Novità tech a dicembre: Google potenzia l’AI, Apple migliora iOS e Samsung prepara Galaxy S26

Google integra l’intelligenza artificiale nella ricerca e aggiorna Android, Apple espande le funzionalità di iOS e sperimenta l’AI per il cuore, mentre Samsung svela il nuovo chip Exynos e anticipa Fold 8 e OLED per il 2026.

Novità tech a dicembre: Google potenzia l’AI, Apple migliora iOS e Samsung prepara Galaxy S26

Negli ultimi giorni Google, Apple e Samsung hanno lanciato aggiornamenti e novità che puntano su intelligenza artificiale, personalizzazione e ottimizzazione dell’esperienza utente. Google migliora Android 16 QPR2 e integra AI Overview e AI Mode nella ricerca, mentre rimuove la funzione “Chiama casa” da Home. Apple potenzia iOS 26.2 e sperimenta l’AI per monitorare parametri cardiaci, ma iPhone 17 Pro perde la modalità Notte nel ritratto. Samsung svela Exynos 2600 per S26, anticipa il Fold 8 con batteria più capiente e amplia la gamma OLED, confermando l’attenzione a performance e design.

Mondo Google

Android 16 QPR2 debutta sui Pixel con la patch di dicembre e introduce un’esperienza più fluida e personalizzabile

Google ha avviato il rollout stabile di Android 16 QPR2 insieme alla patch di sicurezza di dicembre 2025, portando l’aggiornamento su una lunga lista di modelli Pixel e consolidando il nuovo approccio allo sviluppo, basato su funzioni rilasciate non appena pronte. L’update introduce i widget nella schermata di blocco con un feed laterale dedicato, un orologio ridisegnato e controlli più intuitivi, mentre la personalizzazione si amplia grazie a nuove forme per le icone, un menu contestuale arricchito e una barra di ricerca del Pixel Launcher più chiara e dinamica. Google introduce finalmente per tutti gli utenti Android la possibilità di applicare il tema scuro forzato a livello di sistema. In questo modo anche le app non progettate per il dark mode si adatteranno, garantendo un’interfaccia più uniforme. Cambia anche la gestione delle notifiche, ora organizzate da un sistema che raggruppa gli avvisi meno urgenti, e migliora l’accessibilità con i sottotitoli in tempo reale più facilmente raggiungibili. Le impostazioni adottano ulteriormente lo stile Material 3 Expressive, introducendo card aggiornate, una ristrutturazione delle sezioni dedicate alla sicurezza e strumenti più chiari per il benessere digitale e il parental control. Completano il quadro la luminosità HDR regolabile e l’integrazione diretta dei passi tramite Health Connect. Chi non ha ancora ricevuto l’OTA può cercarlo manualmente, mentre chi proviene dalla beta riceverà un piccolo pacchetto per uniformarsi alla versione finale, in un aggiornamento che conferma la volontà di Google di mantenere stabile e costante l’evoluzione dell’ecosistema Pixel.

Cerchia, Cerca e Proteggi: Google porta l’AI contro le truffe digitali

Google ha trasformato la funzione di ricerca visiva Cerchia e Cerca in uno strumento di protezione attiva contro le truffe online. Con il prossimo aggiornamento, gli utenti potranno evidenziare messaggi di testo, email o contenuti web sospetti e ricevere un’analisi immediata basata su AI, che non si limita a segnalare un potenziale rischio ma spiega dettagliatamente perché un contenuto potrebbe essere una truffa, indicando segnali d’allarme e suggerendo azioni per tutelarsi. La funzione sarà integrata anche in Google Lens: basterà uno screenshot del testo sospetto per avviare l’analisi, offrendo così un controllo rapido e senza dover cambiare applicazione. Questo sistema sfrutta la capacità dell’AI di riconoscere schemi ricorrenti nelle frodi digitali, spesso troppo sottili per l’occhio umano, garantendo maggiore sicurezza contro phishing e tentativi ingannevoli. La novità rientra nell’aggiornamento Android 16 QPR2, che introduce anche strumenti per abbandonare chat di gruppo indesiderate e contrassegnare le chiamate in uscita come urgenti. Google ha chiarito che la distribuzione globale del rilevamento truffe avverrà progressivamente, assicurando un alto livello di precisione per evitare falsi positivi e fornire un’esperienza affidabile e sicura per tutti gli utenti.

Google Home perde la funzione “Chiama casa”, indispensabile per comunicare in famiglia

Dall’ultimo aggiornamento dell’app Google Home è scomparsa la funzione “Chiama casa”, introdotta nel 2019 come alternativa a Google Duo. Questa opzione permetteva di inviare chiamate vocali e video tra smart speaker e smart display, trasformando i dispositivi in veri e propri interfono domestici. Un caso d’uso frequente era quello dei genitori che potevano chiamare i figli senza dover ricorrere al telefono tradizionale, mentre la funzione “Trasmetti” rimane disponibile per diffondere messaggi in casa tramite Assistant e Gemini. Dopo l’aggiornamento, però, non è più possibile chiamare uno smart display dal telefono, rendendo l’Hub meno utile per la comunicazione familiare. La rimozione è stata notata dagli utenti solo dopo l’update, senza alcun preavviso da parte di Google, suscitando sorpresa soprattutto tra chi sfruttava quotidianamente questa funzione sottovalutata ma pratica.

Google Search evolve con l’intelligenza artificiale: AI Overview e AI Mode sempre più integrati

Google sta progressivamente trasformando la sua esperienza di ricerca introducendo un’integrazione più fluida tra gli AI Overview e l’AI Mode, avvicinando l’interazione a uno stile conversazionale continuo. Attualmente in fase di test su mobile, il nuovo approccio elimina il passaggio intermedio tra la visualizzazione di un riassunto AI e l’accesso alla modalità dialogo: basta toccare “Mostra Altro” nell’Overview per entrare immediatamente in AI Mode, con la barra per porre domande sempre a portata di mano. Gli AI Overview offrono una sintesi iniziale delle informazioni, fungendo da punto di partenza rapido, mentre AI Mode permette di approfondire, analizzare dettagli o generare contenuti aggiuntivi senza tornare alla pagina dei risultati tradizionale. Questa evoluzione punta a rendere la ricerca più naturale e immediata, consolidando il ruolo dell’intelligenza artificiale come componente centrale del processo informativo.

Google Discover e i titoli riscritti dall’AI: tra click facili e rischi di disinformazione

Google sta testando una nuova funzione di Discover che riscrive automaticamente i titoli delle notizie tramite intelligenza artificiale. L’esperimento, ancora in fase preliminare, ha già mostrato alcune criticità: molti titoli risultano fuorvianti, inesatti o addirittura privi di senso compiuto. Alcuni esempi evidenziano come articoli dai contenuti chiari vengano trasformati in frasi che possono indurre in errore l’utente, creando aspettative sbagliate o attribuendo informazioni mai confermate dalle fonti originali. Tra i casi più eclatanti, articoli sui prodotti tecnologici vengono sintetizzati con affermazioni errate sul prezzo o sulle vendite, mentre titoli di testate rinomate diventano più sensazionalistici senza rispecchiare la realtà. La portavoce di Google, Mallory Deleon, ha definito la modifica come un “piccolo esperimento” volto a rendere più chiari i dettagli degli articoli prima di cliccare, ma il rischio principale resta la confusione dell’utente: la maggior parte non è in grado di distinguere tra titoli generati dall’AI e quelli originali delle testate, con possibili danni di reputazione per gli editori. Il disclaimer che segnala l’utilizzo dell’AI si è rivelato insufficiente, rendendo l’iniziativa al contempo affascinante dal punto di vista tecnologico e problematica sotto l’aspetto della correttezza dell’informazione.

Chrome per Android introduce le schede fissate, rendendo la navigazione più ordinata e immediata

Google ha iniziato a distribuire su Chrome per Android la possibilità di fissare le schede, una funzione storicamente presente su desktop e ora pensata per rendere più fluida l’esperienza mobile: con una pressione prolungata sulla scheda desiderata si può ancorarla in cima alla vista multitasking, mantenendola sempre a portata di mano senza compressioni grafiche e con un comportamento molto simile alla versione per computer; la funzione, già in rollout lato server, arriva insieme ad altre piccole novità dell’ecosistema Google, rafforzando la sensazione che l’azienda stia spingendo verso una navigazione più organizzata, personale e coerente tra dispositivi.

Google Foto avvia il rollout del recap annuale con nuove opzioni di personalizzazione

Google Foto sta introducendo il suo recap annuale, una raccolta in stile Memorie che mette in evidenza gli scatti più significativi dell’anno e che compare sia nella sezione superiore della scheda Foto sia nel menu della Raccolta; la novità più interessante è la possibilità di rimuovere singole immagini o volti prima della generazione finale, che richiede circa mezz’ora e può essere condivisa facilmente, mentre resta necessario avere il backup attivo su cloud affinché la funzione sia disponibile.

Gemini diventa la bussola di Google Drive: ora le cartelle si raccontano da sole

Google compie un nuovo passo nell’integrazione profonda di Gemini trasformando Drive in uno spazio capace di descriversi autonomamente, grazie a riepiloghi intelligenti che aiutano l’utente a capire immediatamente cosa contiene una cartella senza dover scorrere decine di documenti. Questa evoluzione sostituisce i vecchi suggerimenti con veri “insights” generati in tempo reale e accessibili tramite il pulsante Esplora con Gemini, offrendo una lettura chiara, valutabile con feedback diretti e disattivabile per chi preferisce un’interfaccia più essenziale. Distribuita inizialmente in inglese e destinata agli abbonati Workspace e Google One AI Premium, la funzione porta Drive verso un futuro in cui l’organizzazione dei file non richiede più memoria, ma un assistente AI sempre pronto a guidare l’utente.

Mondo Apple

iOS 26.2 amplia personalizzazione di schermata di blocco e notifiche

Apple continua a evolvere l’esperienza utente con iOS 26.2, introducendo nuove possibilità di personalizzazione per la schermata di blocco, gli allarmi e le notifiche. Tra le novità principali spicca un controllo per regolare la trasparenza dell’orologio sulla schermata di blocco, consentendo agli utenti di adattarlo alle proprie preferenze visive, e la possibilità di aumentare la dimensione del font per una leggibilità ottimale. Gli allarmi collegati all’app Promemoria possono ora essere impostati come “urgenti”, mostrando avvisi a schermo intero con testo più grande e pulsanti personalizzabili, inclusa l’opzione di segnare il promemoria come completato direttamente dall’avviso. Inoltre, per migliorare l’accessibilità, iOS 26.2 permette di attivare il lampeggio del flash della fotocamera o l’illuminazione dello schermo al ricevimento di notifiche, facilitando il riconoscimento degli avvisi da parte di utenti con difficoltà uditive. Queste aggiunte confermano l’impegno di Apple nel rendere il sistema operativo sempre più adattabile e inclusivo, bilanciando estetica e funzionalità pratiche.

Apple ATT in Europa sotto la lente: Berlino valuta i cambiamenti proposti

La Germania sta attentamente esaminando le modifiche che Apple ha recentemente presentato per la funzione App Tracking Transparency (ATT), nel tentativo di rispondere alle accuse di abuso di posizione dominante. Cupertino ha avanzato un pacchetto di cambiamenti che mira a rendere il sistema più equo, uniformando testi, contenuti e design dei prompt di consenso tra app proprie e di terze parti, semplificando il processo di richiesta dei permessi per attività pubblicitarie basate sui dati e adottando toni più neutrali. Il governo tedesco, però, intende raccogliere opinioni da editori, media e autorità per valutare se tali misure possano effettivamente risolvere le criticità segnalate, ricordando che l’ATT era già finito sotto indagine nel 2022 e che il Bundeskartellamt aveva stabilito nel febbraio 2025 che Apple favoriva se stessa a discapito degli sviluppatori. La posizione tedesca riflette anche le preoccupazioni di altri Paesi europei, come l’Italia, e costringe Apple a confrontarsi con un bivio delicato: implementare modifiche sufficienti a soddisfare le autorità oppure dare seguito alla sua minaccia di ritirare l’ATT dal mercato europeo, mettendo così in discussione uno dei pilastri della sua strategia sulla privacy e pubblicità digitale.

Apple sfrutta l’AI per leggere il cuore: nuovi modelli stimano la gittata cardiaca

Apple prosegue la sua esplorazione nel campo della salute digitale, puntando a metriche cardiache avanzate grazie all’intelligenza artificiale e ai sensori ottici già presenti nei dispositivi indossabili. Un recente studio pubblicato sul blog Apple Machine Learning Research descrive un approccio innovativo per stimare parametri come la gittata sistolica e la gittata cardiaca, che tradizionalmente richiedono strumenti medici invasivi o complessi. Il metodo si basa sui segnali PPG, utilizzati per il monitoraggio della frequenza cardiaca su Apple Watch e altri dispositivi, e combina un modello generativo in grado di trasformare la luce riflessa dal flusso sanguigno in stime della pressione arteriosa con un secondo modello che inferisce i parametri cardiaci. I test condotti su 128 pazienti hanno mostrato risultati promettenti, con trend della gittata cardiaca tracciati con maggiore accuratezza rispetto alle tecniche convenzionali, pur senza raggiungere precisione assoluta sui valori numerici. Sebbene la ricerca sia ancora di base e non annunci funzionalità imminenti per i prodotti di consumo, la strada è tracciata: Apple punta a evolvere i propri algoritmi per consentire un monitoraggio passivo e a lungo termine dei parametri cardiaci attraverso semplici sensori da polso, ampliando le possibilità di prevenzione e controllo della salute cardiovascolare direttamente dai dispositivi indossabili.

iPhone 17e conferma il notch e mantiene il display di 16e

Secondo le ultime indiscrezioni della testata sudcoreana The Elec, iPhone 17e non adotterà la Dynamic Island e continuerà a montare lo stesso pannello OLED del modello 16e, con dimensioni da 6,1 pollici e refresh rate a 60 Hz. La produzione dei display sarà affidata principalmente a BOE, mentre Samsung Display e LG Display forniranno una parte dei pannelli. Nonostante il design riproponga il notch, le cornici dovrebbero assottigliarsi leggermente, rendendo il dispositivo più compatto. L’assenza della Dynamic Island sembra legata sia alla difficoltà tecnologica di BOE nel produrre pannelli LTPO a refresh variabile sia alla strategia di Apple di mantenere più a lungo i design consolidati per contenere i costi. Il passaggio a soluzioni più avanzate richiederebbe una riprogettazione complessa della parte superiore dello schermo e potrebbe rischiare di ridurre la differenziazione con i modelli di fascia più alta, confermando la filosofia di Apple di massimizzare l’investimento sui componenti già sviluppati.

iPhone 17 Pro perde la funzione Notte nel ritratto

Con il lancio del nuovo iPhone 17 Pro, Apple ha sorpreso gli utenti rimuovendo una funzione presente fin dall’iPhone 12 Pro: la possibilità di utilizzare la modalità Notte nel ritratto. Questa opzione consentiva di scattare foto con sfondo sfocato anche in condizioni di scarsa luminosità, garantendo immagini più nitide e con una maggiore profondità, particolarmente apprezzata da chi ama fotografare di sera o in ambienti poco illuminati. Con la sua assenza, gli utenti dovranno adattarsi a nuove tecniche o fare affidamento su illuminazione esterna, riducendo l’efficacia degli scatti notturni con effetto bokeh. Al momento Apple non ha fornito spiegazioni ufficiali sulla rimozione, lasciando aperta la possibilità che il tool venga reintegrato in futuro qualora la reazione dei fan fosse significativa. Nel frattempo, l’azienda continua a puntare su altre migliorie, come l’integrazione con ChatGPT e funzionalità di accessibilità, ma la scomparsa di questa funzione di fotografia resta un dettaglio che gli appassionati di fotografia notturna noteranno senz’altro.

Mondo Samsung

Galaxy S26: Samsung conferma il lancio dell’Exynos 2600 con teaser ufficiale

Samsung ha finalmente ufficializzato il lancio del chipset Exynos 2600, anticipando l’arrivo della nuova linea Galaxy S26 con un video teaser pubblicato su YouTube. Il marchio sottolinea di aver ascoltato il feedback degli utenti, evidenziando come il nuovo chip sia “raffinato al centro” e “ottimizzato a tutti i livelli”, con l’obiettivo di offrire prestazioni eccezionali. Sebbene l’azienda non abbia rivelato tutte le specifiche, le fughe di notizie indicano che il SoC utilizzerà la tecnologia di assemblaggio a 2 nanometri, garantendo consumi energetici più bassi e un sistema di raffreddamento migliorato per Galaxy S26 e S26 Plus. Dai benchmark trapelati emerge una configurazione a 10 core, con un nucleo principale da 4,2 GHz, tre nuclei ad alte prestazioni a 3,56 GHz e sei core aggiuntivi a 2,76 GHz, destinata a garantire equilibrio tra potenza e efficienza. L’Exynos 2600 equipaggerà i dispositivi in diversi mercati, inclusa l’America Latina, mentre la presentazione ufficiale della serie S26 è prevista indicativamente a metà febbraio.

Galaxy S26 Ultra: i nuovi sfondi anticipano le colorazioni, incluso un arancione “Coral”

Il lancio dei Galaxy S26 si avvicina e i nuovi wallpaper trapelati del modello Ultra offrono un assaggio sia dello stile scelto da Samsung sia delle probabili colorazioni in arrivo. La tradizione vuole che i produttori allineino gli sfondi alle tinte della scocca, e in questo caso spicca una delicata sfumatura aranciata, quasi corallina, che suggerisce l’introduzione di un “Coral” nella gamma cromatica, richiamando per certi versi il recente Cosmic Orange degli iPhone 17 Pro, seppur in una variante più tenue. Le altre tonalità individuate includono argento, violetto, una nuance Mint e le classiche varianti grigia e nera. Sebbene ciò non garantisca che tutte saranno disponibili al lancio, la fuga di immagini conferma l’intenzione di Samsung di rinfrescare l’identità visiva del suo top di gamma, alimentando l’attesa attorno a una serie che mira a rafforzare ulteriormente la propria posizione nel panorama premium Android.

Galaxy Z Fold 8: il pieghevole definitivo in arrivo

Samsung sembra pronta a rispondere alle critiche che hanno accompagnato i suoi pieghevoli negli ultimi anni con il Galaxy Z Fold 8, puntando su autonomia e ricarica come punti di svolta. Secondo i rumor del leaker @kro_roe, il nuovo modello supporterà una ricarica cablata fino a 45W, riducendo significativamente i tempi rispetto ai 90 minuti richiesti dai modelli precedenti, e potrebbe integrare una batteria più capiente, probabilmente intorno ai 5.000 mAh, per garantire maggiore durata senza incrementare eccessivamente lo spessore. Il Fold 8 dovrebbe confermare il ritorno della S Pen e ridurre quasi completamente la piega del display, rendendo il design più uniforme e raffinato rispetto al Galaxy Z Fold 7, che aveva già migliorato spessore, form factor e comparto fotografico ma non raggiungeva ancora l’eccellenza in tutti i settori. L’arrivo del nuovo pieghevole, previsto nel 2026, sarà strategico per Samsung, soprattutto considerando che anche Apple dovrebbe presentare il suo primo iPhone pieghevole nello stesso periodo, rendendo fondamentale un prodotto maturo e competitivo per mantenere la leadership nel mercato dei foldable.

Galaxy Buds 4: nuove batterie e piccole sorprese per l’autonomia

La prossima generazione di auricolari wireless di Samsung porterà cambiamenti interessanti soprattutto sul fronte delle batterie. Secondo informazioni emerse dai codici di One UI 8.5, i Galaxy Buds 4 avranno una capacità ridotta a 42 mAh, segnando il secondo calo consecutivo rispetto alle versioni precedenti, mentre i Buds 4 Pro aumenteranno leggermente a 57 mAh. La transizione tra generazioni indica che la diminuzione della batteria dei Buds 4 sarà meno significativa rispetto al passaggio dai Buds 2 ai Buds 3, suggerendo un impatto minimo sull’autonomia effettiva. I test condotti sulla linea Buds 3 hanno infatti dimostrato come l’ottimizzazione hardware e software sia sufficiente a mantenere prestazioni di ascolto soddisfacenti nonostante la minore capacità fisica della batteria. Dal punto di vista estetico, la linea Galaxy Buds 4 manterrà il design industriale della generazione attuale con alcune modifiche nei dettagli, mentre la custodia di ricarica dovrebbe subire solo un lieve aumento della capacità, circa il 3%, senza stravolgimenti. Nel complesso, l’attesa è che sia i Buds 4 sia i Buds 4 Pro rimangano competitivi sul mercato, ma appare evidente come Samsung dovrà puntare in futuro su batterie più generose per garantire un’esperienza completa durante viaggi lunghi o sessioni prolungate di ascolto.

Samsung amplia la gamma OLED con le nuove serie S99H, S82H e S83H

Samsung sembra pronta a rafforzare in modo significativo la propria offerta OLED per il 2026, come indicano le nuove sigle emerse nel database europeo dei ricambi: la serie S99H appare destinata alla fascia premium con modelli QD-OLED da 55, 65 e 77 pollici affiancati da un 83 pollici WOLED, mentre le serie S82H e S83H punterebbero a un pubblico più ampio grazie a pannelli WOLED forniti da LG Display e diagonali comprese tra 48 e 83 pollici; a queste si aggiunge la serie S88H, probabilmente una proposta intermedia tra S85H e S90H, insieme a un possibile ampliamento della linea lifestyle The Frame con un inedito formato da 98 pollici e al consolidamento dell’offerta LCD con le serie QN80H e QN70H, delineando così una strategia orientata a coprire con maggiore precisione ogni fascia del mercato in vista delle presentazioni attese al CES 2026.

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