Microsoft è al centro di due importanti sviluppi che potrebbero influire notevolmente sulla sua posizione nel mercato tecnologico globale. Da un lato, la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha avviato un’indagine antitrust per esaminare le pratiche aziendali di Microsoft in settori cruciali come il cloud computing, la sicurezza informatica e l’intelligenza artificiale. Dall’altro, l’azienda ha dovuto affrontare un’impasse amministrativo-temporanea che ha impedito il lancio del suo store Xbox su Android, nonostante lo sviluppo fosse stato completato. Questi due eventi, sebbene separati, riflettono le sfide regolatorie e operative che Microsoft sta affrontando.
Indagine antitrust della FTC su Microsoft
La Federal Trade Commission ha avviato un’indagine approfondita su Microsoft, concentrandosi su diverse aree strategiche in cui l’azienda ha una posizione dominante, tra cui il cloud computing, le licenze software e l’intelligenza artificiale. La FTC ha emesso una richiesta formale di informazioni, chiedendo a Microsoft di fornire risposte dettagliate sulle sue pratiche aziendali. L’indagine nasce dopo oltre un anno di interviste informali con concorrenti e partner commerciali, e si prevede che la FTC incontri altri attori del settore per raccogliere ulteriori testimonianze. Un’area di particolare interesse per la FTC riguarda il cloud computing, in cui Microsoft è uno dei principali attori con la sua piattaforma Azure. La dipendenza delle agenzie governative e delle aziende da questi servizi ha sollevato preoccupazioni circa i rischi legati alla concentrazione del mercato e la potenziale interruzione dei servizi.
A ciò si aggiungono preoccupazioni legate alla sicurezza informatica, dopo incidenti che hanno coinvolto prodotti Microsoft come Windows e servizi cloud. Inoltre, la FTC sta indagando sulle pratiche di bundling, in particolare sul modo in cui Microsoft integra software come Word ed Excel con altri servizi, tra cui applicazioni di sicurezza e soluzioni cloud. Le accuse di alcuni concorrenti, tra cui Zoom e Slack, riguardano la concorrenza sleale derivante dall’inclusione gratuita di Teams nei pacchetti Microsoft. L’indagine ricorda l’importante causa antitrust che Microsoft affrontò oltre 25 anni fa, incentrata sul bundling di Windows con Internet Explorer.
Il problema con lo store Xbox su Android
Microsoft aveva annunciato con entusiasmo il lancio di un nuovo store Xbox per Android, che avrebbe permesso agli utenti di acquistare giochi direttamente dall’app ufficiale. Tuttavia, a causa di un’impasse amministrativo-temporanea legata a una sospensione concessa da un tribunale statunitense, l’azienda non è riuscita a lanciare il negozio come previsto. Sarah Bond, presidente di Xbox, ha dichiarato che la funzionalità è pronta per essere attivata non appena la questione legale sarà risolta.
Il ritardo è stato causato da una decisione legale che ha sospeso temporaneamente le modifiche richieste al Play Store di Google. Queste modifiche avrebbero dovuto consentire l’apertura di altri app store e l’utilizzo di sistemi di fatturazione alternativi. In questo contesto, Microsoft si trova a dover affrontare un conflitto con Google, che impone il proprio sistema di fatturazione per le app con servizi in abbonamento come Xbox Cloud Gaming. L’azienda aveva già investito molto nel settore mobile, soprattutto dopo l’acquisizione di Activision Blizzard King, che le ha permesso di acquisire titoli popolari per dispositivi mobili come Candy Crush e Call of Duty Mobile. Tuttavia, le difficoltà nel lanciare il negozio Xbox su Android evidenziano le complicazioni regolatorie che Microsoft sta affrontando nel cercare di espandere la sua presenza nel mercato mobile.