Si è appena concluso, nella splendida cornice di Shanghai , il “Lenovo Tech World” di quest’anno, ovvero l’evento con il quale l’azienda che ha ereditato i computer della IBM è solita presentare alla stampa ed agli investitori i più interessanti concept dei suoi laboratori. Tra i tanti dispositivi esibiti per l’occasione, i più interessanti, manco a dirlo, hanno fatto riferimento alle categorie degli indossabili, e dell’intelligenza artificiale, ambiti sino ad ora quasi inesplorati per l’azienda di Pechino-Morrisville.
Iniziando dal segmento dei wearable, Lenovo ha stupito tutti con uno splendido esemplare di device 2-in-1, il “Lenovo Cplus”, che – una volta piegato attorno al polso – fa da orologio intelligente ma, opportunamente srotolato, diventa un vero e proprio smartphone, con tanto di coverback in pelle, e di display AMOLED da 4.35 pollici con annesse applicazioni.
Per riuscire nell’impresa di realizzare un vero e proprio smartphone pieghevole, meta da sempre perseguita anche dalle rivali LG e Samsung, Lenovo ha scelto del materiale plastico capace di garantire un raggio di torsione di 15 mm, e si è avvalsa di un circuito stampato flessibile, optando per una e-SIM quale sistema idoneo a supportare telefonate e connettività mobili. Al momento il Lenovo Cplus, capace di avviare la fotocamera con una semplice torsione del polso, è solo un concept, ma – a quanto pare – potrebbe arrivare sul mercato nel giro di 2/3 anni.
Sempre per quel che concerne le tecnologie indossabili, al Lenovo Tech World, vi è stato spazio anche per lo “SmartVest”, una sorta di pettorina ad uso e consumo degli atleti che vogliono monitorare in tempo reale le loro performance, grazie al feedback ottenuto dalla generazione di un accurato elettrocardiogramma. Con uno sguardo alla realtà aumentata, invece, è stato realizzato il “daystAR”, un visore in grado di integrare elementi 3D in quel che si vede, utilizzabile standalone, senza cavi penzolanti, in virtù della completa circuiteria di cui sarebbe dotato.
Infine, a quanto pare, anche Lenovo si lancerà presto nella bagarre per realizzare l’assistente virtuale del domani. Nel corso della kermesse di Shanghai, infatti, i dirigenti cinesi hanno illustrato “CAVA”, un assistente virtuale in grado di comprendere il linguaggio naturale, e di riconoscere il suo interlocutore, in modo da fornirgli consigli e suggerimenti calibrati su una serie di dati attinti dagli impegni personali della persona, e dalle sue passate scelte. Sarà l’assistente virtuale di default per gli smartphone Moto del prossimo futuro?