Tecnologia 2025: Apple, Samsung e Google tra innovazioni hardware, sicurezza e intelligenza artificiale

Il 2025 porterà importanti novità tecnologiche con Apple, Samsung e Google impegnate in innovazioni tra hardware, sicurezza e intelligenza artificiale.

Tecnologia 2025: Apple, Samsung e Google tra innovazioni hardware, sicurezza e intelligenza artificiale

Negli ultimi mesi, i principali protagonisti del mondo tech come Apple, Samsung e Google stanno preparando importanti novità destinate a ridefinire l’esperienza d’uso degli utenti. Apple si prepara a lanciare iOS 26 con qualche ritardo rispetto al solito e svela dettagli sul suo primo iPhone pieghevole, mentre Samsung lavora su miglioramenti di sicurezza per la sua interfaccia One UI 8 e valuta addirittura di eliminare le porte USB dai prossimi smartphone. Nel frattempo, Google aggiorna il suo ecosistema con funzionalità più personalizzabili, integra l’intelligenza artificiale negli smartwatch e introduce nuove opzioni per semplificare la gestione degli appuntamenti nelle sue app. Questi sviluppi riflettono l’impegno costante delle aziende nel migliorare prestazioni, sicurezza e comodità, mantenendo alta la curiosità di appassionati e consumatori in vista dei prossimi lanci ufficiali.Se da una parte Apple punta sull’innovazione hardware e su una maggiore flessibilità della ricarica wireless, Samsung si concentra su sicurezza e design futuristico, sfidando convenzioni consolidate come quella delle porte fisiche. Google, invece, continua a estendere le potenzialità della sua intelligenza artificiale e a rendere più fluido l’utilizzo quotidiano degli strumenti digitali, spingendo verso un’era di interconnessione sempre più intelligente e su misura. Questo intreccio di strategie e innovazioni anticipa un 2025 ricco di sorprese, dove ogni update rappresenterà un passo avanti nel modo in cui viviamo e lavoriamo con la tecnologia.Quale di queste novità susciterà maggior interesse tra gli utenti? Sarà affascinante osservare come Apple, Samsung e Google riusciranno a confrontarsi e a rispondere alle esigenze di un mercato sempre più esigente e attento alle performance, alla sicurezza e all’esperienza utente complessiva.

Mondo Apple

iOS 26: la prima beta pubblica potrebbe slittare al 23 luglio

Dopo settimane di attesa, cresce la curiosità intorno al rilascio della prima beta pubblica di iOS 26. A fronte della consueta tabella di marcia seguita da Apple, quest’anno il calendario ha subito un inatteso rallentamento. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, la versione destinata agli utenti non sviluppatori potrebbe essere distribuita mercoledì 23 luglio, con un ritardo significativo rispetto al ciclo tipico. La terza beta per sviluppatori è arrivata il 7 luglio, ma da allora non ci sono stati ulteriori avanzamenti ufficiali, lasciando intendere che Apple stia ancora lavorando a correzioni o a un’eventuale “beta 3 revisionata” prima dell’apertura al pubblico. Questo slittamento potrebbe riflettere l’intenzione di proporre una build più stabile, soprattutto considerando che il debutto delle versioni definitive è previsto per settembre, in concomitanza con il lancio degli iPhone 17. Per ora, Cupertino resta silenziosa, ma se la data trapelata verrà confermata, si tratterà di uno dei rilasci pubblici estivi più tardivi nella storia del programma beta di Apple.

iPhone pieghevole: svelate le specifiche complete, chipset Apple A20 Pro e schermo da 7,8 pollici

Il primo iPhone pieghevole di Apple, atteso per la seconda metà del 2026, ha già visto trapelare gran parte delle sue specifiche tecniche grazie a fonti interne alla catena di fornitura. Il dispositivo sarà alimentato dal nuovo chipset Apple A20 Pro, realizzato con processo produttivo a 2 nanometri di TSMC, e potrà contare su 12 GB di RAM per supportare al meglio le funzioni avanzate della suite Apple Intelligence. Le opzioni di archiviazione previste saranno da 256 GB, 512 GB e 1 TB. Sul fronte connettività, Apple utilizzerà un modem proprietario C2 compatibile con il 5G mmWave, ottimizzando costi e integrazione hardware. Il pannello interno pieghevole sarà fornito da Samsung e misurerà 7,8 pollici, mentre lo schermo esterno sarà da 5,5 pollici, dimensioni inferiori rispetto ai principali rivali del mercato. Il comparto fotografico vedrà una fotocamera principale da 48 MP affiancata da un’ultragrandangolare, sempre da 48 MP, ma priva di teleobiettivo, confermando un certo contenimento dei costi. Lo spessore varierà tra 9 e 9,5 millimetri da chiuso e tra 4,5 e 4,8 millimetri da aperto. Non ci sono ancora dettagli su batteria e peso, ma il prezzo previsto si aggirerà sui 2.000 dollari. Resta da attendere una conferma ufficiale da parte di Apple.

iPhone 17: ricarica wireless a 25W anche con accessori di terze parti

Con il lancio della serie iPhone 17 previsto per il prossimo autunno, Apple sembra finalmente pronta a superare una delle limitazioni storiche del suo sistema MagSafe: la velocità di ricarica con accessori non ufficiali. Secondo le indiscrezioni più recenti, infatti, i nuovi iPhone dovrebbero supportare il nuovo standard Qi 2.2, che consente una ricarica wireless fino a 25 W anche tramite caricabatterie certificati da terze parti. Attualmente, con iPhone 16 e lo standard Qi 2.0, la velocità si ferma a 15 W con accessori non Apple. Solo acquistando l’adattatore MagSafe ufficiale da 30 W si possono raggiungere i 25 W. L’adozione del Qi 2.2 segna un importante cambio di passo, migliorando anche l’allineamento magnetico e la stabilità del processo di ricarica. Marchi come UGREEN sarebbero già pronti a lanciare caricabatterie compatibili in Europa, Stati Uniti e Asia, offrendo agli utenti una maggiore libertà nella scelta degli accessori e tempi di ricarica significativamente ridotti.

iPhone 17 Air sarà l’unico modello con titanio: Apple fa marcia indietro sui materiali premium

Un cambiamento di rotta inaspettato sta per colpire la lineup Apple del 2025: secondo fonti affidabili come The Information, Ming-Chi Kuo e Jeff Pu, i modelli iPhone 17 Pro e Pro Max torneranno ad adottare una scocca in alluminio, abbandonando il titanio che aveva caratterizzato le ultime generazioni. A sorpresa, sarà solo l’iPhone 17 Air, una nuova variante inedita della gamma, a mantenere l’utilizzo del titanio, anche se in lega mista con l’alluminio. La mossa segna una decisa inversione rispetto alla strategia degli ultimi anni, in cui Apple ha sempre riservato i materiali più pregiati ai dispositivi di fascia più alta. Il ritorno all’alluminio sui modelli Pro potrebbe essere dettato da necessità di contenimento dei costi o da esigenze di produzione più flessibili, mentre l’iPhone 17 Air, con il suo design ultra-sottile, sfrutterebbe la maggiore rigidità del titanio per garantire robustezza strutturale senza compromettere leggerezza e maneggevolezza. Resta ora da capire come verrà posizionata questa nuova variante nel mercato e se il pubblico accoglierà positivamente questa scelta controcorrente.

Mondo Samsung

One UI 8: la correzione che rende finalmente più affidabile la Sicurezza Cartella

Samsung ha rilasciato un aggiornamento significativo per One UI 8 che risolve una vulnerabilità nella funzione Sicurezza Cartella dei dispositivi Galaxy. Questa falla permetteva a chi aveva accesso fisico al telefono di visualizzare quali app e media erano conservati nella cartella, pur senza poterli sbloccare, mettendo così a rischio la privacy dell’utente. Con la nuova versione, la Sicurezza Cartella viene riclassificata come “profilo privato”, in linea con l’architettura Private Space di Android 15, garantendo che componenti di sistema come il Photo Picker e il Permission Controller rispettino la riservatezza dei dati. Tuttavia, la protezione completa si attiva solo quando l’utente sceglie di nascondere la cartella, disattivando notifiche, icona e attività delle app in essa contenute. Restano alcune limitazioni con launcher di terze parti, come Nova Launcher e Niagara, che potrebbero ancora mostrare la cartella. Pur essendo ancora in fase beta, questa correzione rappresenta un passo importante verso una maggiore sicurezza, con ulteriori miglioramenti attesi nella versione finale di One UI 8.

Samsung valuta l’addio alle porte USB: partono i sondaggi tra gli utenti

Samsung starebbe seriamente considerando la possibilità di eliminare le porte USB dai futuri smartphone, adottando un design completamente wireless. La notizia emerge dai sondaggi lanciati nell’app Samsung Members, dove l’azienda coreana sta tastando il terreno tra i suoi utenti più affezionati per valutare la reazione a un cambiamento tanto radicale. Alcune delle domande chiave riguardano la predisposizione degli utenti ad accettare una ricarica esclusivamente wireless e se lo standard Qi 2, simile al MagSafe di Apple, possa mitigare i disagi legati all’assenza di una connessione fisica. Tra i possibili problemi segnalati ci sono il surriscaldamento, la lentezza nella ricarica e l’inconvenienza d’uso. Samsung chiede anche quanto spesso venga utilizzata la porta USB-C e per quali scopi (ricarica, trasferimento dati, accessori), a dimostrazione del fatto che l’azienda vuole anticipare le critiche e studiare soluzioni alternative prima di prendere una decisione definitiva.

Galaxy S25 FE bianco e Galaxy Tab S11 Ultra: vediamoli più da vicino

Le ultime immagini trapelate confermano che Samsung sta lavorando su due nuovi dispositivi molto attesi: il Galaxy S25 FE e il Galaxy Tab S11 Ultra. Il primo si mostra in una nuova elegante colorazione bianca, svelata grazie a un render condiviso dal celebre leaker Evan Blass, che ne evidenzia le linee raffinate e il design minimalista ereditato dal predecessore. Tra le specifiche più interessanti del Galaxy S25 FE spicca il chipset Exynos 2400e, abbinato ad almeno 8 GB di RAM e al nuovo sistema operativo One UI 8.0 basato su Android 16. Sul fronte fotografico, il modulo posteriore resta ancora un’incognita, ma la fotocamera frontale dovrebbe offrire 12 MP, segnando un leggero miglioramento rispetto alla generazione precedente. Parallelamente, il Galaxy Tab S11 Ultra si prepara a diventare il nuovo riferimento per la produttività e l’intrattenimento su larga scala, con un design sottile, doppia fotocamera posteriore, notch frontale ridotto e supporto alla S-Pen integrata. Entrambi i dispositivi si avvicinano sempre più al debutto ufficiale, alimentando la curiosità degli appassionati del brand.

Mondo Google

Gemini manipolabile con prompt nascosti: Gmail a rischio phishing silenzioso

Una ricerca di Mozilla accende i riflettori su una nuova vulnerabilità all’interno dell’ecosistema Google: il modello Gemini, utilizzato per generare riepiloghi automatici delle email in Gmail, può essere manipolato tramite prompt injection nascosti nel testo. Usando istruzioni “invisibili” – rese tali con accorgimenti CSS come colore bianco o caratteri a dimensione zero – un malintenzionato può indurre il sistema AI a generare falsi avvisi o messaggi allarmistici, spingendo l’utente a chiamare numeri truffaldini o fornire dati sensibili. Il rischio, definito “moderato” ma potenzialmente serio, è che questa tecnica possa essere replicata anche in altre app della suite Google Workspace come Docs o Drive. Google ha confermato di essere al lavoro su una soluzione, ma la vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza nei nuovi scenari guidati dall’intelligenza artificiale.

Google Home su Wear OS si fa più flessibile: arrivano i preferiti personalizzabili direttamente dallo smartwatch

Google continua a migliorare l’esperienza d’uso del suo ecosistema domotico, portando su Wear OS una funzione attesa da tempo: la possibilità di personalizzare i preferiti direttamente dallo smartwatch. Con il nuovo aggiornamento, gli utenti potranno creare una lista su misura di scorciatoie e dispositivi, indipendente da quella impostata su smartphone o Google TV. Questo significa maggiore efficienza e un’interazione più contestuale, ad esempio tenendo a portata di polso solo i controlli utili in mobilità, come quelli per le luci o il termostato. La modifica avviene in modo semplice, sfruttando la sincronizzazione tra app mobile e indossabile. La funzione è in rollout per chi aderisce al programma Public Preview, ma lascia intravedere l’intenzione di Google di rendere sempre più capillare, personalizzabile e intelligente la gestione della casa connessa.

Blocco antifurto più flessibile: Google lavora a un’opzione per disattivare il Failed Authentication Lock

Nel panorama delle nuove funzionalità di sicurezza introdotte con Android 15, il sistema Failed Authentication Lock ha rappresentato una novità significativa. Attivo di default, il blocco entra in azione dopo diversi tentativi consecutivi di sblocco falliti, impedendo l’accesso al dispositivo e proteggendolo da tentativi sospetti. Tuttavia, pur essendo un valido strumento contro i furti, questa misura può rivelarsi frustrante per gli utenti più smemorati, che rischiano di bloccare involontariamente il proprio telefono per aver digitato più volte un codice errato. Secondo quanto emerso dall’analisi del codice della versione beta 25.28.31 dei Google Play Services, Google starebbe sviluppando una nuova opzione che consentirà di disattivare questa funzione direttamente dalle impostazioni della suite Protezione dai furti. Alcune stringhe, intercettate dal leaker AssembleDebug, indicano che sarà possibile gestire manualmente l’attivazione o meno del blocco adattivo tramite un’interfaccia dedicata. L’opzione, tuttavia, non risulta ancora disponibile e sarà presumibilmente vincolata all’autenticazione dell’utente per garantire un livello minimo di sicurezza. Resta da capire se questa modifica entrerà in vigore già con Android 15 stabile o verrà introdotta in via definitiva con Android 16. In ogni caso, si tratterebbe di un cambiamento importante che renderebbe il sistema di protezione più personalizzabile, senza rinunciare alla sua efficacia.

Anche Google One si prepara a indossare un abito Material 3 Expressive

Google continua a uniformare l’estetica delle proprie applicazioni mobili adottando il linguaggio di design Material 3 Expressive anche per Google One. Nella versione 1.270.780727739 dell’app, attualmente in distribuzione, sono state individuate modifiche grafiche che includono un maggiore contrasto tra testi e sfondo, angoli più arrotondati, spaziature ridotte e una veste complessivamente più professionale. Sebbene queste novità non siano ancora abilitate di default, il lavoro in corso lascia intendere che Google intenda presto estendere questo stile coerente a tutte le sue app principali, migliorando l’armonia visiva dell’intero ecosistema Android.

Google Chrome in tilt su Windows e Mac: ecco come riavviarlo subito

Dopo l’aggiornamento alla versione 138.0.7204.100/.101, Google Chrome ha smesso di funzionare correttamente su moltissimi computer Windows e Mac, con blocchi istantanei e impossibilità di avvio: la community ha segnalato crash frequenti, schermate nere e freeze completi, tanto che sul forum ufficiale di assistenza Google è già stata aperta una segnalazione da parte di un esperto prodotto, in attesa di un fix definitivo. Mentre su Android tutto funziona regolarmente, su Windows il browser non si avvia affatto e su macOS si blocca dopo pochi secondi. Secondo quanto scoperto da alcuni utenti, una soluzione temporanea per Windows consiste nel fare clic destro sull’icona del browser, accedere alle proprietà del collegamento, entrare nella sezione avanzate e togliere la spunta da “Esegui come amministratore”: in questo modo Chrome torna a partire, almeno fino al prossimo aggiornamento correttivo. Al momento Google non ha comunicato una data precisa per la risoluzione ufficiale del problema, ma è consigliabile controllare frequentemente le impostazioni per aggiornare alla prossima release non appena sarà disponibile.

Gemini arriva sugli smartwatch Wear OS, ma senza One UI 8 Watch non cambia nulla

Google ha ufficialmente iniziato il rilascio del suo assistente AI Gemini anche per gli smartwatch con Wear OS, compresi i modelli Samsung Galaxy Watch meno recenti. Tuttavia, nonostante l’aggiornamento dell’app Google Assistant tramite il Play Store, sugli orologi intelligenti Samsung privi della nuova One UI 8 Watch basata su Wear OS 6, l’interfaccia e il logo rimangono quelli del classico Assistant. In pratica, Gemini viene installato ma resta “dormiente” fino all’arrivo della nuova interfaccia software. È quanto riportato da sammobile.com, che ha testato l’aggiornamento su un Galaxy Watch4 con One UI 6 Watch, rilevando l’assenza di cambiamenti visivi o funzionali dopo l’installazione. Solo con la One UI 8 Watch, che Samsung ha promesso anche per i modelli meno recenti, Gemini si attiverà realmente portando in dote una nuova interfaccia per l’app launcher, nuove gesture, animazioni più fluide, la Now Bar e la possibilità di organizzare più tile in una sola schermata.

Google ora consente di inserire una pagina di prenotazione direttamente nell’e-mail

Google ha introdotto una nuova funzionalità in Gmail che permette agli utenti di inserire direttamente all’interno di un messaggio la propria pagina di prenotazione di Google Calendar. Questa integrazione consente di selezionare o creare una pagina di prenotazione senza lasciare la schermata di composizione dell’e-mail, semplicemente cliccando sull’icona del calendario. Una volta aggiunto il link, i destinatari possono prenotare un appuntamento in modo immediato, evitando inutili scambi di e-mail per coordinarsi. L’aggiornamento, già attivo per gli utenti Google Workspace, punta a rendere la gestione degli appuntamenti più rapida, intuitiva e perfettamente integrata con gli altri strumenti della suite.

Google Calendar in Gmail: addio alle mille schede per gli appuntamenti

Con l’obiettivo di rendere più fluida l’organizzazione degli incontri, Google ha introdotto una funzione che semplifica radicalmente la condivisione della propria disponibilità, integrando Google Calendar direttamente nella composizione delle email su Gmail. Ora è possibile inserire all’interno del messaggio la propria pagina di prenotazione, evitando continui passaggi tra schede e app. Basterà un click per permettere al destinatario di scegliere l’orario preferito in autonomia. Il tutto si attiva facilmente dal menu dell’email, con un’interfaccia ordinata e intuitiva. La novità, già in distribuzione, sarà disponibile entro fine luglio per gli utenti Google Workspace, Workspace Individual e anche per chi utilizza un semplice account Google personale.

 

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