Meta accelera l’evoluzione dei suoi strumenti digitali con due importanti novità che riflettono il suo impegno nell’integrare l’intelligenza artificiale e potenziare l’esperienza utente sulle sue piattaforme. Da un lato, arriva il rivoluzionario “Project Omni”, che rende i chatbot di Meta capaci di avviare conversazioni spontaneamente. Dall’altro, Threads si arricchisce finalmente di una funzione di messaggistica privata, accompagnata dall’introduzione del sistema “Highlighter” per mettere in evidenza i contenuti più interessanti.
Project Omni: l’IA prende l’iniziativa Project
Omni rappresenta un profondo cambio di paradigma per i chatbot. Invece di limitarsi a rispondere alle domande degli utenti, i nuovi assistenti AI firmati Meta potranno avviare conversazioni di propria iniziativa, riprendere dialoghi interrotti e suggerire contenuti basati sulle precedenti interazioni. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza più coinvolgente e naturale, simile a una vera relazione umana. Il sistema sarà integrato nella piattaforma AI Studio, già pensata per permettere agli utenti di creare chatbot personalizzati anche senza competenze tecniche.
Naturalmente, non mancano regole stringenti per evitare un’invadenza eccessiva: i messaggi proattivi saranno ammessi solo se l’utente ha già inviato almeno cinque messaggi nelle due settimane precedenti e non riceverà ulteriori comunicazioni in caso di mancata risposta. Le interazioni dovranno inoltre restare positive, pertinenti e mai toccare argomenti delicati. Questa formula, calibrata e supervisionata, punta a garantire un equilibrio tra automazione e rispetto della sensibilità dell’utente.
Threads: arrivano i messaggi privati e i post in evidenza
Parallelamente, Meta ha introdotto due aggiornamenti strategici anche per Threads, la sua piattaforma conversazionale che si propone come alternativa testuale a X (ex Twitter). Il primo è l’attesissima funzione di messaggistica diretta (DM), che permette finalmente agli utenti di avviare conversazioni private all’interno dell’app. I messaggi possono essere scambiati solo tra persone che si seguono a vicenda su Threads o che sono follower reciproci su Instagram, con un limite di età fissato a 18 anni per garantire maggiore sicurezza. Sebbene i DM di Threads non siano ancora protetti da crittografia end-to-end – a differenza di WhatsApp – Meta assicura che tutte le conversazioni saranno comunque soggette alle sue policy di privacy e sicurezza, con strumenti per il controllo dei messaggi in arrivo, possibilità di bloccare utenti indesiderati e filtri per gestire in modo ordinato la posta in arrivo. Nei prossimi mesi verranno inoltre implementate funzionalità aggiuntive come la messaggistica di gruppo, i filtri avanzati per l’inbox e la gestione granulare dei permessi.
Accanto alla comunicazione privata, arriva anche “Threads Highlighter”, un sistema intelligente che seleziona e mette in evidenza le conversazioni più significative o coinvolgenti, sulla base di trending topic e interazioni. I post evidenziati saranno visibili in sezioni dedicate dell’app, pensate per favorire la scoperta di contenuti di qualità, facilitando la crescita organica di discussioni rilevanti. Meta prevede di espandere progressivamente la visibilità di questa funzione, rendendola centrale nell’esperienza utente.