Il mondo della tecnologia continua a evolversi a ritmi vertiginosi, con novità che interessano sia Google, Apple che Samsung, ciascuna pronta a ridefinire l’esperienza dei propri utenti.
Mondo Google
Chrome si trasforma: Gemini integrato per ricerche, riassunti e sicurezza avanzata
Google si prepara a rivoluzionare l’esperienza di navigazione con un aggiornamento senza precedenti per Chrome, che introdurrà l’integrazione completa di Gemini, l’intelligenza artificiale di nuova generazione. Nelle prossime settimane arriveranno funzionalità pensate per semplificare la vita degli utenti: un pulsante dedicato permetterà di riassumere i contenuti delle pagine e porre domande, la nuova omnibar diventerà un centro di ricerca intelligente capace di proporre risposte in tempo reale e suggerire quesiti contestuali, mentre la sicurezza verrà potenziata con un sistema avanzato di rilevamento delle truffe online e con un gestore di password in grado di aggiornarle automaticamente. Chrome, così, si candida a diventare non solo un browser, ma un vero assistente digitale personale, integrato con i principali servizi Google come YouTube e Calendar.
Android limita il sideloading: connessione obbligatoria per più sicurezza
Il nuovo sistema di verifica degli sviluppatori che Google sta implementando su Android segna un cambiamento significativo per chi installa app da fonti esterne al Play Store. La scoperta di una stringa di codice, DEVELOPER_VERIFICATION_FAILED_REASON_NETWORK_UNAVAILABLE, suggerisce che il sideloading richiederà in futuro una connessione a internet attiva, per controllare che lo sviluppatore sia registrato e non inserito in eventuali blacklist. Questa scelta aumenta la protezione contro malware e app non sicure, ma riduce sensibilmente la libertà storica di Android, rendendo impossibile installare app offline senza passaggi aggiuntivi. Per gli utenti esperti, l’installazione tramite ADB potrebbe rappresentare ancora una via alternativa, ma per la maggior parte degli utenti la flessibilità tradizionale del sideloading subirà un ridimensionamento notevole.
Google Maps rinnova la navigazione con aggiornamenti live sempre a portata di mano
Con Android 16, Google Maps introduce una funzione che rende le indicazioni di viaggio ancora più immediate grazie agli aggiornamenti live direttamente nella barra delle notifiche: una piccola icona a freccia, inserita in una pillola ben visibile, permette di aprire una notifica interattiva che mostra le indicazioni passo-passo, una barra di avanzamento e persino i colori del traffico in tempo reale, il tutto senza dover mantenere attivo il picture-in-picture; questa novità consente agli utenti di liberare lo schermo per altre attività senza rinunciare alle informazioni cruciali della navigazione, rendendo l’esperienza più fluida e intuitiva.
Google Home e Gemini: la domotica entra nell’era conversazionale
Google Home sta per vivere una trasformazione profonda grazie a Gemini, l’AI generativa che porterà l’interazione con la domotica a un livello completamente nuovo. L’ultima Beta dell’app Android mostra un’interfaccia ottimizzata in chiave Material 3 Expressive, dove ogni comando vocale o testuale diventa un dialogo naturale: sarà possibile chiedere informazioni precise, come eventi catturati dalle videocamere di sorveglianza, e ottenere risposte contestuali direttamente sul “conversation screen”. La Home è stata ridisegnata per semplificare l’accesso ai dispositivi, con una griglia intuitiva, feed video aggiornati, icone dedicate a termometri e qualità dell’aria e schede preferite più interattive. Gemini permetterà anche ricerche contestuali tra i feed, suggerendo azioni basate sulle abitudini dell’utente e rendendo Google Home non solo un hub per la smart home, ma un assistente predittivo in grado di anticipare bisogni e ottimizzare la gestione della casa. L’aggiornamento dovrebbe arrivare con i nuovi dispositivi Nest e il probabile Home Speaker, segnando un passo avanti decisivo nella domotica intelligente, dove controllo, monitoraggio e interazione convivono in un unico ecosistema intuitivo e personalizzato.
Google Home Premium rivoluziona la domotica: AI, sicurezza e funzioni avanzate incluse in Google One
Google sta ridisegnando la sua strategia per la smart home con il lancio di Google Home Premium, un servizio che non sarà separato ma incluso negli abbonamenti Google One, in modo simile a quanto già accade nel Regno Unito con Nest Aware e Fitbit Premium. Questa novità mira a unificare le funzioni avanzate della casa connessa, sostituendo Nest Aware e offrendo strumenti più sofisticati come cronologia video estesa, notifiche intelligenti e, soprattutto, la capacità dell’intelligenza artificiale Gemini di interpretare ciò che riprendono i sensori. L’obiettivo è garantire “una sicurezza che capisce ciò che vede”, con descrizioni dettagliate degli eventi, riassunti giornalieri e avvisi mirati. Le funzioni classiche, come Familiar Faces e la registrazione su movimento, resteranno comunque disponibili, mentre l’app Google Home si prepara a un restyling con la nuova funzione “Ask Home”, capace di creare automazioni semplicemente con la voce o con un testo. Nonostante manchi ancora una data precisa di lancio globale, l’inclusione di Google Home Premium nei piani più alti di Google One, come l’AI Pro, rappresenta un passo deciso verso un ecosistema più unificato, avanzato e fortemente basato sull’intelligenza artificiale.
Google Home Speaker prende il sopravvento: il brand Nest verso il tramonto
Il prossimo smart speaker di Google potrebbe segnare la fine dell’era Nest, con il nome “Google Home Speaker” avvistato nei file dell’app Google Home per Android. Questo cambiamento riflette una strategia di consolidamento del brand, spostando l’attenzione dalla storica linea Nest verso un’identità unica e più riconoscibile, Google Home. Nato come termostato intelligente da un ex dipendente Apple, Nest ha ampliato la sua presenza nella domotica, ma ora sembra destinato a cedere il passo, con anche il piano in abbonamento Nest Aware che potrebbe trasformarsi in Google Home Premium. Nonostante il mistero sulle caratteristiche dello speaker, è chiaro che Google vuole rafforzare il proprio marchio, unificando prodotti e servizi sotto un’unica denominazione, mentre il futuro del marchio Nest rimane incerto e probabilmente limitato a pochi dispositivi specifici come termostati e videocamere.
Mondo Apple
iPhone 17, debutto record in Asia: l’Air conquista per design, i Pro restano i più richiesti
Il lancio globale della nuova linea iPhone 17 ha segnato un ritorno in grande stile per Apple, che dopo anni di attesa ha finalmente introdotto un design completamente rinnovato. In Asia, e in particolare a Pechino e Tokyo, le prime file hanno confermato la forte domanda per i modelli Pro e Pro Max, con tempi di attesa che arrivano fino a quattro settimane in alcuni mercati. L’iPhone Air, con la sua calotta in alluminio e il profilo sottile, rappresenta la novità più radicale della serie, pensata per intercettare chi desidera un dispositivo leggero e diverso dal solito, anche se i limiti in autonomia e fotocamera potrebbero ridurne l’appeal. A livello strategico, la posta in gioco per Apple è alta: tra la concorrenza agguerrita di Samsung, Huawei e Oppo, e il rallentamento delle vendite in Cina, il colosso di Cupertino punta a conquistare nuovamente il pubblico con la forza del brand e con la promessa di prestazioni migliori, soprattutto su batteria e comparto fotografico.
iPhone 17 Pro e Pro Max, Apple corre ai ripari con un aggiornamento lampo
Apple ha rilasciato nelle ultime ore un aggiornamento immediato per iPhone 17 Pro e iPhone 17 Pro Max, portando i due nuovi top di gamma alla build iOS 26 numero 23A345, subito successiva alla versione 23A341 distribuita lunedì. Questo update esclusivo per i due modelli Pro ha sorpreso molti utenti, visto che iPhone 17 e iPhone Air non hanno ricevuto modifiche al momento. La mossa di Apple suggerisce la presenza di un bug specifico a queste versioni, probabilmente rilevato dai primi test delle fotocamere, anche se la natura esatta del problema non è stata ancora confermata. Gli “early adopters” dei due dispositivi troveranno quindi l’aggiornamento in attesa di installazione, confermando la prontezza dell’azienda nell’intervenire per garantire stabilità e performance ottimali sin dal primo utilizzo.
iPhone Air e MagSafe Battery Pack: doppia batteria, stessa anima
Il nuovo MagSafe Battery Pack di Apple, progettato specificamente per iPhone Air, sorprende per la sua somiglianza quasi identica con la batteria interna dello smartphone. Come svelato dal teardown di iFixit, il cuore energetico dell’accessorio misura appena 2,7 mm di spessore e mostra una capacità nominale di 3.149 mAh, esattamente quella riportata sullo stesso iPhone Air. Questa scelta tecnica non solo semplifica la produzione, ma permette agli utenti di portare con sé una “doppia batteria”, anche se in realtà l’autonomia aggiuntiva si ferma al 65% a causa dell’inefficienza della ricarica wireless. Nonostante questo limite, il MagSafe Battery Pack rappresenta un passo avanti rispetto alle versioni precedenti, combinando praticità e compatibilità perfetta con il design dello smartphone.
iPhone Air, il supersottile che stupisce: flessibile ma sempre integro
Il nuovo iPhone Air, con i suoi soli 5,6 millimetri di spessore, sta sorprendendo i tester di tutto il mondo per la resistenza fuori dal comune. Nei primi video pubblicati su YouTube, anche in condizioni estreme di pressione e torsione, il dispositivo non solo resiste senza rompersi ma torna sempre alla sua forma originale, dimostrando una robustezza e memoria di forma che smentisce la fragilità attesa per uno smartphone così sottile. Dai test più scientifici, condotti con presse che applicano forze crescenti, fino agli esperimenti più estremi con martelli e tentativi di piegatura manuale, l’iPhone Air ha superato ogni prova senza riportare danni permanenti. Un risultato che mette in ombra persino modelli storici come l’iPhone 6 Plus, noto per la sua debolezza strutturale. Nonostante qualche perplessità iniziale sull’autonomia, il nuovo modello debutta oggi sul mercato dimostrandosi non solo un esercizio di design, ma un vero concentrato di ingegneria che potrebbe conquistare chi cerca un telefono elegante ma al tempo stesso solido.