Sennheiser HD 550 ufficiali: un vero punto di svolta

Le Sennheiser HD 550 offrono un suono neutro con medi eccellenti e bassi estesi, ma alti secchi e comfort migliorabile. A 299,90€, sono un’opzione versatile, vicina alla perfezione, senza superare il valore della HD 6XX. Disponibili da aprile.

Sennheiser HD 550 ufficiali: un vero punto di svolta

Sennheiser ha recentemente alzato il sipario sulle nuove cuffie over ear HD 550, un modello che si inserisce nella rinomata serie 5 e che promette di offrire un’esperienza sonora neutra, come indicato dal produttore per i modelli “HD x50”. Ma la domanda che tutti si pongono è: queste cuffie mantengono davvero la promessa di neutralità? Scopriamolo insieme.

Disponibili al prezzo di 299,95 dollari (299,90 euro in Italia), le HD 550 rappresentano un’evoluzione rispetto alla recente HD 505, con cui condividono alcune caratteristiche, come il miglioramento della pressione di clamp, ma con un approccio acustico leggermente diverso. Due rilasci in così poco tempo dalla divisione audiophile di Sennheiser sono una sorpresa, ma questo modello sembra voler rispondere a una sfida: offrire un suono equilibrato e di alta qualità a un costo accessibile, senza rivaleggiare direttamente con la leggendaria serie HD 6×0, ma proponendo qualcosa di unico. 

Partiamo dall’aspetto fisico: le HD 550 condividono lo stesso chassis della HD 505, con padiglioni e archetto identici, inclusi i cuscinetti in velluto sintetico e un cavo da 1,8 metri con jack da 3,5 mm (adattatore a 6,35 mm incluso). La costruzione è leggera – sotto i 240 grammi – e robusta, fedele alla tradizione Sennheiser, con componenti facilmente sostituibili per garantire longevità. Tuttavia, il design visivo, con la sua combinazione di grigio e nero, appare più sobrio e datato rispetto alla HD 505, il che potrebbe non piacere a tutti.

Sul fronte del comfort, i progressi ci sono: la riduzione della pressione di clamp rende i padiglioni più confortevoli sulle orecchie rispetto ai modelli precedenti della serie 5. Tuttavia, l’archetto rimane un punto debole: privo di una tacca centrale e con un’imbottitura insufficiente, non distribuisce il peso in modo ottimale, risultando scomodo per sessioni prolungate. Posizionare le cuffie più in basso e in avanti sulla testa può migliorare l’esperienza, ma non è una soluzione universale. 

Passiamo al cuore della questione: il suono. Le HD 550 vantano una risposta in frequenza da 6 Hz a 39,5 kHz, trasduttori da 150 Ohm, pressione sonora SPL 106,7 dB / 1 V RMS, e distorsione armonica totale, THD <0,2% (1 kHz / 90 dB SPL), offrendo un’estensione dei bassi superiore rispetto alla serie HD 6×0, senza però raggiungere la profondità di una cuffia planare. I bassi sono incisivi e ben controllati, perfetti per generi come pop ed elettronica, ma non dominano mai la scena. Il medio-basso è bilanciato, evitando sia la lentezza di un’eccessiva enfatizzazione sia la magrezza di un approccio troppo scarno.

I medi sono il vero punto di forza: naturali, dettagliati e privi di qualsiasi opacità, superano persino l’HD 600 per alcuni ascoltatori, grazie a una leggera riduzione della warmth nei medi inferiori e a un equilibrio che rende voci e strumenti incredibilmente realistici. Gli alti, invece, presentano qualche compromesso: la regione tra 5-6 kHz può risultare secca e graffiante, un difetto ereditato dalla HD 505, anche se sopra i 6 kHz il suono si apre con una brillantezza piacevole e priva di sibilanti eccessivi. 

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