Meta rivoluziona la realtà mista: in arrivo entro il 2026 due visori leggeri e pieni di contenuti esclusivi

Meta si prepara a ridefinire la realtà mista con due visori innovativi che promettono leggerezza, comodità e intrattenimento di altissimo livello, puntando a conquistare il mercato oltre il gaming.

Meta rivoluziona la realtà mista: in arrivo entro il 2026 due visori leggeri e pieni di contenuti esclusivi

Meta accelera sul fronte della realtà mista e immersiva, e lo fa con un doppio colpo che potrebbe cambiare radicalmente il panorama del settore entro il 2026. Da un lato, l’azienda di Mark Zuckerberg sta sviluppando un visore ultraleggero denominato internamente “Puffin”, mentre dall’altro porta avanti un secondo progetto – noto come “Loma” – fortemente orientato all’intrattenimento grazie a potenziali collaborazioni con giganti del cinema come Disney e A24. Due soluzioni che condividono molte scelte progettuali ma puntano a target diversi, con un chiaro obiettivo comune: rendere la realtà mista una tecnologia mainstream e quotidiana.

Il visore “Puffin”, pensato per offrire un’esperienza immersiva naturale, rompe con i canoni dei visori VR tradizionali: niente controller, niente batteria o chip integrati nel corpo principale. Il dispositivo, simile a un paio di occhiali spessi e con un peso di appena 110 grammi, si affida a un modulo esterno chiamato “compute puck”, da tenere in tasca, che fornisce alimentazione e potenza computazionale via cavo o wireless. L’interazione è affidata al tracciamento dello sguardo e delle mani, per un’esperienza simile a quella introdotta da Apple con il suo Vision Pro, ma con una maggiore attenzione al comfort e alla portabilità. Il sistema operativo sarà HorizonOS, lo stesso degli attuali Meta Quest, ma riadattato per un utilizzo più prolungato e versatile anche fuori dal gaming.

Parallelamente, il progetto “Loma” potrebbe rappresentare la versione più orientata ai contenuti premium. Secondo il Wall Street Journal, Meta avrebbe avviato contatti con case di produzione di altissimo livello, tra cui Disney e A24, per portare esperienze esclusive su questo nuovo visore. Anche in questo caso, il design sarà simile a quello di un paio di occhiali, con la stessa logica del compute puck per contenere peso e dimensioni. L’obiettivo è offrire un dispositivo più accessibile rispetto ai circa 3.250 euro richiesti per il Vision Pro, ma con una qualità esperienziale tale da attrarre anche gli utenti meno tecnici o hardcore.

Il prezzo stimato per “Loma” sarà superiore ai 300 euro (quanto costa oggi un visore Meta Quest entry level), ma resterà in una fascia intermedia che potrebbe rivelarsi strategica per attrarre un pubblico generalista, interessato all’innovazione ma non disposto a spendere cifre esorbitanti. Una scelta che rafforza l’idea di Meta di posizionarsi come leader nel segmento consumer della realtà mista, cercando di superare Apple sul terreno dell’intrattenimento, oltre che su quello dell’hardware.

La cancellazione di alcuni progetti secondari, come “La Jolla” e le versioni “Pismo” dei Quest, indica una chiara ridefinizione della strategia hardware di Meta, sempre più focalizzata sulla leggerezza, sulla modularità e su contenuti di valore. Se queste due soluzioni – Puffin e Loma – dovessero convergere o restare distinte, resta ancora da capire, ma è evidente che Meta ha imboccato una direzione decisa per portare la realtà mista nelle tasche (e sugli occhi) di milioni di utenti entro pochi anni.

Con l’arrivo previsto per la fine del 2026, questi nuovi visori potrebbero segnare l’inizio di una nuova fase del computing personale, dove il confine tra reale e virtuale si dissolve all’interno di un paio di occhiali smart sempre connessi e leggeri.

(Aggiornato al 5 Giugno 2025)

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