Samsung chiude il 2025 con segnali di ripresa particolarmente forti, spinta soprattutto dal mercato dei chip di memoria e dalla domanda crescente di soluzioni per l’intelligenza artificiale. L’azienda coreana non si limita però ai numeri: guarda al futuro con strategie aggressive sui microchip a 2 nanometri, un raffreddamento più efficiente per gli Exynos e nuove funzionalità di connettività satellitare, mentre la prossima serie Galaxy S26 si mostra già nei primi dummy con dettagli stilistici inediti. Tra luci e ombre, l’aggiornamento One UI 8 per il Galaxy Watch 4 Classic evidenzia criticità ancora da risolvere, mentre Bixby riceve un vero rilancio grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale di Perplexity, puntando a un’assistenza più intelligente e contestuale sugli smartphone Galaxy. In sintesi, Samsung combina solidità finanziaria, innovazione hardware e ambizioni software, delineando un 2026 ricco di sfide e opportunità.
Samsung corre verso il miglior trimestre di sempre grazie alla spinta dei chip di memoria
Dopo due anni complessi, Samsung Electronics mostra segnali di ripresa molto netti, mettendo a segno un trimestre che potrebbe entrare nella storia del gruppo. Il 2025 segna infatti un cambio di passo deciso, trainato dal forte rimbalzo del mercato dei semiconduttori e, in particolare, dall’aumento dei prezzi dei chip di memoria. Le stime indicano per il quarto trimestre un utile operativo vicino ai 20 trilioni di won, pari a circa 11,8 miliardi di euro, un risultato che supererebbe di circa il 30% le previsioni degli analisti. A spingere i conti è soprattutto la domanda di memorie HBM, diventate centrali nello sviluppo delle soluzioni di intelligenza artificiale, ma anche DRAM e NAND stanno contribuendo in modo significativo ai margini. Una dinamica che mette Samsung in una posizione di forza e lascia intravedere prospettive ancora più favorevoli in vista del 2026.
Samsung ridisegna il futuro dei microchip tra 2 nanometri, raffreddamento evoluto e connettività satellitare
Samsung imprime una decisa accelerazione alla propria strategia sui microchip, mettendo insieme tre mosse che delineano con chiarezza il futuro dell’ecosistema Galaxy. Da un lato il colosso coreano scommette senza esitazioni sui 2 nanometri, aggiornando fin da subito l’impianto texano di Taylor per puntare a una produzione mensile di 50.000 wafer e confrontarsi ad armi pari con TSMC già dal 2026; dall’altro prepara l’addio definitivo agli Exynos noti per le temperature elevate grazie al nuovo packaging Side-by-Side, che migliora la dissipazione termica e apre la strada a smartphone più sottili ed efficienti, in particolare nel segmento dei pieghevoli. A completare il quadro arriva l’Exynos 5410, modem esterno pensato per i Galaxy S26, che introduce il supporto satellitare completo con tecnologia Direct-to-Cell, maggiore sicurezza crittografica ed una gestione energetica più attenta, elementi destinati a incidere concretamente sull’esperienza quotidiana degli utenti. Nel complesso emerge una Samsung più aggressiva e ambiziosa, pronta a giocare un ruolo da protagonista non solo nella progettazione dei dispositivi, ma anche nelle fondamenta tecnologiche che li rendono possibili.
Galaxy S26 si mostra dal vivo: i primi dummy svelano il design e un dettaglio inedito
Con l’avvicinarsi del lancio atteso per febbraio, il Galaxy S26 inizia a prendere forma anche sul piano estetico grazie alle immagini di presunte unità dummy trapelate in rete. I modelli, condivisi dal noto leaker OnLeaks, offrono uno sguardo concreto su dimensioni e linee dei nuovi top di gamma Samsung, confermando un design in continuità con le ultime generazioni ma con qualche raffinata novità. In particolare, nelle varianti chiare del Galaxy S26 e del Galaxy S26 Ultra spicca un’isola fotografica rifinita in argento, capace di creare un contrasto più deciso con la scocca posteriore e di dare maggiore carattere al dispositivo. Una scelta che rompe con le indiscrezioni precedenti, dove il blocco fotocamere appariva tono su tono, mentre la versione nera dell’Ultra sembra mantenere un approccio più classico. Piccoli dettagli, ma sufficienti a rendere i nuovi Galaxy immediatamente riconoscibili e a suggerire che Samsung stia lavorando su un’evoluzione stilistica misurata, pronta a distinguersi senza stravolgere l’identità della serie.
One UI 8 sul Galaxy Watch 4 Classic: aggiornamento che rischia di rovinare l’esperienza
L’arrivo di One UI 8 basata su Wear OS 6 avrebbe dovuto rappresentare una sorta di rilancio per il Samsung Galaxy Watch 4 Classic, ma le prime testimonianze degli utenti raccontano una realtà decisamente più complicata. Dopo l’aggiornamento, numerosi possessori del modello del 2021 segnalano anomalie nei sensori, con il dispositivo che fatica a riconoscere correttamente il polso e compromette funzioni centrali legate alla salute come ECG e analisi della composizione corporea. A questo si aggiungono blocchi continui legati al PIN, consumi energetici fuori scala e comportamenti irregolari dell’Always On Display, dando l’impressione di un software non ancora maturo. In attesa di un intervento correttivo ufficiale da parte di Samsung, l’update rischia quindi di trasformare una promessa di rinnovamento in un passo falso che penalizza uno smartwatch ancora molto diffuso.
Bixby cambia passo: l’intelligenza di Perplexity segna il vero rilancio dell’assistente Samsung
Dopo mesi di dubbi sul suo futuro, Bixby torna al centro della strategia Samsung grazie a un’integrazione sempre più profonda con l’intelligenza artificiale di Perplexity, pensata per trasformare l’assistente in uno strumento davvero competitivo. Le prime conferme arrivano da una versione preliminare già in fase di test, dove Bixby non si limita più a rispondere in modo elementare, ma fornisce suggerimenti contestuali e ragionati, come raccomandazioni pratiche basate sulle informazioni richieste. È un cambio di paradigma che punta a rendere le interazioni più naturali, aggiornate e utili, soprattutto nelle domande complesse che vanno oltre i semplici comandi vocali. L’operazione non nasce dal nulla, visto che Samsung utilizza già Perplexity sulle proprie smart TV, ma l’estensione agli smartphone Galaxy attraverso One UI 8.5 rappresenta un passaggio chiave per rilanciare Bixby nell’ecosistema mobile. Il debutto ufficiale è atteso con la serie Galaxy S26, mentre in un secondo momento le novità raggiungeranno anche i modelli più recenti, a partire dai Galaxy S25, segnando un’evoluzione che potrebbe finalmente restituire centralità all’assistente proprietario nel panorama sempre più affollato dell’AI su smartphone.