La rivista scientifica “Scientific Reports“, ove vengono pubblicati i dati delle più interessanti ricerche e scoperte in ambito scientifico, ha pubblicato – a Settembre – un’interessante rapporto relativo all’invenzione di una miscela di vetro indistruttibile, flessibile e antigraffio.
Lo studio, in particolare, era firmato da un gruppo di scienziati dell’Institute of Industrial Science della University of Tokyo e affermava la riuscita di un esperimento che mirava a creare un tipo di vetro antigraffio che fosse anche flessibile e, quindi, indistruttibile. Il risultato sarebbe stato ottenuto grazie alla mescolanza di biossido di silicio con ossidi di alluminio, in particolare della versione Al2O3 (Corindone), noto e già applicato industrialmente per la sua resistenza che, nella scala di Mohs, lo pone appena dietro il diamante e che, quindi, lo vede capace di resistere anche all’azione di una punta di acciaio.
La difficoltà maggiore riscontrata nel corso dei test di laboratorio era la nucleazione: la miscela grezza, infatti, inserita in un contenitore si cristallizzava agli angoli. Per questo motivo si è deciso di utilizzare due fasci di laser per fondere la miscela a 2000 gradi in vapori di gas che, in sintesi, hanno permesso una combinazione – in aria – dei materiali succitati, ottenendone microscopici campioni dalle proprietà prodigiose.
Il vetro ottenuto, infatti, risultava avere “good mechanical properties, high transparency and a high refractive” (buone proprietà meccaniche, quindi flessibile, altamente trasparente e fortemente rifrattivo).
La sfida che, ora, attende gli scienziati giapponesi consiste nel replicare il processo produttivo che abbiamo visto anche il larga scala, per una produzione di livello industriale del vetro “metallizzato”: in questo modo si potrà ottenere del materiale per i vetri dei grattacieli, i vetri dell’auto (che NON si scheggeranno a causa dei sassolini), e – soprattutto – per i vetri di smartphone e tablet che verosimilmente saranno davvero infrangibili. Speriamo solo che non ci voglia troppo tempo per concretizzarne gli usi… .