Tech 2025: Samsung, Apple e Google spingono su AI, performance e innovazioni software

Negli ultimi giorni Samsung, Apple e Google hanno mostrato il volto più attivo dell’innovazione tecnologica, tra pieghevoli sempre più evoluti, memorie di nuova generazione, intelligenze artificiali integrate in ogni ambito e design software rinnovati: segnali chiari di un mercato in pieno fermento, dove hardware e AI si fondono per ridefinire l’esperienza digitale del 2026.

Tech 2025: Samsung, Apple e Google spingono su AI, performance e innovazioni software

Negli ultimi giorni, Samsung, Apple e Google hanno mostrato come l’innovazione software e hardware continui a guidare le strategie dei principali colossi tecnologici, con novità che spaziano dai pieghevoli e dalle memorie avanzate fino agli assistenti AI e alle piattaforme di automazione creativa. Questo e molto altro nel nostro recap a seguire.

Mondo Samsung

One UI 8.5 accelera sui pieghevoli Galaxy: via ai test su Z Flip 7 e Z Flip 7 FE

Samsung ha esteso la fase di test di One UI 8.5 anche ai suoi ultimi pieghevoli più popolari, Galaxy Z Flip 7 e Galaxy Z Flip 7 FE, individuati nei database interni con il software in versione beta, a conferma di come il brand coreano voglia garantire fin da subito un aggiornamento software ricco e ottimizzato per l’esperienza flessibile. sfruttando lo stesso chipset della serie Galaxy S24, il modello FE lascia intuire un lavoro di affinamento che punta a portare sugli smartphone della gamma pieghevole funzioni avanzate come un rinnovato linguaggio grafico basato su elementi più trasparenti, miglior gestione della schermata di blocco e delle notifiche tramite intelligenza artificiale, oltre a ulteriori interventi pensati per aumentare efficienza, fluidità e risparmio dei dati. Tutto questo dovrebbe vedere la luce nel periodo del debutto della nuova famiglia Galaxy S26, attesa per metà febbraio 2026, quando la One UI 8.5 potrebbe iniziare la sua distribuzione globale anche per i top di gamma già presenti sul mercato.

RegiStar si rinnova: miglior fluidità e un Back-Tap finalmente più affidabile

Samsung continua a perfezionare l’esperienza dei suoi utenti più esigenti aggiornando RegiStar, il modulo di Good Lock dedicato alla personalizzazione avanzata del menu Impostazioni e dei gesti sugli smartphone Galaxy. Con la versione 1.0.67, distribuita tramite Galaxy Store, l’azienda introduce interventi mirati che risolvono le anomalie emerse negli ultimi mesi e consolidano la compatibilità con le recenti evoluzioni software. Il focus principale riguarda la funzione Back-Tap, ora più stabile e reattiva anche durante l’utilizzo della modalità di risparmio energetico, mentre viene eliminato il malfunzionamento che impediva il corretto avvio dell’app Gemini quando si utilizzava la Flip Cover. Il risultato è un ambiente più solido, che integra senza frizioni le potenzialità del sistema con le opzioni di personalizzazione avanzata: un ulteriore segnale dell’impegno di Samsung nel mantenere Good Lock una piattaforma aggiornata, versatile e in continua crescita, capace di adattarsi alle esigenze di chi vuole massima libertà nel modellare il proprio dispositivo Galaxy.

Samsung punta al futuro della memoria al CES 2026

Samsung si prepara a catalizzare l’attenzione della prossima edizione del CES annunciando due soluzioni progettate per definire i nuovi standard prestazionali del settore: le memorie LPDDR6 di ultima generazione e un innovativo SSD PCIe 5.0 ultracompatto. Secondo quanto anticipato nella lista dei CES Innovation Awards 2026, le RAM LPDDR6 saranno realizzate con un processo produttivo avanzato a 12 nanometri e offriranno velocità di trasmissione fino a 10,7 Gbps nella fase iniziale, con margini per arrivare in seguito a 14,4 Gbps, garantendo consumi ridotti e prestazioni superiori su smartphone, ultrabook e dispositivi AI di nuova generazione. Accanto a queste, debutterà un SSD PCIe 5.0 dalle dimensioni estremamente contenute, mirato ai notebook ad alte prestazioni, capace di coniugare velocità di lettura e scrittura elevate con un ingombro minimo. Anche se non sono ancora disponibili tutti i dettagli, le due tecnologie sembrano destinate a rappresentare una svolta nelle piattaforme hardware del 2026, posizionando Samsung come uno dei principali protagonisti della transizione verso un computing più potente, veloce e compatto.

Samsung Galaxy nel mirino: WhatsApp sfruttato per installare spyware sui dispositivi

Una nuova forma di spyware Android, identificata dai ricercatori di Unit 42 di Palo Alto Networks come LANDFALL, ha preso di mira alcuni modelli Samsung Galaxy molto diffusi, tra cui S22, S23, S24 e alcuni pieghevoli. Il software si insinua attraverso immagini DNG condivise su WhatsApp, approfittando di una vulnerabilità zero-day nella libreria di elaborazione fotografica corretta solo nell’aprile 2025. L’installazione può avvenire senza intervento dell’utente e consente un accesso esteso a elementi sensibili come posizione, foto, contatti e audio del microfono. Le analisi indicano un’operazione circoscritta ad alcuni Paesi del Medio Oriente, a conferma di un utilizzo altamente mirato e professionale.

Galaxy S26 Series: primi dettagli sulle fotocamere tra conferme e precisazioni

Le ultime indiscrezioni sul Galaxy S26 Ultra confermano che il comparto fotografico rimarrà simile a quello della generazione precedente, con una sola novità: la fotocamera tele 3X monterà un nuovo sensore Samsung ISOCELL da 12 MP, leggermente più definito rispetto al precedente da 10 MP, ma senza alcun aumento delle dimensioni, come confermato da Ice Universe confrontando i disegni CAD dei due modelli. Questo significa che la qualità fotografica sarà influenzata principalmente dalla tecnologia del sensore più che dalla sua grandezza fisica. Per quanto riguarda la batteria, non ci saranno sorprese: rimarrà sui 5.000 mAh, con la capacità già definita nelle prime fasi di progettazione. A completare il quadro, Samsung ha lasciato trapelare un piccolo teaser durante la presentazione dei risultati fiscali, parlando di “nuovi sensori fotocamera”, lasciando aperta la possibilità di qualche ulteriore miglioramento per la serie, seppur senza stravolgimenti rispetto agli ultimi anni.

Mondo Apple

Permuta iPhone: Apple aggiorna al ribasso i valori in Italia

Apple ha rivisto i crediti riconosciuti per la restituzione dei vecchi iPhone al momento dell’acquisto dei nuovi modelli, con una generale riduzione compresa tra 5 e 30 euro. I valori più penalizzati riguardano iPhone 15 Plus e diversi modelli della serie iPhone 13, mentre restano invariati i crediti per iPhone 15 Pro, iPhone 14 Pro, iPhone SE di seconda generazione e iPhone 8 Plus. Fa eccezione iPhone 11, che curiosamente guadagna qualcosa passando a 115€ rispetto ai precedenti 110€. Chi punta a un nuovo iPhone Air, iPhone 17, iPhone 17 Pro o 17 Pro Max dovrà dunque tenere in conto valutazioni generalmente meno favorevoli, segno di una politica più prudente nel trade-in da parte della casa di Cupertino.

iPhone 18 e 18 Pro: selfie più nitidi, foro ridotto, chip e design trasparente anni ’90

Apple prepara il terreno per la prossima generazione di iPhone, puntando a un’evoluzione elegante più che a una rivoluzione. Le prime indiscrezioni sull’iPhone 18 Pro parlano di un dispositivo che mantiene il design “Deco” della serie precedente, ma con un corpo più compatto e una cura maggiore nei dettagli. Il nuovo chip da 2 nm promette efficienza e prestazioni di alto livello, mentre il chip baseband C2 sviluppato internamente segna un passo avanti nell’indipendenza tecnologica dell’azienda. Tra le novità tecniche spiccano la fotocamera con apertura variabile e la batteria in acciaio con camera di vapore, progettata per migliorare dissipazione e durabilità. Sul fronte estetico, il foro nel display sarà ancora più ridotto e ospiterà sotto lo schermo gran parte del sistema Face ID, mentre la fotocamera frontale da 24 megapixel garantirà selfie e videochiamate più nitidi. Il retro trasparente, ispirato ai Mac degli anni ’90, introdurrà un tocco nostalgico e minimalista, senza LED o elementi superflui.

Apple TV in blackout proprio durante la premiere di “Pluribus”

Apple TV ha registrato un’interruzione improvvisa proprio nel momento più atteso: il debutto di “Pluribus”, la nuova serie del creatore di Breaking Bad. Nella tarda serata di giovedì negli Stati Uniti e in Canada, intorno alle 22:30 ET, migliaia di utenti hanno segnalato il malfunzionamento del servizio, con oltre 13.000 report raccolti su Downdetector, mentre i primi due episodi del dramma arrivavano online. La problematica, riconosciuta poco dopo sulle pagine di stato Apple, è rientrata in circa un’ora e mezza, ma ha coinvolto anche Music e Arcade, in un momento delicato per la piattaforma di streaming che ambisce a distinguersi tra competitor agguerriti come Netflix, Disney e Amazon. Con 28,8 miliardi di dollari generati nel trimestre di settembre dalla divisione servizi, Apple punta forte su Apple TV per alimentare la crescita degli abbonamenti premium: un blackout nel giorno della grande premiere non è certo ciò che si aspettava da una delle sue nuove produzioni di punta.

Apple critica l’Europa: normative in conflitto tra sicurezza e concorrenza

Apple ha inviato una lunga lettera alla Commissione Europea sostenendo che il Digital Services Act e il Digital Markets Act puntano in direzioni opposte, perché da un lato l’UE chiede alla società di proteggere gli utenti da frodi digitali e tutelare i minori all’interno dell’App Store, dall’altro impone tramite il DMA l’obbligo di aprire iOS a marketplace esterni, link-out e web view che, secondo Cupertino, riducono il livello di controllo e sicurezza sui dispositivi. Nella risposta alle richieste ufficiali della Commissione, l’azienda ribadisce di aver investito risorse ingenti per adeguarsi alle nuove regole, ma accusa Bruxelles di aver creato un quadro normativo paradossale che, nel tentativo di favorire la concorrenza, finirebbe per aumentare i rischi per gli utenti, rendendo più complessa la difesa da contenuti fraudolenti e pratiche ingannevoli nelle piattaforme alternative.

Beta pubbliche 26.2: Apple apre il test delle novità a tutti

Apple rilascia le prime beta pubbliche di iOS, iPadOS, watchOS e tvOS 26.2, permettendo a un numero maggiore di utenti di provare in anticipo le novità in arrivo. Su iPhone e iPad debutta il cursore “Liquid Glass” per personalizzare la traslucenza dell’orologio nella Schermata di Blocco, insieme a un allarme sonoro nell’app Promemoria per non perdere nessuna scadenza, mentre nell’UE arriva Traduzione Live sulle AirPods per comunicare più facilmente con persone di altre lingue. Con watchOS 26.2 cambiano le etichette del Punteggio Sonno per una rappresentazione più fedele della qualità del riposo e migliorano le app Podcast, Password e Freeform; su tvOS arrivano invece ottimizzazioni generali e indizi su futuri accessori smart home. Gli iscritti al programma Apple Beta Software possono già installare gli aggiornamenti via OTA dalle Impostazioni, contribuendo a rifinire le funzionalità prima del rilascio stabile.

macOS Tahoe 26.2: prima beta pubblica disponibile

Apple ha reso disponibile la prima beta pubblica di macOS Tahoe 26.2, a sole 24 ore dal rilascio per sviluppatori, confermando l’intenzione di accelerare il ciclo di test. L’aggiornamento, di natura intermedia, porta miglioramenti concreti per le app Promemoria, Notizie e Podcast: è possibile impostare avvisi sonori e visivi sui promemoria in scadenza, Notizie presenta schede più ordinate e personalizzabili, mentre Podcast offre controlli di riproduzione aggiornati e gestione più intelligente degli episodi salvati in locale. L’update non introduce funzioni rivoluzionarie, ma punta a stabilità, fluidità e interoperabilità tra le app di sistema, con minori ritardi nell’avvio di applicazioni pesanti e ridotto consumo energetico in modalità sospensione. Gli utenti interessati possono accedere al programma beta pubblico e installare l’aggiornamento via OTA, ricordando di eseguire backup o utilizzare dispositivi secondari.

Apple Music AutoMix sbarca su AirPlay con iOS 26.1

Con iOS 26.1, Apple amplia le possibilità di AutoMix in Apple Music, rendendo la funzione compatibile anche con AirPlay. In precedenza riservata agli auricolari e agli speaker integrati dei dispositivi, ora l’intelligenza artificiale di AutoMix può mixare automaticamente i brani su qualsiasi impianto compatibile, inclusi HomePod e HomePod Mini. La feature, che regola ritmo e sincronizzazione dei brani come un DJ virtuale, si affianca ad altre novità della versione 26.1, tra cui le traduzioni in tempo reale dei testi, artwork animati sul Lock Screen, supporto alle cartelle e possibilità di fissare tracce o album in cima alla libreria. L’aggiornamento introduce inoltre una pratica gesture di swipe sul MiniPlayer per cambiare rapidamente brano, con un’interfaccia intuitiva e fluidità migliorata grazie agli effetti Liquid Glass.

Cronologia delle credenziali: Apple rafforza la gestione delle Password

Con iOS 26 e macOS 26 Apple compie un passo avanti nella gestione delle chiavi di accesso introducendo una funzione che molti utenti attendevano da tempo: la cronologia delle password. Adesso, ogni modifica effettuata non cancella più definitivamente quella precedente, ma viene conservata all’interno dell’app Password, così da poterla recuperare in caso di necessità. La nuova opzione “Visualizza cronologia”, accessibile dopo l’autenticazione e la selezione dell’account desiderato, permette infatti di consultare le credenziali cambiate di recente, rendendo più semplice tornare sui propri passi qualora una variazione non risultasse più valida o generasse difficoltà nell’accesso a un servizio digitale. La funzione risulta già attiva anche su iPadOS e macOS, confermando l’obiettivo di Apple di creare un ecosistema unificato e intuitivo per la protezione dei dati personali. Un’evoluzione importante per un’app ancora giovane, nata come semplice contenitore delle chiavi salvate nel portachiavi di sistema e ora divenuta un vero strumento di sicurezza avanzata per chi vive ogni giorno tra app, servizi e autenticazioni online.

iPhone pieghevole e fotocamere sotto al display: il momento della svolta?

Apple potrebbe essere vicina a risolvere uno dei limiti storici delle fotocamere sotto al display, portando finalmente una soluzione efficace sul suo iPhone pieghevole, atteso tra la seconda metà del 2026 e il 2027. Secondo le stime interne di JP Morgan, il display interno monterà un sensore UDC da 24 MP, mentre quello esterno avrà una selfie camera tradizionale sempre da 24 MP. Sul retro troveremo due fotocamere da 48 MP, una principale grandangolo e una ultra-grandangolo, con l’impronta digitale che sostituirà il Face ID per lo sblocco biometrico. Le UDC hanno sempre rappresentato una sfida per la qualità fotografica, ma Apple sembra aver trovato la combinazione giusta tra tecnologia OLED e ottimizzazione dei sensori, puntando a un risultato finalmente convincente, in grado di rendere questa soluzione pratica e desiderabile anche per gli utenti più esigenti.

Mondo Google

Gemini al volante: addio a Google Assistant su Android Auto

Il mondo dell’assistenza vocale a bordo auto sta vivendo un cambiamento epocale con l’arrivo di Gemini su Android Auto, sostituendo gradualmente Google Assistant. Il nuovo assistente si distingue per una comprensione più naturale del linguaggio, la capacità di gestire conversazioni contestuali e ricordare le richieste precedenti, garantendo interazioni più fluide e personalizzate. Attualmente disponibile per i tester delle versioni 15.6 e 15.7, Gemini introduce anche un nuovo menu di impostazioni dedicate, consentendo di personalizzare funzioni come “Interrompi risposte live” e “Condividi posizione precisa”. Nonostante alcune limitazioni iniziali, l’esperienza d’uso è più rapida e stabile, segnando un passo avanti significativo per l’AI a bordo dei veicoli connessi.

Google porta Gemini in Finanza: Deep Search rivoluziona l’analisi dei mercati

Google spinge ancora sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nei suoi servizi e annuncia l’arrivo di Deep Search su Google Finanza, una nuova funzione basata sui modelli Gemini pensata per offrire ai trader risposte più strutturate, analisi approfondite e piani di ricerca interattivi, così da capire l’origine delle informazioni e prendere decisioni più consapevoli; il rollout inizierà negli Stati Uniti, con accesso anticipato tramite Google Labs e un futuro ampliamento internazionale che coinvolgerà anche l’Italia, mentre in parallelo la piattaforma si arricchisce di strumenti evoluti come i mercati predittivi e una scheda dedicata agli utili aziendali, confermando l’obiettivo di trasformare la ricerca finanziaria in un’esperienza completa e guidata dall’AI.

Google Messaggi riabbraccia i video YouTube in finestra fluttuante

Google sta reintroducendo nella beta di Google Messaggi la riproduzione dei video YouTube in modalità Picture-in-Picture, funzione eliminata nell’estate del 2024 e ora tornata visibile sulla release 20251031_01_RC00. Toccare l’anteprima della clip nella chat apre una piccola finestra per continuare a guardare il video mentre si scrive, mentre il link testuale porta ancora all’app YouTube: un comportamento che potrebbe essere ottimizzato, ma che già segnala il ritorno di una comodità apprezzata nelle interazioni quotidiane. Una diffusione più ampia sembra vicina, anche se le tempistiche restano da definire.

Google rinnova la ricerca vocale: addio ai puntini, arriva l’arco dinamico

Google ha deciso di dare un tocco di modernità alla sua storica ricerca vocale su Android, introducendo un restyling ispirato alla nuova identità visiva di Search Live e Gemini. I quattro puntini colorati, simbolo iconico dell’animazione del microfono, lasciano il posto a un arco luminoso e pulsante che si muove al ritmo del dettato, accompagnato da un effetto a gradiente cangiante che richiama lo stile del nuovo ecosistema AI di Mountain View. Nella parte inferiore compare la scorciatoia “Cerca una canzone”, ora con la scritta animata “Riproduci Canta Fischietta”, sostituendo il precedente globo grafico. Anche il suono che segnala l’attivazione e la disattivazione del microfono è stato aggiornato per uniformarsi a quello dell’AI Mode, creando una coerenza estetica e sonora tra tutte le funzioni di ricerca. L’obiettivo è rendere l’esperienza più fluida, piacevole e in linea con il linguaggio visivo di Gemini, pur mantenendo la semplicità che ha reso la ricerca vocale tanto popolare. Al momento, la nuova interfaccia è in fase di distribuzione graduale e disponibile solo per un numero limitato di utenti, ma segna un passo deciso verso una Ricerca Google più dinamica, elegante e intelligente.

Google spinge sull’AI creativa, ma l’Italia resta ancora in attesa di Opal

L’espansione globale di Google Opal, lo strumento di Google Labs capace di trasformare semplici istruzioni in linguaggio naturale in vere e proprie mini-app automatizzate, entra in una nuova fase che amplia enormemente la sua presenza nel mondo. Dopo una prima distribuzione limitata negli Stati Uniti e in pochi altri mercati selezionati, ora la piattaforma raggiunge oltre 160 paesi, segnando un’accelerazione evidente nelle ambizioni del progetto. Nonostante questa crescita, il debutto in Italia sembra ancora rimandato, lasciando gli utenti del nostro paese curiosi e forse un po’ impazienti di mettere mano a una soluzione che promette di cambiare il modo in cui si crea automazione online. Il principio alla base di Opal resta di una semplicità disarmante: descrivere un’attività, anche complessa, e vederla tradotta in un flusso operativo pronto a essere eseguito ogni volta che serve, con vantaggi tangibili tanto per i professionisti quanto per chi vuole sperimentare prototipi digitali senza conoscere alcun linguaggio di programmazione. Sarà dunque interessante osservare se, nei prossimi mesi, Google deciderà di includere finalmente il nostro mercato, offrendo ai creativi e alle aziende italiane uno strumento che potrebbe davvero rivoluzionare produttività e innovazione quotidiana.

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