Dopo settimane e settimane di rumors, sono stati alfine presentati ufficialmente i nuovi auricolari wireless di Sony, i Sony WF-1000XM4 che, quarta iterazione della serie, scendono in campo da questo Giugno, al prezzo di 280 euro, con diversi assi nella manica quanto a miglioramento della resa audio e della cancellazione del rumore.
Ovviamente impermeabili, con resistenza a sudore e prime gocce di pioggia (IPX4), i compattati (nel volume, del 10%) Sony WF-1000XM4 confermano i comandi touch esterni, con i quali gestire anche alcuni degli assistenti vocali più diffusi, come nel caso di Alexa, Siri (non da subito) o Assistant. Sempre in tema di funzionalità smart, confermata la presenza dell’accoppiamento rapido Google Fast Pair, grazie a un sensore a conduzione ossea messo in appoggio ai microfoni, in modo da percepire le vibrazioni della voce, è possibile focalizzare la registrazione su quest’ultima e non sui rumori, e avvalersi della funzione (a sensibilità variabile) “Speak-to-Chat” che, in pratica, rendendosi conto del fatto che l’utente inizi a parlare, stoppa la musica (per riattivarla dopo 5, 15 o 30 secondi).
Nel miglioramento della battaglia contro i rumori ambientali, sebbene i Sony WF-1000XM4 non si facciano mancare una modalità Ambient (Quick Attention, toccando l’unità di sinistra) per restare al passo con quel che ci accade intorno, scendono in campo diversi accorgimenti: il brand nipponico, infatti, è partito col riprogettare i gommini in-ear che, ora fatti di un particolare materiale che si espande nell’orecchio, lo sigillano meglio, offrendo benefici tanto alla calzata anti-caduta (per altro migliorabile dopo aver eseguito il test di corretta indossabilità inserito nella companion app Sony | Headphones Connect), che all’isolamento dai rumori esterni.
Soprattutto, negli auricolari Sony WF-1000XM4 scende in campo, in appoggio al processore Chip QN1, il nuovo chip V1, che migliora la cancellazione attiva del rumore ANC, assicurata (in un panel di 3 totali) dai due microfoni (esterno feedforward e interno feedback) con tecnologia Dual Noise Sensor, sopprimendo maggiormente le frequenze basse, tipiche ad esempio di alcuni veicoli (aerei, treni) o del vento (Wind Noise Reduction automatico), come pure quelle tipiche della voce umana, cioè quelle medio-alte, facendo sì che l’utente possa immergersi nel proprio mondo sonoro anche all’interno d’un contesto pubblico affollato quale quello d’un bar. Da segnalare la funzione del suono adattivo che auto-setta le impostazioni audio, rilevando ciò che sta facendo l’utente (accendendo l’ANC se fermi, lasciando passare un po’ dei suoni ambientali quando si cammina, o facendolo al massimo livello quando si corre), o tenendo conto della sua posizione GPS (scegliendo se lasciar passare i suoni ambientali o meno nell’eventualità che si sia in ufficio o a casa).
I driver in neodimio da 6 mm, beneficiati da un diaframma adattabile e da un magnete ingrandito del 20%, supportano meglio le basse frequenze, riducendo il volume del 10% rispetto al precedente modello, con conseguenti minori distorsioni. L’output sonoro, inoltre, se adeguatamente supportato dalle app (es. da 360 by Deezer o da Tidal), permette (previa scansione dei padiglioni auricolari dell’utente) un ascolto immersivo-surround grazie alla tecnologia 360 Reality Audio.
Altri benefici del nuovo processore sono rappresentati dal supporto al Bluetooth 5.2 che, grazie al codec LDAC, almeno su Android, avalla l‘audio ad alta risoluzione: se ancora non fosse abbastanza, è di ruolo il DSEE Extreme, una tecnologia a base AI che opera una sorta di upscaling delle tracce compresse con perdita di qualità (es. AAC lossy o Mp3), incrementandone le sfumature, sì da rasentare quasi la cristallinità del sound originale.
In fatto di autonomia, gli auricolari Sony WF-1000XM4, a carica completa (in 1.5 ore), vantano 8 ore di autonomia ricorrendo all’ANC, o 12 senza: in ragione dei due cicli di ricarica offerti dalla meno ingombrante (riduzione del volume del 40%, peso pari a 41 grammi) custodia (rabboccabile anche in wireless, oltre che – in 3 ore – via microUSB Type-C), è possibile – però – arrivare a un totale operativo, rispettivamente, di 24 o 36 ore, sempre tenendo conto che la ricarica rapida, al prezzo di 5 minuti di riposo degli auricolari, permette di recuperare un’ora extra.