Da oggi lo Spid rilasciato da Poste Italiane non sarà più completamente gratuito. Chi si recherà infatti personalmente all’ufficio postale per attivare l’identità digitale e ottenere così le credenziali, dovrà pagare la modica cifra di 12 euro. Lo fa sapere direttamente la direzione centrale di Poste Italiane. Da ottobre 2021, infatti, lo Spid servirà per poter accedere online ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Resterà gratuita l’attivazione dello Spid in remoto, tramite App o carta d’identità elettronica.
I clienti delle Poste avranno a disposizioni altri metodi di verifica, tra cui quello che prevede l’invio di un SMS a un numero di cellulare legato a un conto Bancoposta o Postepay. I più pratici con le nuove tecnologie non avranno comunque bisogno di recarsi personalmente all’ufficio postale, in quanto lo Spid è attivabile comodamente da casa: basta avere un pc e una connessione internet, e ovviamente a portata di mano i documenti richiesti dal sistema.
Poste leader per Spid rilasciati
Secondo quanto riferisce Fanpage, attualmente Poste Italiane è leader nel nostro Paese per quanto riguarda il rilascio delle identità digitali. Sono 17 milioni gli Spid già rilasciati da Poste in tutta Italia. Il risultato, assolutamente positivo per l’ente, è dato dal fatto che Poste Italiane, a differenza di altri marchi, mette a disposizione il riconoscimento del cliente dal vivo presso le filiale sparse su tutto il territorio nazionale.
Questa circostanza è stata, almeno fino ad ora, particolarmente apprezzata dai clienti che volevano aprire lo Spid. Anche se da oggi l’apertura in presenza dello Spid diverrà a pagamento, si tratta di una cifra comunque accessibile più o meno a tutti. Il servizio di riconoscimento Spid è attivo nei 12.700 uffici postali italiani.
Altri gestori in Italia propongono il riconoscimento, gratuito o meno, tramite una videochiamata. Sta di fatto che possedere l’identità digirale da oggi sarà obbligatorio per chiunque voglia interfacciarsi con i servizi online della PA. Vedremo nei prossimi giorni come reagiranno gli utenti di Poste Italiane davanti a questa decisione.