Owlet: la calza smart che comunica con lo smartphone e salva i neonati

Owlet è una speciale calza che deve essere indossata dai neonati. Il suo lavoro è quello di monitorare la respirazione dei bambini ed avvisare, tramite apposita app su smartphone, i genitori se qualcosa non va

Owlet: la calza smart che comunica con lo smartphone e salva i neonati

Chi ha un bambino molto piccolo sa quanto sia grande la paura della “Sindrome della morte in culla” (i neonati durante il loro sonno potrebbero smettere di respirare a causa di rigurgito che si blocca o di altro ed i genitori potrebbero non accorgersene in tempo).

Per tranquillizzare i genitori e cercare di vivere un po’ più serenamente è stata creata Owlet: un progetto interessante, si tratta di una calza smart che, tramite appositi sensori, riesce a monitorare la respirazione dei neonati. Quando qualcosa non va la calza manda un segnale wireless allo smartphone in cui è installata un’app adatta ed avvisa i genitori del problema di salute del bambino.

La calza si ricarica su un ricaricatore wireless. Finora Owlet ha salvato 3 neonati da morte certa: grazie agli avvisi i genitori sono stati svegliati e hanno potuto aiutare i propri figli a respirare o portarli al pronto soccorso pediatrico. Quest’invenzione rende i genitori sicuramente più tranquilli in particolar modo durante la notte. C’è chi si preoccupa delle eventuali radiazioni, c’è da dire che non va indossata 24 ore su 24 solamente quelle poche ore in cui entrambi i genitori stanno dormendo e non possono osservare il proprio figlio.

La “Sindrome della morte in culla” è molto diffusa perché colpisce senza farsi sentire, spesso è causata da rigurgiti che non fuoriscono perché il bambino è a faccia in sù piuttosto che laterale o perché hanno la bocca ostruita con lenzuola o qualche peluche. Spesso i genitori che si trovano ad affrontare una situazione del genere hanno dovuto affrontare dei percorsi piuttosto duri per riprendersi.

Grazie a Owlet potrebbero persino azzerarsi queste morti e far dormire più serenamente genitori e, quindi, anche bebè che dovranno godere dei momenti di amore solamente e non di ansie estreme. Un’idea geniale. I migliori complimenti agli ideatori.

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