Nvidia continua a far parlare di sé, ma questa volta il focus non è sul tanto atteso lancio della serie GeForce RTX 5000 previsto per gennaio al CES 2025. A catturare l’attenzione è stata la scoperta della GeForce RTX 4010, una scheda grafica inedita venduta in Cina a un prezzo competitivo di circa 142 euro, una cifra sorprendentemente bassa rispetto agli standard del settore.
La scoperta della GeForce RTX 4010 è stata fatta dal canale YouTube Budget-Builds, che ha ricevuto il prodotto direttamente dalla Cina. Nonostante il prezzo contenuto, la scheda presenta un design ben curato, con un corpo nero, profilo basso e una singola ventola. La confezione riporta il logo del marchio PNY, ma si ipotizza che il produttore reale sia Shenzen Bitland. Un dettaglio singolare è la presenza di una sola uscita VGA, ormai rara sulle GPU moderne.
Una volta collegata al computer, la RTX 4010 ha mostrato alcune sorprese. Sebbene non riconosciuta inizialmente da software come GPU-Z, l’installazione dei driver per la RTX 4090D ha rivelato che la scheda supporta tecnologie come Ray Tracing, librerie Vulkan, OpenGL e DirectX 12.Dal punto di vista tecnico, la RTX 4010 si è rivelata una versione personalizzata della RTX A400 per workstation, con architettura Ampere e produzione a 8 nm. È equipaggiata con:
GPU GA107
4 GB di VRAM GDDR6
768 core CUDA
6 core Ray Tracing
24 core Tensor per l’intelligenza artificiale
Bus a 64 bit e larghezza di banda di 96 GB/s
Un particolare interessante è il clock, superiore di 200 MHz rispetto alla A400 originale, che consente prestazioni accettabili in Full HD con frame rate tra 30 e 60 fps su impostazioni elevate. Tuttavia, i giochi basati sul Ray Tracing hanno evidenziato limiti, con titoli come Portal RTX giocabili solo a 480p. Nonostante le buone prestazioni nei benchmark, la scheda presenta alcune limitazioni, tra cui la mancanza di supporto per il codec AV1, che compromette l’esperienza in giochi come Half-Life 2 e la registrazione video. Questo aspetto, insieme alla distribuzione limitata alla Cina, ne riduce l’attrattiva per i mercati occidentali.