I primissimi smartphone, come quelli con Android Gingerbread o Froyo, avevano con loro dei processori Single Core. Era già qualcosa, non eclatante ma allora era un buon risultato. Poi sono venuti i processori Dual Core, i Quad Core, gli Octa Core, e da qualche parte esistono ache i Tri Core e gli Exa Core.
Come potenza stiamo raggiungendo livelli abbastanza buoni, anche se ancora i Quad Core sono i più gettonati, perché ancora i software di oggi non sono pienamente ottimizzati per gli Octa Core. A dir la verità, la maggior parte delle volte, gli Octa Core non neanche utilizzati tutti. Si utilizza spesso la combinazione Quad Core + Quad Core, con differenti clock.
Ancora per superare questi limiti ci vuole, o forse no. A cosa servono 16 Core in una CPU? O addirittura 32? Se non sono ottimizzati non funzioneranno mai. Forse in un server possono essere utili, per sperimentazioni e progettazioni. Ma nel mondo della scienza, mai porre dei limiti, perché essi sono fatti per essere superati. In qualsiasi campo, la scienza riesce sempre a elevarsi e scovare qualcosa di nuovo.
Grazie ad un gruppo di ricerca nella California University of Davis e IBM, è stato realizzato un processore che ha delle caratteristiche eccezionali. Ha mille 1000 Core della grandezza di 1 millimetro quadrato, perciò è stato definito come Kilocore, è molto conveniente a livello energetico, perché può essere alimentato da una pila AA assorbendo una potenza pari a 0.7W, esegue miliardi e miliardi di istruzioni al secondo, per l’esatezza 115 miliardi di istruzioni al secondo, formato da 621 milioni di transistor, e un clock che raggiugne livelli vertiginosi, circa 178 GHz.
Non è tutto; i Core possono essere organizzati per lavorare singolarmente, dividendo il lavoro in più parti e risultando lo stesso molto conveniente in termini di energia. Questo processore non verrà utilizzato in ambiti tradizionali, ma verrà sfruttato verso ambiti lavorativi o sperimentativi.