Questi oggetti di uso comune sono destinati a sparire

Pensavate di non dover mai rinunciare alle VHS o alle music-cassette ma, alla fine, sono state sostituite. Ecco alcuni oggetti destinati a sparire entro 20 anni.

Questi oggetti di uso comune sono destinati a sparire

Passano gli anni e la tecnologia va avanti, inesorabile. Fino a qualche anno fa era impensabile vedere un video di YouTube sul nostro telefonino, oppure accedere a centinaia di serie TV con un click. Se la tecnologia, in questo senso, porta molte novitĂ , ne fa sparire delle altre (qualcuno ha detto music-cassette e walkman?). Entro pochi anni, alcuni oggetti che usiamo ancora di frequente sono destinati a sparire.

Il caricabatterie è diventato uno strumento indispensabile per i nostri smartphone. Se fino a qualche anno fa un telefonino rimaneva carico per giorni interi, ora si arriva a stento al finire della giornata. Però questo strumento è destinato a svanire o, almeno, non sarà più nella forma che tutti conosciamo. Entro 20 anni la tecnologia di ricarica wireless sarà perfezionata e questo consentirà ai nostri dispositivi di rimanere sempre carichi e pronti all’uso.

Destinati a sparire saranno anche i supporti fisici. Finiranno in cantina i DVD e le chiavette USB, probabilmente riposti vicino gli scatoloni contenenti le VHS. Ormai gli show televisivi, le serie TV ed i film, sono trasmessi in buona parte in streaming, idem per la musica. I nostri dati invece sono salvati sempre più spesso nel Cloud. Sono salvi invece i libri, e questa è una bella sorpresa. Le vendite degli ebook infatti sarebbero diminuite facendo aumentare la distribuzione dei più classici libri cartacei.

A breve potremo lasciare nel comodino anche il portafogli, infatti non ci occorrerà più. No, la crisi economica non centra nulla! L’avanzare di applicazioni come Apple Pay e Samsung Pay renderanno di fatto obsoleto il concetto di portafogli. Inoltre, come è ovvio che sia, uno smartphone ha molte più funzioni di un portamonete.

A sorpresa, anche le chiavi saranno destinate a scomparire entro i prossimi 20 anni. Le serrature si apriranno grazie a collegamenti Wi-Fi o attraverso la tecnologia Bluetooth. In alcune catene alberghiere è possibile persino aprire la porta della propria camera con lo smartphone.

E, dulcis in fundo, anche le password sono destinate a sparire. Per anni, abbiamo appuntato su una vecchia agendina le centinaia di password di tutti i siti web a cui eravamo iscritti. A breve potremmo buttarla. Il futuro sta rivoluzionando il concetto di password, rendendole di fatto più sicure (e sicuramente più semplici). La scansione dell’iride, il riconoscimento vocale, la scansione delle impronte digitali, e il riconoscimento facciale, sono solo alcune delle “password del futuro” già in uso. Possiamo dire addio al classico “1234” (tra le password più banali anche nello scorso 2016).

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