Qualcomm lancia i core Oryon di terza generazione per i PC AI nel 2025

Qualcomm si prepara a rivoluzionare il mercato dei PC con i nuovi core Oryon di terza generazione, destinati alle piattaforme Snapdragon X per i "PC AI", segnando un passo importante nella sua strategia di competizione con i processori x86.

Qualcomm lancia i core Oryon di terza generazione per i PC AI nel 2025

Qualcomm sta preparando una serie di innovazioni destinate a rivoluzionare il mercato dei PC, con i suoi core CPU Oryon di terza generazione che saranno integrati nelle piattaforme Snapdragon X “AI PC” previste per il 2025. Questo passo segna un’importante evoluzione della tecnologia sviluppata da Qualcomm, che ha già fatto passi significativi con la sua seconda generazione di core Oryon, destinata principalmente ai dispositivi mobili. 

Fino a pochi anni fa, Qualcomm era vista principalmente come un gigante del settore mobile, ma con l’introduzione della serie Snapdragon X Elite, l’azienda di San Diego ha deciso di entrare a pieno titolo anche nel mercato dei PC. Questi SoC (System on Chip) hanno catturato l’attenzione del settore, con Qualcomm che ha puntato a una strategia aggressiva per competere direttamente con i tradizionali processori x86, come quelli prodotti da Intel e AMD. Il mercato dei PC AI, in particolare, ha offerto nuove opportunità, con una crescente domanda di dispositivi più intelligenti e potenti, ma anche più efficienti dal punto di vista energetico.

Nel corso dell’anno, Qualcomm ha ottenuto una buona adozione dei suoi Snapdragon X Elite, che hanno suscitato l’interesse di produttori di notebook mainstream. La serie Snapdragon X è stata progettata per offrire prestazioni eccellenti, destinate a sfidare non solo Apple, ma anche altre architetture ARM emergenti. Con l’introduzione dei core Oryon di terza generazione, Qualcomm sta cercando di rafforzare ulteriormente la sua posizione nel mercato dei PC AI. Nel contesto della sua crescita nel mercato dei PC, Qualcomm ha recentemente delineato il suo obiettivo di acquisire una quota di mercato compresa tra il 30% e il 50% nel settore dei “notebook AI non x86” entro il 2029.

Questo è un obiettivo ambizioso, ma realistico, considerando la crescente domanda di soluzioni basate su architettura ARM per PC, soprattutto nel segmento dei notebook economici. Qualcomm punta a una crescita solida nel segmento budget, mirando a offrire notebook più accessibili con un prezzo di partenza di circa 600 dollari. Nonostante le sfide relative al costo più elevato dei notebook Qualcomm rispetto ad alcune alternative, l’azienda sta sviluppando nuovi SoC entry-level che potrebbero abbassare il punto di ingresso per i consumatori, aumentando così l’adozione dei suoi prodotti. I core Oryon di seconda generazione, destinati principalmente ai dispositivi mobili, hanno già dimostrato il potenziale della tecnologia, e con l’aggiornamento di terza generazione,

Qualcomm si prepara a offrire prestazioni superiori per le piattaforme AI destinate ai PC. I dettagli specifici sui core Oryon di terza generazione sono ancora scarsi, ma Qualcomm ha dichiarato che offriranno prestazioni significativamente superiori rispetto alla generazione precedente. Sebbene i numeri ufficiali non siano stati ancora rivelati, l’azienda ha promesso che i nuovi core supporteranno carichi di lavoro più pesanti, migliorando l’efficienza energetica e la gestione dei processi tipici dei dispositivi AI. Inoltre, i core Oryon di terza generazione saranno cruciali per il successo dei dispositivi basati sulle piattaforme Snapdragon X, in grado di offrire una potenza di calcolo più elevata rispetto alle attuali soluzioni ARM.

La prospettiva di Qualcomm di entrare nel mercato dei PC con i suoi chip ARM è quindi un elemento di grande interesse per il futuro dell’informatica portatile, che potrebbe beneficiare di un’alternativa competitiva a quella x86. Con l’arrivo dei core Oryon di terza generazione, Qualcomm sembra voler dimostrare che le soluzioni ARM possano essere perfettamente adatte a soddisfare le esigenze di un mercato sempre più attento all’intelligenza artificiale e alle prestazioni elevate. 

Continua a leggere su Fidelity News