Il progresso negli smartphone attuali sta facendo passi da giganti ma, ve ne sarete accorti anche da soli, vi è un “collo di bottiglia” nella tecnologia degli smartphone. Le batterie durano molto poco, meno di un giorno con utilizzo normale ed il problema in sé è ancora più accentuato nei device indossabili che, causa spazi angusti, non possono dotarsi di grandi riserve di energia.
Proprio per ovviare a tali difficoltà la coreana Samsung, ancora leader del settore smartphone ma anche ottima produttrice di componenti per conto terzi (es. i chip A9 per la Apple), ha annunciato – in questi giorni – due batterie “flessibili” dagli usi virtualmente illimitati.
Parliamo di “Band” e “Stripe”. Band è una batteria flessibile dallo spessore di un cinturino che sembra fatta apposta per fornire maggiore energia agli smartwatch o agli smartband di domani: il suo settore d’applicazione, infatti, sarà verosimilmente quello degli indossabili a scopo sportivo o di tracking wellness. Anche l’applicazione nel settore smartwach eleganti, al pari degli Apple Watch, non dovrebbe comunque mancare.
Stripe, invece, è una batteria flessibile più sottile (0,3 mm), esile come un tessuto, destinata ad essere applicata a elementi come “collane, braccialetti, e t-shirt smart” in modo da dare un sicuro supporto al settore delle tecnologie indossabili.
Ambedue le batterie sono ancora allo stato prototipale e, quindi, non le vedremo ancora impiegate su device e dispositivi indossabili di prossima uscita ma è inevitabile che troveranno una qualche applicazione nell’elettronica del domani al servizio dell’uomo.
Secondo il quartier generale di Samsung, infatti, sia “Band” che “Stripe” sono in grado di aumentare l’autonomia di alcuni dispositivi di oltre il 50% e sono estremamente resistenti: nei test condotti nei Samsung Labs, infatti, queste due batterie hanno resistito a qualcosa come più di 50 mila piegature e, quindi, il fattore durata e resistenza non dovrebbe rappresentare di certo un problema per queste nuove tecnologie coreane.