Next@Acer 2020 con portatili, Chromebook/PC, display, proiettori, speaker e traduttori

Il consolidato appuntamento Next@Acer, giunto all'edizione 2020, mediante un corposo comunicato stampa, ha permesso di apprezzare la nuova offerta del brand taiwanese che, da fine anno al primo trimestre del 2020, sarà caratterizzata da diverse uscite hardware

Next@Acer 2020 con portatili, Chromebook/PC, display, proiettori, speaker e traduttori

Come ogni anno, anche in questo fine di 2020 è giunto alla ribalta dei media hi-tech il puntuale appuntamento che la taiwanese Acer propone, col nome di Next@Acer, per illustrare le sue iniziative e proposte, non solo (ma in particolar modo) hardware. 

Principiando dalla linea Swift, l’Acer Swift 3x (Gennaio, da 1.199 euro) è un leggero (1.37 kg) laptop con un display LCD IPS da 14 pollici risoluto in FullHD, con una buona ottimizzazione delle cornici (84% di screen-to-body), ben disposto nella resa cromatica (72% della scala NTSC): ad animarlo agiscono i processori Intel di 11a generazione con GPU Intel Iris X MAX, in ragione dei quali risultano in auge i moduli per il Wi-Fi ax/6 e le porte Thunderbolt 4. Non mancano, inoltre, diverse USB 3.2 di 2a generazione e USB Type-C: ad energizzare il tutto una batteria che, secondo l’azienda, è in grado di assicurare 17.5 ore di autonomia, recuperandone altre 4 dopo appena mezzora di rapido rabbocco energetico.

All’interno della gamma campeggiano gli Spin 5 (Gennaio, da 1.199 euro) e Spin 3 (Febbraio, da 1.099 euro). Acer Spin 5 è un leggerissimo e maneggevole (14,9 mm di spessore per 1,2 kg) convertibile cui la rotazione a 360° del display, un VertiView LCD da 13,5 pollici contenuto tra esili (7.78 mm) cornici, tanto da ottenere un 80% di screen-to-body, permette di assumere anche la funzione di tablet o album (via Acer Active Stylus), senza preoccuparsi di questioni igieniche da contatto delle dita (trattamento anti microbico). La scelta di puntare sui processori Intel di 11a generazione, con scheda grafica GPU Intel Xe, porta in dote all’Acer Spin 5, con doppi speaker frontali, la connettività Wi-Fi 6 (via modem Wi-Fi Killer 1650), le porte Thunderbolt 4 e USB Type-C, oltre a un’impressionante autonomia di 15 ore. Molto somigliante, è il  più piccolo Acer Spin 3, animato da processori Intel di 11a generazione con grafica Intel Xe integrata e doppio SSD, ipso facto contenente connettività quali Thunderbolt 4 (da USB Type-C) e Wi-Fi 6 (da WiFi Killer 1650): il display multi-touch con rotazione a 360°, risoluto in WQXGA (2560 x 1600 pixel), supporta anche in questo caso il pennino Acer Active Stylus con 4.096 livelli di pressione.

Tra i più interessanti, il notebook Acer Aspire 5 monta, col beneficio della cerniera che solleva un po’ la tastiera (per l’aerazione sottostante e una miglior digitazione), un display da 14 (Dicembre, da 629 euro), 15.6 (Dicembre, da 729 euro) o 17.3 pollici (Gennaio, da 849 euro) multitocco: si tratta di un LCD IPS FullHD che le cornici portano ad avere oltre l’80% di screen-to-body, con l’Acer Color Intelligence che regola dinamicamente saturazione e gamma cromatica. Il cuore pulsante del terminale, che mette in campo anche porte USB Type-C e la connettività Wi-Fi 6 (Gig +), è formato dai chip Intel di 11a generazione, ovviamente con grafica integrata Intel Xe, ma anche con l’opzionale GPU dedicata Nvidia MX350: in appoggio a tali unità d’elaborazione operano financo 24 GB di RAM e 3 TB di storage, suddiviso tra picchi di 1 TB in SSD e 2 TB in HDD meccanico. 

Per i professionisti l’assortimento dei nuovi portatili Acer prevede ben 3 notebook Travelmate, i TravelMate P2 (13 ore di autonomia, Novembre, da 759 euro), TravelMate P4 e Spin P4 (ambedue 15 ore massime, con disponibilità da Novembre, rispettivamente da 899 e 999 euro): i nuovi modelli beneficiano degli ultimi processori Intel con GPU Iris X, senza farsi mancare l’opzione per la GPU dedicata GeForce MX350 di Nvidia, l’appoggio di massimo 32 GB di RAM (DDR4), 1 TB di SSD M.2, e l’archiviazione a stato solido con interfaccia PCIe 4 lane. Tra i modelli più interessanti si fanno largo i due da 14 pollici: il resistente (MIL-STD-810G) P4 ha un monitor FullHD, mentre la versione Spin P4 punta sulla sua capacità di ruotarlo di 360°, e sulla connettività mobile LTE.

Dulcis in fundo, per i portatili animati da Windows 10, il Porsche Design Acer Book RS (da 2.399 euro). Nello stile ricorda decisamente un MacBook Pro 13.3, con la sua forma da esile (15,99 mm, per 1.2 kg) lingotto argentato, e un feel pregevole al tocco e alla vista, dettato dall’impiego della fibra di carbonio e dal vetro per il touchpad multi-tocco, posto sotto la tastiera retroilluminata. Contraddistinto dalla 2a generazione dell’Intel Project Athena (certificazione EVO), questo laptop premium, con display LCD IPS FullHD da 14” cromaticamente ricco (100% sulla scala sRGB) e sicuro (vetro Gorilla Glass Antimicrobial), anche qui dotato della cerniera che ne solleva la tastiera, vanta ottime prestazioni ed eccelsa reattività (Intel di 11a gen anche i7, GPU integrata Xe con l’opzione per la dedicata GeForce MX350, 16 GB di RAM), oltre che un’autonomia monstre (sino a 17 ore), e connettività all’insegna dei tempi (Thunderbolt 4, WiFi 6 Dual-Band, 2a generazione delle USB 3.2). 

Sul versante dei terminali con ChromeOS, Acer ha presentato portatili e miniPC. Chromebook Spin 513 e Chromebook Spin 513 Enterprise (praticamente uguale dal primo, a parte lo sblocco alle feature aziendali di ChromeOS) sono laptop ben curati strutturalmente (15,55 cm di spessore per 1.2 kg di peso, screen-to-body fissato al 78%) che, potendo ruotare di 360° il display (un touchscreen IPS FullHD da 13.3 pollici), necessitano di un vetro protettivo Gorilla Glass tanto su quest’ultimo quanto sul touchpad. Ad animarli pensano il processore octacore Snapdragon 7c e la GPU Adreno 618, con massimo 8 GB di RAM (LPDDR4X) e 128 GB per l’archiviazione: le connettività, comprensive dell’opzione per il 4G, collocano nello chassis in alluminio i richiami per il Bluetooth 5.0, il Wi-Fi ac 2×2, la USB 3.2 A, e le due USB Type-C (con supporto a ricarica e DisplayPort).

Versato per i setting multi-display, capace di esser celato dietro un monitor grazie all’attacco VESA, il miniPC Acer Chromebox CXI4, standard (primo trimestre 2021, da 569 euro) ed Enterprise (stesso periodo, da 639 euro), mette a disposizione di piccole aziende, famiglie, e scuole, processori Intel di 10a generazione, col clou toccato dagli Intel Core i7: connesso alla rete in forma cablata (RJ45 Gigabit LAN) o senza fili (Wi-Fi 6), quanto a porte sfoggia due HDMI, e sei USB 3.2 (di cui una Type-C). 

Passando al resto dell’offerta hardware annunciata, non sono mancati proiettori (laser/LED) e displayAcer Serie PD e Serie VD (da 1.199 euro) sono proiettori a LED da 1080p: il primo si distingue per un refresh rate da 120 Hz, con la luminosità di 3.000 ANSI Lumen che caratterizza anche il secondo, in grado di restituire immagini da 100 pollici anche in ristretti uffici (cioè a meno di 3 metri dalla parete). A prova di nanoparticelle e polveri (IP6X3), i delicati meccanismi dei proiettori Serie XL (da 999 euro) sono tra i più versatili, stante il supporto verso la proiezione a 360° e in verticale. I tre modelli della serie PL (7610/7610T/7510, da 2.499 euro) sono proiettori “accendi e dimentica”, ideali per gli stand fieristici o le sale congressi, essendo a bassa manutenzione, mentre il modello della serie UL (5630, da 1.999 euro), controllabile anche da remoto, è tra i più completi, con la capacità di proiettare immagini da 120 pollici a 31 cm anche con supporto alla proiezione a 360° e in verticale.

Adatto all’ufficio, il monitor Acer B248Y (Febbraio, da 349 euro), con risoluzione FullHD e ottimi angoli di visuale (IPS), è comodamente regolabile grazie allo stand Ergostand, e rispettoso della vista, tanto da meritare le certificazioni Eyesafe in quanto dotato delle funzionalità anti-stress visivo Acer ColorSense e Acer LightSense. Simile al precedente per bordi sottili, certificazioni, e risoluzione, il modello Acer BL270 si distingue per l’app Acer Smart Console dedicata al mirroring dei contenuti da device mobili. Accomunati dalla risoluzione FullHD o QHD, dalla certificazione VESA DisplayHDR, e da elevati Hz di refresh rate, i gamici display Predator XB3 mettono in campo per i player più esigenti e accaniti, nel caso del 27 pollici IPS QHD XB273U NV (Gennaio, 549 euro) un supporto ergonomico e la tecnologia Eyesafe, nel caso del 24.5 pollici IPS XB253Q GW (Gennaio, da 449 euro) l’adeguamento degli effetti RGB ai giochi o ai film che si fruisce, senza pericolo di sfasamenti, grazie al G-SYNC di Nvidia, al pari del modello QHD da 32 pollici, XB323U GX (Dicembre, da 999 euro), sempre molto regolabile e a prova di motion blur, grazie allo stesso supporto anti-latenza di Nvidia. Anche i display curvi han fatto la loro comparsa, con il modello Predator X34 GS (Dicembre, da 1.099 euro) che, sempre dotato di G-Sync, avvantaggia la diagonale da 34 pollici con risoluzione UWQHD di colori nitidi pure agli angoli più estremi (IPS Agile-Splendor). Destinati ai videogiocatori casual, i monitor Nitro XV272U KV (Dicembre, da 449 euro) e Nitro XV272 LV (Dicembre, da 319 euro), accomunati da angoli di visuale con colori nitidi (IPS Agile-Splendor), nel primo esemplare – QHD – puntano molto al comfort visivo (stanti le funzioni ProxiSense, ColorSense, e LightSense), laddove nel secondo spicca l’elevata fluidità dettata dai 165 Hz di refresh rate.

Potevano mancare gli accessori sui generis? Giammai. L’evento Next@Acer di quest’anno si è concesso anche questi ultimi. Lo speaker con Assistant Acer Halo offre un sound avvolgente (360°), con DTS Sound: di default, monta una programmabile illuminazione a LED che reagisce con la fase della giornata o la musica in riproduzione ma, volendo, può esser previsto anche con un mini LED display che, al sopraggiungere della companion app, forse in tempo per l’esordio (Dicembre, a 119 euro), oltre a mostrare ora e previsioni meteo, si potrà pure configurare con alcune immagini o un messaggio.

SigridWave, infine, è un traduttore universale videoludico, capace di riconoscere e tradurre diversi termini tecnici, associati a particolari giochi, essendo stato addestrato (machine learning) con migliaia di ore di gaming e milioni di coppie di frasi bilingue: supporterà la piattaforma di eSport Planet 9 che, dotata di elementi social per favorire il confronto migliorativo tra i gamers aspiranti Pro, ruota attorno ai tornei competitivi, fornendo utili strumenti per reclutare eventuali compagni di gara, sulla base di prestazioni, nazioni, lingua, posizione in classifica, etc. 

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