Tante novità hardware e software da Apple e Google

Apple continua a mantenere alto l'interesse con anticipazioni su AirTag e iPhone 16, ma si affrontano anche problemi agli schermi degli iPad Pro. Google, invece, sorprende con aggiornamenti come il nuovo design di YouTube Music per gli utenti iPhone e la funzionalità QR di Quick Share su Android.

Tante novità hardware e software da Apple e Google

Apple continua a suscitare interesse con le anticipazioni su AirTag e iPhone 16, ma emergono anche problemi agli schermi degli iPad Pro. Google, d’altra parte, sorprende con aggiornamenti come YouTube Music che presenta un nuovo design sfumato sulla schermata “In riproduzione” per gli utenti iPhone, e Quick Share, lo strumento di condivisione file su Android, che sta testando una funzione innovativa che utilizza i codici QR.

Apple continua a mantenere alto l’interesse dei suoi appassionati con anticipazioni e indiscrezioni sulle nuove versioni dei suoi prodotti di punta. Recentemente, sono emerse notizie intriganti riguardanti due delle novità più attese: la seconda generazione degli AirTag e la prossima linea di iPhone 16. Nel contempo, però, sono aumentate le lamentele per i problemi agli schermi degli iPad Pro e sono emerse novità a proposito di iOS 18 e iPhone SE 4.

Le nuove indiscrezioni sull’AirTag 2 di Apple hanno suscitato grande interesse tra gli appassionati di tecnologia. Secondo Bloomberg, la seconda generazione del popolare tracker potrebbe non arrivare sul mercato prima della metà del 2025. Apple, infatti, starebbe completando i test di produzione con i partner asiatici per il nuovo dispositivo, identificato con il nome in codice “B589“. Questo nuovo modello dovrebbe integrare un chip Ultra-Wideband (UWB), lo stesso utilizzato sugli iPhone 15, che promette funzionalità di localizzazione migliorate rispetto alla versione attuale.

 Il chip U1 di Apple, che ha debuttato con l’iPhone 11, è ormai un componente standard nei dispositivi Apple, incluso negli AirTag, nell’Apple Watch Series 6 e successivi, nell’HomePod mini, nell’HomePod di seconda generazione e nella custodia di ricarica degli AirPods Pro di seconda generazione. Questo chip permette una localizzazione più precisa, e l’AirTag 2 ne trarrà notevoli benefici, rendendo ancora più facile trovare oggetti smarriti. L’analista Ming-Chi Kuo aveva già previsto un ritardo nella produzione di massa del nuovo AirTag, rinviata dal quarto trimestre del 2024 all’inizio del 2025. Kuo aveva anche ipotizzato che il nuovo AirTag sarebbe stato maggiormente integrato con il visore di realtà mista di Apple, il Vision Pro. Tuttavia, le nuove indiscrezioni indicano che Apple non ha fretta di lanciare una nuova versione del tracker, sia per la mancanza di concorrenza sul mercato, sia perché gli attuali AirTag, lanciati nel 2021, funzionano ancora molto bene e soddisfano la maggior parte delle esigenze degli utenti. Un altro motivo del ritardo potrebbe essere l’eccessivo inventario di AirTag ancora disponibili. Apple avrebbe prodotto una quantità superiore alla domanda effettiva, e quindi deve smaltire questo stock prima di introdurre un nuovo modello.

Di recente, Apple e Google hanno introdotto una nuova funzionalità chiamata Detecting Unwanted Location Trackers (DULT), disponibile su Android 6.0 e versioni successive, nonché su iOS 17.5. Questa funzionalità avvisa gli utenti se vengono rilevati dispositivi di localizzazione Bluetooth sconosciuti che li stanno tracciando, indipendentemente dalla piattaforma a cui sono associati. Gli utenti possono visualizzare l’identificatore del tracker, farlo suonare per individuarlo e imparare come disabilitarlo, migliorando così la sicurezza e la privacy.

Parallelamente alle novità sugli AirTag, emergono nuove indiscrezioni anche sull’iPhone 16. Apple dovrebbe presentare la nuova serie durante l’evento annuale di settembre, e secondo il noto analista Ming-Chi Kuo, ci saranno cambiamenti significativi nelle colorazioni disponibili. Per i modelli iPhone 16 Pro e 16 Pro Max, i colori previsti sono quattro: “Titanio naturale”, “Titanio nero”, “Titanio bianco” e il nuovo “Titanio rosa”, che sostituirà il “Titanio blu” dell’iPhone 15 Pro e Pro Max. Questi colori potrebbero presentarsi con sfumature diverse rispetto al passato, e la cornice in titanio potrebbe avere una finitura più lucida, simile all’acciaio inossidabile. Per quanto riguarda i modelli standard iPhone 16 e 16 Plus, i colori rimarranno cinque, come per gli iPhone 15, ma con una modifica: il bianco sostituirà il giallo. Quindi, dovrebbero essere disponibili in nero, verde, rosa, blu e bianco. Questo contrasta con i rumor di inizio aprile che suggerivano sette colori, inclusi il viola e il giallo. Kuo è noto per la sua accuratezza, quindi è possibile che i colori iniziali siano cinque, con l’aggiunta di ulteriori opzioni cromatiche nel corso dell’anno. Queste anticipazioni aumentano l’attesa per le nuove uscite di Apple, che continuano a innovare e sorprendere i propri utenti con aggiornamenti e miglioramenti tecnologici significativi.

L’iPhone SE 4, atteso per il 2025, potrebbe essere lanciato allo stesso prezzo del suo predecessore, mantenendo il costo di partenza di 429 dollari. La nuova generazione del modello “economico” di Apple dovrebbe presentare un design rinnovato ispirato all’iPhone 14, introducendo uno schermo OLED da 6,1 pollici e il riconoscimento facciale Face ID. Queste modifiche rappresenterebbero un notevole salto rispetto al design e alle caratteristiche dell’iPhone SE 3, che si distingue per il display da 4,7 pollici e il pulsante fisico con Touch ID. Il nuovo iPhone SE 4 potrebbe inoltre includere l’Action Button, un tasto fisico personalizzabile introdotto con l’iPhone 15 Pro, ampliando così le funzionalità a disposizione degli utenti.

Inoltre, gli utenti del nuovo iPad Pro stanno esprimendo un crescente malcontento riguardo agli schermi OLED del dispositivo. Le prime lamentele riguardavano strani artefatti visivi durante la resa dei colori blu-viola, ma ora le critiche si sono concentrate su un problema di granulosità delle immagini. Su Reddit, molti acquirenti hanno notato che nelle aree monocromatiche dell’immagine, i pixel sembrano avere una luminosità non uniforme, creando un effetto di “colori sciolti” che risulta particolarmente fastidioso per artisti e professionisti della grafica. Questo fenomeno, noto come effetto mura, è tipico dei pannelli OLED e diventa più evidente con una bassa densità di pixel. Nel caso dell’iPad da 11″, la densità è di 264 ppi, significativamente inferiore ai 460 ppi dell’iPhone 15. Apple non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione, ma potrebbe intervenire con aggiornamenti software per attenuare questo problema.

Infine, il prossimo iOS 18 di Apple si prepara a introdurre una serie di funzionalità innovative basate sull’intelligenza artificiale, secondo le ultime indiscrezioni emerse poco prima della WWDC. Si prevede un aggiornamento significativo per numerose app integrate come Mail, Foto, Note, e molto altro ancora, con una particolare enfasi su un’esperienza utente più proattiva e personalizzata. Siri dovrebbe ricevere miglioramenti significativi per renderlo più conversazionale e utile nelle attività quotidiane, mentre le capacità di riconoscimento e organizzazione delle notifiche potrebbero offrire un maggiore controllo e comodità agli utenti. Tuttavia, non sembra essere in programma l’introduzione di un chatbot simile a ChatGPT, e Apple sembra procedere con cautela nella realizzazione di funzionalità basate sull’IA, pur riconoscendo l’importanza crescente di tali servizi per gli utenti. La collaborazione con OpenAI potrebbe offrire un’opportunità per esplorare temporaneamente questa direzione, mentre le trattative con Google per l’utilizzo dell’AI di Gemini suggeriscono che Apple sta esplorando diverse opzioni per portare le funzionalità di intelligenza artificiale nel suo ecosistema iOS.

Chiundo il capitolo Cupertino, Apple sta negoziando con TSMC per garantirsi l’esclusiva fornitura di chip da 2 nanometri, segnando un passo audace nella corsa alla litografia avanzata. Jeff Williams, COO di Apple, avrebbe avuto un incontro con i vertici di TSMC per discutere la produzione di questi chip, con l’ipotesi che Apple possa acquisire l’intera prima spedizione. Questo mossa potrebbe consentire ad Apple di continuare a essere all’avanguardia nel settore, anticipando il futuro della tecnologia dei chip e aprendo la strada per nuovi livelli di prestazioni ed efficienza energetica nei dispositivi Apple futuri.

Passiamo ora a Mountain View. Google continua a sorprendere i suoi utenti con aggiornamenti e innovazioni che migliorano l’esperienza d’uso dei suoi servizi. Due delle novità più interessanti riguardano YouTube Music e Quick Share. YouTube Music ha introdotto un nuovo design sfumato per la schermata “In riproduzione” su iPhone, mentre Quick Share, lo strumento di condivisione file su Android, ha iniziato a testare una funzionalità innovativa che utilizza i codici QR. Questi miglioramenti, che si accompagnano a una gustosa novità in quota Android 15, non solo rendono le app più funzionali e intuitive, ma confermano anche l’impegno di Google nel mantenere i suoi servizi all’avanguardia. Scopriamo insieme i dettagli di queste nuove funzionalità. YouTube Music ha introdotto un significativo aggiornamento visivo per gli utenti iPhone. Dopo aver rilasciato la nuova funzionalità per Android a dicembre, l’applicazione su iOS ha finalmente ricevuto il nuovo aspetto sfumato nella schermata “In riproduzione”. In precedenza, YouTube Music mostrava uno sfondo con un colore solido che rifletteva la copertina dell’album in riproduzione. Ora, invece, il nuovo design presenta uno sfondo sfumato che combina un colore chiaro nella parte superiore e uno più scuro nella parte inferiore.

Questo aggiornamento non è solo estetico, ma funzionale: il contrasto creato dal gradiente di colore permette ai pulsanti di riproduzione, pausa, precedente e successivo di risaltare maggiormente, migliorando così l’usabilità dell’app. Inoltre, il design sfumato conferisce un aspetto moderno e raffinato, in linea con le ultime tendenze del design delle interfacce utente. Oltre a questo cambiamento, altre modifiche minori hanno migliorato l’esperienza dell’utente. Ad esempio, le sezioni “Following”, “Testi” e “Correlati” non sono più contenute in un blocco unico, ma fluttuano nei loro rispettivi punti, dando un senso di maggiore leggerezza visiva. Nonostante questi aggiornamenti, l’app per iOS non ha ancora adottato il layout a due colonne disponibile sui tablet Android, mantenendo quindi una certa differenza tra le piattaforme. Per ottenere il nuovo look, gli utenti devono semplicemente aggiornare YouTube Music alla versione 7.01 dall’App Store. Se la modifica non è immediatamente visibile, è consigliabile chiudere e riavviare l’applicazione. Questo non è il primo cambiamento visivo per YouTube Music quest’anno. A gennaio, l’app ha introdotto modifiche al menu del lettore musicale per uniformarlo al resto dell’interfaccia, con angoli arrotondati e opzioni evidenziate per “riproduci dopo”, “salva nella playlist” e “condividi”. Questi aggiornamenti dimostrano l’impegno di Google nel migliorare costantemente l’esperienza utente di YouTube Music, rendendola più intuitiva e piacevole.

Parallelamente agli aggiornamenti di YouTube Music, Google sta lavorando su una nuova funzionalità per migliorare Quick Share, il suo strumento di condivisione file peer-to-peer su Android. Con il nome precedentemente noto di Nearby Share, Quick Share consente agli utenti di condividere rapidamente file tra dispositivi Android. L’ultima innovazione in fase di test riguarda l’introduzione della condivisione tramite codice QR. Questa funzione, individuata nell’ultima beta di Google Play Services (v24.20.13) da Assemble Debug di Android Authority, permetterà agli utenti di effettuare il pairing tra dispositivi semplicemente scansionando un QR code generato dall’app. Il destinatario potrà connettersi inquadrando il codice con la fotocamera, iniziando immediatamente la condivisione dei file. L’uso del QR code per Quick Share presenta vari vantaggi. In primo luogo, semplifica la procedura di connessione, evitando i problemi occasionali legati alla rilevazione dei dispositivi tramite Bluetooth o Wi-Fi. In secondo luogo, offre una maggiore flessibilità per la privacy: non sarà più necessario modificare continuamente le impostazioni di condivisione tra “I tuoi dispositivi”, “Contatti” e “Tutti”, a seconda del contesto in cui ci si trova. Basta generare un QR code per condividere i file in modo sicuro e pratico. Attualmente, la funzionalità è ancora in fase di test e non è attiva nell’app. Tuttavia, potrebbe essere rilasciata ufficialmente in tempi relativamente brevi, offrendo agli utenti Android un modo ancora più rapido ed efficiente per condividere file.

Infine, con l’introduzione di Android 15, Google semplifica ulteriormente la gestione del profilo degli utenti attraverso l’innovativo selettore avatar dei Google Pixel. Questa nuova funzionalità, integrata nel menu Impostazioni > Sistema > Utenti multipli, consente agli utenti di associare facilmente una foto del profilo Google al proprio account, eliminando la necessità di caricare manualmente un’immagine o scattarne una nuova con la fotocamera del dispositivo. Oltre a semplificare il processo di identificazione degli utenti, il selettore avatar utilizza l’API FileProvider di Android per condividere l’immagine del profilo con altre applicazioni, migliorando l’integrazione e la versatilità del sistema. Sebbene attualmente limitato a un elenco ristretto di app, è probabile che questa lista venga espansa in futuro, offrendo agli utenti ancora più opzioni per personalizzare la propria esperienza Android.

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