OpenAI tra sicurezza dei minori e nuove frontiere social: due novità destinate a far discutere

OpenAI introduce controlli parentali su ChatGPT per tutelare i minori e prepara una nuova app sociale basata su Sora 2, interamente alimentata da video generati dall’intelligenza artificiale.

OpenAI tra sicurezza dei minori e nuove frontiere social: due novità destinate a far discutere

OpenAI ha annunciato due importanti novità che mostrano chiaramente le direzioni in cui l’azienda intende muoversi: da un lato il rafforzamento delle misure di tutela per i più giovani, dall’altro la sperimentazione di una nuova app sociale basata esclusivamente su contenuti generati dall’intelligenza artificiale.

ChatGPT introduce il parental control dopo la morte di un 16enne

La prima novità riguarda l’introduzione ufficiale dei controlli parentali su ChatGPT. Per ora disponibili nella versione web e presto anche su mobile, questi strumenti consentono ai genitori di gestire l’esperienza d’uso dei propri figli adolescenti. È possibile limitare contenuti sensibili come i roleplay sessuali, disattivare la generazione di immagini e perfino impedire l’uso della memoria delle chat per l’addestramento del modello. A ciò si aggiungono funzioni come le “quiet hours, che bloccano l’accesso all’app in determinate fasce orarie, e la possibilità di spegnere la modalità vocale. Gli adolescenti, però, mantengono un ruolo centrale: devono infatti accettare il collegamento con l’account dei genitori e possono scollegarsi in qualsiasi momento.

Non si tratta dunque di un controllo invasivo, visto che i genitori non hanno accesso diretto alle conversazioni dei figli, salvo in casi eccezionali di rischio grave rilevati dal sistema o dai revisori umani. L’annuncio arriva in seguito al caso di Adam Raine, un ragazzo di 16 anni deceduto dopo lunghi mesi di interazioni con ChatGPT. La sua famiglia ha denunciato OpenAI, spingendo la vicenda fino a un panel del Senato statunitense. La pressione dell’opinione pubblica ha accelerato il rilascio di un sistema che mira a rendere l’intelligenza artificiale più sicura per gli adolescenti.

Una nuova app “alla TikTok” basata su Sora 2

Accanto alle misure di tutela, OpenAI prepara una mossa decisamente diversa: il lancio di un’app sociale che ricorda TikTok ma sarà alimentata esclusivamente da contenuti generati con Sora 2, la nuova versione del suo modello video. Secondo le anticipazioni, l’app offrirà un feed verticale con navigazione a scorrimento, ma senza la possibilità di caricare clip personali dalla galleria del telefono. Gli utenti potranno generare e condividere soltanto video creati dall’intelligenza artificiale, con una durata massima di 10 secondi. Tra le caratteristiche emergono un sistema di verifica dell’identità e la possibilità di utilizzare la propria immagine come “avatar” nei video prodotti dall’IA, con la garanzia di ricevere notifiche ogni volta che il proprio volto venga impiegato anche in contenuti non pubblicati.

Sul fronte legale, OpenAI ha promesso limiti per rispettare il copyright, anche se resta da capire quanto saranno efficaci. Secondo Wired, la scelta di sviluppare questa app potrebbe rispondere all’incertezza che circonda TikTok negli Stati Uniti, offrendo una piattaforma alternativa e costruendo al contempo una community tutta incentrata sui contenuti generati dall’IA.

 

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