenze necessarie per offrire connessioni dirette ai telefoni, consolidando la collaborazione tra due giganti del settore e portando l’idea di un internet universale sempre più vicina alla realtà.

Galaxy S26 Plus: il possibile ritorno del modello potrebbe ritardare il lancio della nuova linea

Samsung potrebbe posticipare il lancio della nuova serie Galaxy S26, previsto per l’inizio del 2026, a causa di ritardi nella produzione del modello Galaxy S26 Plus. Secondo quanto riportato dal portale coreano The Elec, la produzione di massa di questa variante inizierà solo a gennaio 2026, ritardando così la tabella di marcia dell’evento di presentazione. L’azienda sudcoreana aveva in programma di avviare la produzione delle tre versioni — Base, Plus e Ultra — già a dicembre 2025, ma la decisione di abbandonare il progetto del Galaxy S26 Edge, legata alle scarse vendite del precedente modello ultrafino, ha modificato i piani. Il S26 Plus, reinserito nella gamma dopo rivalutazioni interne, sarà pronto per la produzione solo tra gennaio e febbraio, mentre alcuni componenti delle altre versioni attendono ancora l’approvazione finale. Samsung starebbe valutando due strategie: mantenere l’evento di lancio a inizio anno posticipando l’arrivo dei dispositivi sul mercato, oppure rinviare direttamente la presentazione ufficiale a una data successiva.

Galaxy XR sorprende sviluppatori con una funzione inedita

La Samsung ha fatto un passo audace nel mercato della realtà estesa lanciando il Galaxy XR, il suo primo headset sviluppato in collaborazione con Qualcomm e Google. Basato sulla piattaforma Android XR, il dispositivo non si distingue solo per l’hardware avanzato, ma soprattutto per una scoperta inattesa nel software che potrebbe trasformarlo in un terreno fertile per sviluppatori e appassionati. Nel menu Opzioni sviluppatore del Galaxy XR è presente la funzione di sblocco OEM, che permette di liberare il bootloader del dispositivo: una possibilità praticamente assente nei modelli Samsung più recenti. Questo significa che gli utenti potranno installare ROM Android personalizzate, sperimentando versioni modificate del sistema operativo e creando esperienze immersive oltre i limiti del software originale. A differenza dei concorrenti Apple Vision Pro e Meta Quest, noti per i loro ecosistemi chiusi, Samsung sembra offrire una porta aperta alla sperimentazione, stimolando la comunità di sviluppatori a innovare e a potenziare l’interfaccia in vista di future generazioni. Pur non essendo escluso che l’azienda possa in futuro limitare nuovamente questa funzione con aggiornamenti, per ora la novità rappresenta una grande opportunità per chi ama personalizzare e testare nuove esperienze su Android XR.

One UI 8.5 punta alle notifiche intelligenti ispirate ad Apple

Con la prossima One UI 8.5, Samsung sembra pronta a rivoluzionare la gestione delle notifiche sui propri dispositivi, introducendo una funzione che consente di attribuire priorità elevata ad alcune notifiche, separandole dal flusso generale. Gli utenti potranno selezionare manualmente le app più importanti o affidarsi a Galaxy AI per una scelta automatica, con la sicurezza che l’elaborazione dei contenuti avviene interamente in locale, senza condivisione esterna dei dati. Questa novità ricorda da vicino il sistema introdotto da Apple con iOS 18.4, che organizza le notifiche per importanza e le mostra in una sezione dedicata, mentre Samsung aggiunge il suo tocco con l’intelligenza artificiale e possibili elementi visivi ispirati alla Liquid Glass di iOS 26. La funzione punta a migliorare l’esperienza utente, garantendo maggiore controllo e immediatezza nell’individuare i messaggi più rilevanti, e potrebbe debuttare all’inizio del 2026 con i Galaxy S26, anticipata da una beta per i Galaxy S25 già a novembre.

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