In una svolta tecnologica che richiama scenari da fantascienza, la Russia ha avviato test su piccioni trasformati in “biodroni” grazie a chip cerebrali impiantati e dispositivi elettronici montati su supporti speciali. Il progetto è condotto dall’azienda russa Neiry, specializzata in neurotecnologie, che ha riportato il successo dei primi voli di prova da e verso un laboratorio a Mosca.
Gli uccelli, dotati di interfacce neurali e microtelecamere integrate con sistemi GPS, sarebbero in grado di seguire traiettorie prestabilite grazie a stimolazioni mirate del cervello, senza richiedere addestramento comportamentale. Secondo Neiry, la stimolazione influenza gli impulsi neuronali in modo tale che il piccione “voglia” dirigersi lungo la rotta indicata dai ricercatori, garantendo al contempo la sopravvivenza completa grazie a tecniche chirurgiche stereotassiche altamente precise.
Le apparecchiature elettroniche montate sul dorso dei piccioni sono alimentate da pannelli solari e integrate con software di intelligenza artificiale per elaborare le immagini catturate, con l’obiettivo dichiarato di rispettare le normative sulla privacy. La compagnia sottolinea che i biodroni offrono una maggiore autonomia e coprono distanze più ampie rispetto ai droni tradizionali, mantenendo un comportamento naturale degli uccelli nel corso della loro vita quotidiana.
Le applicazioni previste spaziano dal monitoraggio di infrastrutture critiche come linee elettriche, hub del gas e impianti industriali, fino a operazioni ambientali e missioni di ricerca e soccorso. La tecnologia potrebbe essere estesa anche ad altre specie come corvi, gabbiani e albatros, permettendo di trasportare carichi maggiori o coprire aree marine e costiere difficilmente raggiungibili con metodi convenzionali.
Neiry, fondata nel 2017 e con un team di oltre 250 persone, ha già sperimentato interfacce neurali su altri animali, inclusi ratti e mucche, dimostrando come la combinazione di intelligenza artificiale e biologia possa aumentare le capacità operative senza compromettere il benessere degli animali.
Secondo l’azienda, i costi per realizzare ciascun biodrone sarebbero comparabili a quelli dei droni convenzionali, ma con prestazioni significativamente superiori in termini di autonomia, distanza coperta e versatilità operativa. La prospettiva è quella di espandere la tecnologia a livello internazionale, aprendo nuovi scenari nel campo della sorveglianza urbana, della gestione delle emergenze e della protezione ambientale, con un approccio che unisce innovazione, sicurezza e sostenibilità.