L’innovazione nel settore dei dispositivi indossabili non si arresta, e Meta è pronta a compiere un nuovo balzo in avanti con la prossima generazione di occhiali smart. Dopo il successo ottenuto con i Ray-Ban Meta, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg si prepara a lanciare due nuovi modelli, uno atteso per la fine del 2025 e un secondo nel corso del 2026.
Al centro di queste novità c’è il potenziamento dell’intelligenza artificiale e, soprattutto, l’introduzione di un sistema di riconoscimento facciale evoluto che potrebbe ridefinire il concetto stesso di assistente digitale personale.
Le indiscrezioni, riportate da The Information, parlano di un sistema denominato internamente “super sensing”: una tecnologia che combina sensori sempre attivi e fotocamere intelligenti capaci di riconoscere non solo i volti, ma anche oggetti di uso quotidiano come chiavi, auto o dispositivi tecnologici.
L’obiettivo di Meta è chiaro: creare un dispositivo che sappia comprendere il contesto e offrire suggerimenti personalizzati in tempo reale, grazie a una versione più sofisticata della funzione AI “Live” già integrata nei modelli attuali.
La vera rivoluzione consisterà nella possibilità per l’AI di restare operativa per diverse ore consecutive, senza bisogno di attivazione vocale. Questo permetterà agli occhiali smart di interagire con l’utente in maniera più fluida e naturale, aprendo nuovi scenari di utilizzo, dal supporto alla memoria personale (come ricordare nomi o appuntamenti) fino alla gestione di attività complesse in mobilità.
In parallelo, Meta sta lavorando a un altro progetto chiamato “Hypernova”, che dovrebbe arrivare già nel 2025. Questo modello sarà dotato di un display monoculare posizionato nella parte inferiore della lente destra e funzionerà con un hardware basato su Android. A completare l’esperienza ci sarà un bracciale per il controllo gestuale, che permetterà un’interazione intuitiva e immediata. Un passo importante verso una realtà aumentata più accessibile e fruibile, anche al di fuori del contesto professionale.
L’introduzione di tecnologie così avanzate solleva, inevitabilmente, importanti questioni legate alla privacy. Meta, consapevole della sensibilità del tema, avrebbe previsto che tutte le nuove funzioni siano attivabili solo su base volontaria. L’utente potrà quindi decidere se e quando sfruttare il riconoscimento facciale o il tracciamento degli oggetti, mantenendo sempre il controllo sui propri dati.