La smart home si evolve, e con essa anche i sistemi di accesso diventano sempre più intelligenti, sicuri e contactless. Due dei più recenti esempi arrivano da Eufy ed EZVIZ, che hanno scelto di puntare sulla biometria palmare per rivoluzionare il modo in cui entriamo nelle nostre abitazioni. Entrambi i brand adottano un approccio che mette al centro il riconoscimento delle vene del palmo della mano, una tecnologia tra le più sicure e avanzate oggi disponibili, capace di garantire accessi rapidi e altamente protetti senza necessità di chiavi fisiche o codici da digitare.
Eufy rivoluziona la sicurezza domestica con la serratura smart senza contatto che riconosce il palmo della mano
Eufy, noto brand specializzato in dispositivi per la smart home e parte del gruppo Anker, ha recentemente presentato una novità importante nel campo della sicurezza domestica: la serratura biometrica contactless FamiLock E34. Questo innovativo sistema di chiusura utilizza la scansione del palmo della mano per sbloccare la porta, abbandonando completamente l’uso di chiavi fisiche o codici tradizionali.
Al momento disponibile solo negli Stati Uniti a un prezzo di 279,99 dollari, la serratura rappresenta un salto tecnologico significativo nel settore, grazie a una tecnologia all’avanguardia e a un design pensato per garantire sicurezza e praticità. La caratteristica più interessante della FamiLock E34 è il sistema di riconoscimento biometrico basato su una proiezione di fasci luminosi near-infrared, che permette di analizzare con estrema precisione i pattern unici dei vasi sanguigni nel palmo della mano.
Questo metodo offre un livello di accuratezza eccezionale, con una precisione dichiarata del 99,99999%, e tempi di sblocco rapidissimi, stimati in soli 0,1 secondi. Inoltre, la tecnologia è progettata per resistere a tentativi di frode basati su foto, video o riproduzioni sofisticate, consentendo l’accesso esclusivamente a palmi veri, assicurando così un livello superiore di protezione contro accessi non autorizzati.
La sicurezza dei dati è un altro punto focale di questo dispositivo. Tutte le informazioni biometriche vengono memorizzate localmente all’interno della serratura, criptate con algoritmi AES-128, per proteggere la privacy degli utenti e ridurre il rischio di violazioni esterne. In aggiunta, la serratura prevede sistemi di emergenza come l’uso di PIN numerici con cifre casuali, un’autenticazione a due fattori e persino una protezione contro attacchi elettromagnetici (EMP), rendendo il dispositivo affidabile anche in scenari di attacco sofisticato.
L’alimentazione della serratura smart è garantita da una batteria principale da 10.000 mAh, che può assicurare fino a otto mesi di autonomia con una singola carica, affiancata da una batteria di emergenza da 750 mAh in grado di durare ulteriori due settimane. Nel caso di esaurimento energetico, è possibile utilizzare una porta USB-C per alimentare temporaneamente il sistema.
Tra le funzioni intelligenti aggiuntive vi è un sensore che verifica la corretta chiusura della porta e la possibilità di impostare timer personalizzati per l’attivazione automatica della serratura da un minimo di cinque secondi a un massimo di trenta minuti dopo la chiusura. La connettività Wi-Fi integrata consente di controllare la serratura da remoto tramite l’applicazione ufficiale Eufy Security, permettendo non solo di attivarla o disattivarla ma anche di ricevere notifiche in tempo reale su ogni evento di apertura o chiusura. La compatibilità con il protocollo Matter garantisce inoltre un’integrazione fluida con i principali ecosistemi smart home, tra cui Google Home, Alexa e Apple HomeKit, assicurando agli utenti un’esperienza domestica connessa e versatile.
EZVIZ HP7 Pro rivoluziona la smart home: la porta si apre con il palmo della mano
Nell’era della domotica intelligente, l’accesso alla propria abitazione non è più soltanto una questione di sicurezza, ma anche di praticità e innovazione. In questo contesto si inserisce l’EZVIZ HP7 Pro, un nuovo videocitofono che promette di dire definitivamente addio alle chiavi tradizionali grazie a una soluzione biometrica avveniristica: il riconoscimento delle vene del palmo della mano. Con questa tecnologia, l’azienda mira a riscrivere il concetto di ingresso domestico, rendendolo più rapido, sicuro e personalizzabile.
Dotato di un sistema multifunzione che include riconoscimento facciale, codici numerici, badge RFID, controllo da app e persino QR temporanei per gli ospiti, l’HP7 Pro punta tutto sull’accessibilità totale. Ma è la scansione palmare la vera rivoluzione: grazie all’unicità dei pattern vascolari di ogni individuo, il dispositivo assicura un livello di protezione elevatissimo, difficilmente falsificabile. Il merito è del chip AI integrato e della CPU dual-core che elaborano i dati localmente in meno di un secondo, mantenendo le informazioni biometriche protette e garantendo un accesso fulmineo solo agli utenti autorizzati.
Oltre alla sicurezza, EZVIZ ha pensato anche alla qualità visiva. L’HP7 Pro è il primo videocitofono con risoluzione 4K, completato da WDR e visione notturna a colori, per immagini dettagliate in ogni condizione di luce. Ogni visitatore viene così ripreso con nitidezza, rendendo il videocitofono anche un efficace strumento di sorveglianza.
Fiore all’occhiello dell’interfaccia utente è lo schermo touch da 8 pollici installato all’interno, che funge da centro di controllo per l’intera gamma di dispositivi EZVIZ presenti in casa. Non solo consente di rispondere alle chiamate o consultare lo storico degli accessi, ma permette anche di interagire con videocamere, sensori e altri elementi della smart home, rendendo l’esperienza ancora più integrata e centralizzata.
Con un design raffinato, installazione a due fili compatibile con la maggior parte degli impianti esistenti e il prestigioso riconoscimento al MUSE Design Award 2025, l’EZVIZ HP7 Pro si candida a diventare uno standard per la domotica residenziale di nuova generazione. La disponibilità sul mercato è attesa entro poche settimane, anche se non è ancora stata comunicata una data ufficiale. Una cosa però è certa: il futuro dell’ingresso di casa passerà sempre più spesso… dal palmo della mano.